È l’appello congiunto delle tre Società scientifiche di diabetologia ed Endocrinologia: SID, AMD e SIE agli Assessori regionali alla Sanità.
Sono tante le persone con diabete, spesso accompagnate da un familiare o un amico, che anche in questi giorni, si presentano presso i centri diabetologici italiani, per effettuare una visita di controllo, prenotata magari diversi mesi fa. In questo modo gli ambulatori di diabetologia si trasformano in un luogo di aggregazione, a elevato rischio di contagio da Covid-19. Peraltro ai danni di una categoria di pazienti fragili – quali appunto le persone con diabete – che dovrebbero essere protetti con attenzione da questa eventualità.
È l’allarme lanciato dalle Società scientifiche di riferimento della diabetologia – AMD (Associazione Medici Diabetologi), SID (Società Italiana di Diabetologia) e SIE (Società Italiana di Endocrinologia) – che attraverso una lettera inviata agli Assessori alla Sanità di tutta Italia – chiedono che venga “urgentemente autorizzata per tutti i Servizi di diabetologia presenti nelle rispettive Regioni, la teleassistenza a favore delle persone con diabete”. Infatti, argomentano gli esperti, “l’affollamento di alcuni Servizi di diabetologia, unito alla crescente apprensione di numerosi pazienti e caregiver, sta iniziando a dar luogo a preoccupanti episodi di nervosismo e di disordine, che di certo non giovano alla corretta gestione del diabete, né cooperano all’efficacia delle misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19”.
Alla descrizione del problema segue qualche proposta concreta per la sua soluzione: “Le scriventi Società scientifiche – proseguono infatti AMD, SIE e SID, rivolgendosi agli Assessori – si permettono, per Vostro tramite, di suggerire a tutti i colleghi presenti sul territorio nazionale un possibile flusso di lavoro, valido almeno per i Servizi di diabetologia che non siano già diversamente strutturati nel rendere le proprie prestazioni in Telemedicina”.
I 5 PASSI DELLA TELEASSISTENZA
1 Il paziente viene contattato per via telefonica e informato delle nuove modalità di servizio, e gli viene contestualmente fornita la email aziendale del Servizio di Diabetologia.
2 Il paziente o il caregiver è invitato a inviare via email copia scansionata/ fotografata degli esami clinici e di eventuale ulteriore documentazione clinica (diario delle glicemie compreso, qualora non sia possibile la condivisione in Cloud o attraverso App dedicate).
3 Il personale del Servizio di diabetologia trascrive esami ed esiti ricevuti via mail in cartella.
4 Il medico ricontatta il paziente o il suo caregiver, concordando eventuali modifiche della terapia o richiedendo accertamenti.
4 Il personale del Servizio di diabetologia invia al paziente o al caregiver, da mail aziendale, la relazione clinica di fine visita e l’eventuale richiesta di accertamenti, qualora non sia possibile la condivisione tramite Fascicolo Sanitario Elettronico”.
Le tre Società scientifiche AMD, SIE e SID segnalano infine che alcune aziende, che operano nel campo della diabetologia in collaborazione con software-house specializzate, hanno messo a disposizione gratuitamente, per tutta la durata dell’emergenza coronavirus, una piattaforma per facilitare la comunicazione a distanza fra il Centro diabetologico e il paziente.