Calzature per diabetici e “perfect fitting”

Calzature per diabetici e “perfect fitting”

Tratto da un seminario con il Prof. E. Brocco, UO Piede Diabetico, Centro di riferimento regionale, Abano Terme e il Prof. A. Volpe, Past President Società Italiana del Piede e della Cavigla e Direttore Foot&Ankle Clinic, Abano Terme.

“Le calzature adeguate per la prevenzione delle lesioni (ulcere) ai piedi – che in genere si trovano nei negozi di sanitari – devono stare bene sui piedi e i piedi devono stare bene nelle calzature… non necessariamente costruite su misura”. Il Prof. E. Brocco e il Prof. A. Volpe ci parlano delle calzature e delle calze più adeguate per chi vuole prevenire il piede diabetico.

Scegliere le scarpe giuste insieme al proprio specialista…

“È importante sapere che cosa si mette ai piedi” sottolinea il prof. Enrico Brocco “sia prima che insorgano le lesioni – le ulcere – che una volta insorte e curate, quando si è tornati ad avere dei piedi pressoché normali.”

“Le calzature della persona con diabete a rischio di piede diabetico deve rispondere a un concetto di ‘perfect fitting devono, cioè, stare bene sui piedi, devono essere confortevoli e i piedi devono sentirsi bene dentro le calzature. Non posso né mettere una calzatura troppo grande né troppo piccola. Non è prendendo il numero in più che evito i conflitti a livello dei piedi. Le calzature devono avere un’adeguata calzata, un’adeguata lunghezza, un’adeguata profondità perché devono poter contenere piede (con eventuali deformità), plantare e non dare conflitto sul piede.” continua il prof. Brocco.

“Di solito, sono calzature che si trovano nei negozi di sanitari, dai tecnici ortopedici, e non sono necessariamente costruite su misura sul piede. Spesso sono termoformabili, cioè hanno una tomaia morbida che grazie al calore si plasma intorno al piede della persona che le indossa. Importante, in questo caso è la suola della calzatura, è la costituzione della calzatura. La suola deve avere quell’invito al passo che permette al piede di non muoversi troppo durante il passo e alla calzatura di non creare troppe pieghe durante il movimento. Questo riduce molto la conflittualità e quindi il rischio di lesioni.”

“La tomaia termoformabile e lo spazio adeguato permettono anche di alloggiare delle deformità del piede, magari già cominciate; non è raro, per esempio, che si associ qualche valgismo di alluce in questi soggetti, che non richiedono ancora l’approccio chirurgico. Per cui, avere delle calzature adeguatamente ospitali verso il piede permette di evitare conflitti e ulcerazioni. Questo sia prima che se creino (prevenzione primaria , in cui magari la suola può essere un po’ meno rigida, permettere comunque una deambulazione comoda, etc) sia dopo. Una volta comparsa un ulcera, noi consigliamo – di solito – la suola rigida. Cioè la suola con una conformazione a barchetta che non deve potersi piegare in nessun modo, perché questo riduce drasticamente la recidiva della lesione perché toglie i picchi di pressione sul piede.

… importante anche indossare la calza giusta

“La calza è un altro punto da non dimenticare” rincalza il prof. Antonio Volpe “perché la calza femminile, per quanto più bella esteticamente è una calza sintetica, che non assorbe il sudore, e non difende dalle frizioni e dagli attriti e modifica il pH della cute locale. Considerato che la pelle del paziente con diabete è una cute xerotica, anidrosica, tendenzialmente secca, che si fessura e si danneggia con maggiore facilità, anche la calza è un complemento importante, che va scelto con cura. Non bisogna usare calze sintetiche, meglio quelle di filo di Scozia, senza cuciture … qualche azienda produce anche calze specifiche per la prevenzione del piede diabetico.”

Qual è lo schema vincente, in definitiva?

Lo schema vincente – come nella macchina di formula 1 è pilota, macchina, gomme – così nella perfetta situazione per un piede diabetico è: plantare, scarpa, calze e igiene accurata della cute dei piedi, che deve essere giornaliera.”

Reference

  • “Un’arma in più contro il diabete”, Hotel Rosa Grand, StarHotels, Milano, 17 novembre 2018

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