Il fumo di sigaretta, insieme ad altri fattori ambientali e di stile di vita (abuso di alcolici, per esempio) influenza la fertilità maschile. Il fumo di tabacco contiene diverse sostanze tossiche e mutagene, alcune delle quali possono attraversare la barriera emato-testicolare e di conseguenza alterare i parametri riproduttivi maschili. Diverse meta-analisi hanno individuato nel fumo dell’uomo un fattore di rischio per la compromissione della qualità del seme, in particolare per la ridotta concentrazione di spermatozoi, la motilità e la percentuale di spermatozoi con morfologia normale.
Il fumo materno durante la gravidanza è stato associato a una ridotta qualità dello sperma del figlio.
Alcuni studi prospettici di coorte in cui sono stati raccolti dati sul fumo materno durante la gravidanza, hanno riportato un’associazione tra esposizione fetale al fumo materno e ridotta concentrazione di spermatozoi, ridotto numero totale di spermatozoi mobili o conta totale degli spermatozoi nei giovani uomini. In un ampio studio di coorte longitudinale (n = 984), avendo anche raccolto dati prospettici sul fumo dei genitori, l’esposizione materna al fumo leggero (10 sigarette al giorno) o pesante (>10 sigarette al giorno) durante la gravidanza è stata associata al 19% e la concentrazione di spermatozoi inferiore del 38%, rispettivamente, e conta spermatica totale inferiore del 24% e 33% nei figli, rispettivamente. Il fumo materno durante il primo trimestre di gravidanza è stato associato a un numero ridotto dose-dipendente di cellule germinali e cellule somatiche nei testicoli embrionali.
Il fumo paterno durante la gravidanza può anche essere un fattore di rischio per la ridotta qualità dello sperma dei figli in età adulta.
Studi trasversali hanno riportato che il fumo paterno durante la gravidanza è associato a una concentrazione di spermatozoi inferiore fino al 41% e a una conta spermatica totale inferiore fino al 51% nei figli adulti rispetto alla qualità del seme di uomini adulti il cui padre non ha fumato durante la gravidanza. Tuttavia, altri studi non hanno riportato associazioni significative in tal senso.
Il fumo di sigaretta dell’uomo è stato associato a una ridotta qualità dello sperma in diverse metanalisi.
Una meta-analisi basata su 46 studi sulla qualità dello sperma ha riportato che il fumo rappresenta un fattore di rischio per:
- il volume dello sperma;
- la densità dello sperma;
- il numero totale di spermatozoi;
- la percentuale di spermatozoi con motilità progressiva;
- la percentuale di spermatozoi normali, sia tra gli uomini sani che tra gli uomini infertili.
Dati confermati in un’altra meta-analisi che includeva solo studi pubblicati dal 2010 in poi (5.865 uomini, vedi sotto): il fumo era complessivamente associato alla riduzione della concentrazione, della motilità e della morfologia degli spermatozoi. In generale, l’effetto negativo del fumo era più pronunciato tra gli uomini infertili che nella popolazione generale, e tra i forti/moderati fumatori che tra i fumatori moderati.
Un’ulteriore meta-analisi più recente ha incluso solo studi su uomini infertili (in totale 10.823 uomini infertili), e anche in questa analisi è stato osservato che il fumo di tabacco è associato a un aumento del rischio di bassa concentrazione di spermatozoi (rapporto di rischio 1,29 per oligozoospermia, cioè concentrazione di spermatozoi sopra lo zero ma sotto il limite normale) e anomalie morfologiche della testa, del collo e della coda degli spermatozoi.
Il fumo di sigaretta include migliaia di sostanze chimiche, come nicotina, monossido di carbonio e idrocarburi policiclici aromatici, e include anche metalli pesanti tossici, come piombo e cadmio.
Il fumo di sigaretta può causare un aumento dei livelli di stress ossidativo (aumento dei livelli seminali di radicali liberi, aumento dell’apoptosi (morte cellulare programmata) e alterazioni del genoma delle cellule germinali. Il fumo può anche influenzare la spermatogenesi influenzando i livelli di ormoni riproduttivi. Inoltre, è stato associato a ridotta maturazione degli spermatozoi, ridotta funzionalità degli spermatozoi e ridotta capacità di fecondazione degli spermatozoi.
