L’osteopontina e l’osteoprotegerina, due peptidi presenti nel tessuto osseo, sarebbero in grado di inibire la calcificazione vascolare aumentando così lo spessore medio-intimale (IMT) dell’arteria carotide in pazienti affetti da diabete di tipo 2.
La calcificazione vascolare è un segnale che predice l’aterosclerosi ed è spesso seguita da un innalzamento dell’IMT arterioso, mentre la presenza di osteopontina e osteoprotegerina in circolazione nell’organismo è più elevata in soggetti con grave aterosclerosi.
Il team di ricercatori giapponesi che ha condotto lo studio su 168 pazienti diabetici e 40 non diabetici, è giunto alla conclusione che un’alta concentrazione di osteopontina e osteoprotegerina in circolazione indicano un processo di calcificazione attivo e che queste molecole agiscono come degli inibitori per la calcificazione vascolare aumentando di conseguenza l’IMT arterioso.
È stato rilevato infatti che i pazienti affetti da diabete di tipo 2 avevano un livello maggiore di IMT carotideo e di calcio nell’arteria coronarica (CACS) rispetto ai non diabetici, mentre i livelli di osteopontina e osteoprotegerina nel plasma erano simili in entrambi i gruppi.
Infine è stato rilevato che sia il CACS che l’IMT carotideo nel gruppo di soggetti diabetici erano correlati positivamente con i livelli dei due peptidi, e che questi erano a loro volta indipendentemente associati all’IMT secondo un’analisi multivariata.
Fonte: Diabetes Research and Clinical Practice 2009; Advance Online Publication