Le difficoltà fortificano: quante volte ce lo siamo sentiti dire e quante volte lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle? Sappiamo che la resilienza esprime la nostra capacità di fronteggiare difficoltà, eventi traumatici, psicologici o fisici, in maniera positiva. Non tutti reagiamo allo stesso modo nelle difficoltà e in questi giorni così critici di emergenza del Coronavirus abbiamo chiesto al Prof. Ferdinando Pellegrino**, psicoterapeuta di Salerno che da anni si occupa di stress e di burnout professionale e non di spiegarci che cos’è la resilienza e come possiamo svilupparla e alimentarla.
Prof. Pellegrino, che cos’è la resilienza?
“Possiamo definire la resilienza come un’attitudine ad adattarci ai problemi della vita con maggiore destrezza, leggerezza, incisività e assertività. La persona resiliente individua il problema, lo considera sotto tutti i punti di vista, lo analizza con obiettività senza lasciarsi prendere dal panico, lo affronta con determinazione. La resilienza richiama il concetto di duttilità, del sapersi adattare in termini positivi alle difficoltà della vita, del sapersi spendere nella risoluzione dei problemi evitando inutili sprechi di energia, o meglio utilizzando al meglio le proprie risorse interiori. Senza lasciarsi andare a inutili e costose lamentele… insomma è una predisposizione mentale che consente di dare il meglio di sé in ogni circostanza”.
Perché affinare la nostra resilienza può esserci utile in questi giorni difficili?
“Il marinaio forte lo vedi quando il mare è in tempesta. Tutti noi, in situazioni di tranquillità riusciamo ad avere il controllo della situazione. Ma quanti di noi riuscirebbero a fare lo stesso in situazioni di crisi? È questa la differenza. La persona resiliente ha più possibilità di affrontare le urgenze/emergenze con prontezza ed efficacia. Senza lasciarsi prendere dal panico. Anzi tirando fuori un’energia insolita – aggiuntiva – che consente di tenere testa ai problemi fino a quando persistono. Senza ovviamente risentirne o risentendone solo minimamente”.
Si può coltivare la resilienza?
“Certamente si. La resilienza si può consolidare. Ma non è facile poiché dipende dalla storia di ciascuno di noi. Dagli insegnamenti ricevuti. Dalle figure genitoriali di riferimento. Quindi non si nasce resiliente. Ovvero vanno coltivate le predisposizioni dell’individuo ad essere più energico. In un’epoca in cui tutti sembrano fragili e stressati certamente la resilienza non ha vita facile. Ciò che è certo è che una maggiore attenzione verso questa forza psicologa può aiutare l’individuo a meglio affrontare le sfide della vita. In questo senso modelli educativi ispirati al fitness cognitivo-emotivo sono da rafforzare. Tali modelli mirano ad aiutare l’individuo ad affinare la capacità di operare scelte adeguate a sostenere il proprio benessere psicofisico grazie ad un allenamento costante dei processi mentali, sia cognitivi che emotivi. Oltre che ad altri aspetti della mente come l’intuizione, la creatività, pensiero positivo ecc.
E’ oggi ampiamente dimostrato dal punto di vista scientifico che le capacità cognitive ed emotive dell’individuo non diminuiscono con l’età ma che, se opportunamente sottoposte ad allenamento, garantiscono prestazioni più efficaci e maggiore vitalità”.
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** Il prof. Ferdinando Pellegrino, salernitano di nascita, è psicoterapeuta, psichiatra, dirigente medico del Dipartimento Salute Mentale ASL Salerno; insegna presso alcune Scuole di Psicoterapia e Università, tra cui l’Istituto di Medicina e Psicologia Sistemica di Napoli (Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sistemico-Relazionale), l’Istituto G. Benedetti di Perugia (Scuola di Specializzazione in psicoterapia psicoanalitica-esistenziale), l’ASPIC, Roma (Scuola di Specializzazione in psicoterapia); già docente al Master di Psichiatria Occupazionale, Università Cattolica Sacro Cuore, Policlinico Gemelli, Roma e al Master di Psicologia Clinica Sanitaria dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano (modulo di Risk Management e gestione delle risorse umane nell’Azienda Sanitaria).
Membro del Comitato Scientifico delle attività formative di Educazione Continua in Medicina di Springer Healthcare (Milano), di Momento Medico (Salerno) e Mediserve (Napoli).
Giornalista scientifico, vincitore dell’edizione 2000 del premio Nuova Luna per la stampa medica.
Svolge l’attività professionale prevalentemente presso lo Studio Pellegrino, in Castel San Giorgio (SA).
Responsabile scientifico e docente ad oltre 400 eventi formativi e corsi di aggiornamento rivolti a diverse categorie professionali (Medici, infermieri, Psicologi, insegnanti, Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza, Dirigenti di Aziende Pubbliche e Private).
E’ autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e di oltre 30 libri.
Si occupa principalmente di stress, ansia, attacchi di panico, depressione, di disturbi ossessivi, dell’alimentazione e della sessualità, di medicina psicosomatica; segue con particolare attenzione le problematiche dello stress lavoro-correlate, offrendo consulenza – ed eventuale assistenza medico-legale – ad Aziende e a singoli operatori.
Negli ultimi anni sta realizzando percorsi formativi, fondati sul modello del fitness cognitivo-emotivo, incisivi per la prevenzione del disagio psichico e per l’accrescimento della propria autostima ed autoefficacia.