In seguito a tutte queste considerazioni, molti Autori raccomandano che i futuri genitori fumatori smettano di fumare tabacco con largo anticipo rispetto alla pianificazione di una gravidanza.
Conferme dalla review pubblicata sulla rivista European Urology (5865 casi)
Secondo stime recenti, sono circa 37% gli uomini in età riproduttiva che fumano sigarette e gli Europei sono tra i più accaniti fumatori nell’ambito dei Paesi coperti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le tossine presenti nel tabacco possono potenzialmente interferire con lo sviluppo e la funzionalità del liquido spermatico, con un effetto negativo sui parametri correlati alla salute dello sperma maschile.
Considerata l’elevata prevalenza dei fumatori europei e i recenti cambiamenti nei criteri di analisi per l’esame del seme maschile emanati dall’OMS, alcuni sperimentatori hanno ritenuto necessario chiarire i possibili danni provocati dall’esposizione al fumo protratta nel tempo sullo sperma di chi fuma. È bene ricordare che il fumo, attivo o passivo che sia, produce nell’organismo diversi effetti dannosi, tra cui un maggior rischio di diabete di tipo 2. Tale rischio cresce con il numero di sigarette che si fumano.
I risultati della revisione
Sharma e colleghi hanno condotto una revisione sistematica, seguita da una metanalisi (tecnica clinico-statistica che permette di analizzare una serie di studi condotti sullo stesso argomento, consentendo una sintesi quantitativa rigorosa dei risultati) per determinare se il fumo di sigaretta altera i parametri dell’analisi dello sperma (spermiogramma) che comprendono: volume eiaculato, numero totale e concentrazione degli spermatozoi, morfologia, vitalità e motilità degli spermatozoi e altri parametri utilizzati in ambiento clinico per valutare la fertilità maschile.
Gli Autori hanno considerato 20 studi che includevano 5865 partecipanti fumatori di sigarette. Per valutare i risultati hanno fatto riferimento ai criteri dell’ultimo manuale OMS pubblicato nel 2010.
L’esposizione al fumo di sigaretta era associata ad alterazioni nella morfologia, motilità e conta spermatica. In pratica, gli sperimentatori hanno documentato che gli uomini fumatori avevano una quantità inferiore di liquido spermatico per singola eiaculazione, e gli spermatozoi avevano una più bassa motilità e presentavano maggiori irregolarità nella forma. Tali alterazioni aumentano all’aumentare delle sigarette fumate.
Lo studio non ha tuttavia chiarito se queste alterazioni influenzino anche la fertilità maschile. Secondo quanto dichiarano dagli Autori in un’intervista alla Reuters Health, i dati registrati sinora indicano che la capacità degli spermatozoi di fertilizzare l’ovulo e di conseguenza di generale un feto normale dipende da molti altri co-fattori, oltre ai parametri del liquido spermatico, tra questi per esempio la frammentazione del DNA e variazioni genetiche nello sperma, che richiedono valutazioni più complesse che con una semplice analisi del liquido spermatico. Ulteriori studi saranno necessari per chiarire questi aspetti, resta comunque importante sottolineare quanto il fumo rappresenti un fattore negativo sotto molti punti di vista e non solo quelli respiratori o cardiovascolari come molti ancora credono.
Le sostanze presenti nel tabacco entrano nel sangue e in questo modo possono raggiungere tutti i distretti corporei tra cui anche il liquido spermatico dove – nel tempo – possono alterare le caratteristiche quali-quantitative dello sperma a danno della fertilità maschile.
References
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- Sharma R, Harlev A, Agarwal A, Esteves SC – Cigarette Smoking and Semen Quality: A New Meta-analysis Examining the Effect of the 2010 World Health Organization Laboratory Methods for the Examination of Human Semen. Eur Urol 2016 Apr 21
- Kathryn Doyle – More evidence that smoking worsens semen quality. Reuters Health News, Apr 2016
- Alessia Nicoli – Corretta esecuzione ed interpretazione dello spermiogramma secondo il Manuale OMS, 5 giugno 2015