Diabete: discriminazione nell’accesso alla carriera militare e agonistica

Diabete: discriminazione nell’accesso alla carriera militare e agonistica

A cura di Antonio Cabras**, Presidente FDG, Federazione Diabete Giovanile

La sola presenza di diabete rappresenta in molti casi motivo di preclusione alla possibilità di intraprendere una carriera sportiva di elevato livello tecnico-agonistico o di accedere alle carriere militari e ai corpi civili equiparati. È la denuncia della FDG, Federazione Diabete Giovanile che in una Lettera al Governo chiede alle Istituzioni competenti di intervenire in modo tempestivo.

Diabete e discriminazioni ingiustificate

Permangono nel nostro ordinamento, una serie di norme, che escludono i lavoratori con diabete, per la sola presenza della malattia, dall’accesso alla carriera militare e dei corpi civili equiparati, indipendentemente dalla valutazione sulla loro effettiva capacità lavorativa. Ma non solo, le persone con diabete sono anche escluse dalle disposizioni in materia di lavoro sportivo che favoriscono l’accesso allo svolgimento dell’attività sportiva di elevato livello tecnico-agonistico di persone con disabilità fisiche e sensoriali. Norme che prevedono di reclutare atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato e di disciplinare il loro reimpiego nei rispettivi corpi civili equiparati quando non saranno più idonei all’attività sportiva paralimpica.

Una discriminazione che penalizza le persone con diabete e che entra in contrasto con il diritto all’uguaglianza sancito dalla Costituzione Italiana.

La lettera della Federazione Diabete Giovanile (FDG) al Governo

Questo in sintesi l’allarme lanciato da FDG che in una Lettera al Governo, inviata ai Ministeri competenti, allo Stato Maggiore della Difesa e al parlamento chiede interventi ad hoc per superare “questa ingiusta situazione”. E invita a guardare quanto attuato in Spagna, Paese che ha modificato la formulazione della norma che prevedeva l’esclusione dai concorsi per le Forze Armate delle persone affette da alterazioni endocrinometaboliche con trattamento insulinico, cioè delle persone con tipo 1, stabilendo che l’eventuale loro incompatibilità con la professione militare debba essere “motivata individualmente per ciascun soggetto sulla base di una certificazione tecnica rilasciata dal Sevizio Sanitario competente”.

Giulio Gaetani, schermidóre azzurro: un caso emblematico

Giulio Gaetani“Nella lettera al Governo, abbiamo presentato come esempio, il caso di Giulio Gaetani: un giovane di 20 anni che pratica la scherma; la sua specialità è la spada. Fa parte della squadra nazionale azzurra ed è sempre stato convocato a tutti i ritiri assoluti, negli anni 2020 e 2021. Il suo palmarés è ricco di risultati di notevole rilievo in campo nazionale ed internazionale.

Basti segnalare che ha vinto la coppa del mondo Under 20 negli anni 2019 e 2020. In definitiva è attualmente uno degli atleti più promettenti nella sua specialità”.

“Proprio nel momento in cui Gaetani avverte la necessità di fare ingresso nel mondo del lavoro e, allo stesso tempo, di potersi dedicare all’attività sportiva con l’impegno che le competizioni di livello olimpico e internazionale esigono, la sua carriera, e con essa le opportunità per lo sport olimpico italiano, potrebbe chiudersi sul nascere perché è escluso da ogni possibilità di entrare a far parte dei circuiti – è noto che si tratta principalmente delle sezioni sportive dei corpi miliari e dei corpi civili dello Stato – che consentono di conciliare l’attività lavorativa con l’attività sportiva. Il motivo è che Gaetani ha il diabete di tipo 1”.

“In quanto diabetico, è privo di disabilità fisiche o sensoriali che gli consentano di esser tesserato con il CIP (Comitato Italiano Paraolimpico) e quindi di poter partecipare alle selezioni degli atleti di valore di cui al D.lgs n. 36/2021. Allo stesso tempo, tuttavia, non può neppure accedere ai Corpi militari e civili con le procedure riservate agli atleti. Gli è persino precluso di poter partecipare alle normali selezioni di accesso ai corpi militari in quanto il semplice fatto di essere affetti da diabete è causa di esclusione dalla possibilità di partecipare a tali concorsi”.

Tutto ciò – ci tengo a sottolineare – è in palese contrasto con i principio costituzionale del Diritto al lavoro di cui all’art. 4 della Costituzione, posto che il Diritto al lavoro può essere limitato soltanto in presenza di un motivo ragionevole che, nel caso dei lavoratori con diabete, per unanime riconoscimento della Comunità Scientifica Internazionale, non può sussistere per la mera presenza della patologia ma dovrà essere accertato caso per caso.

LEGGI LA LETTERA INTEGRALE INVIATA ALLE ISTITUZIONI

Discriminazione nell’accesso al lavoro ed allo svolgimento dell’attività sportiva per le persone affette da diabete »

** Antonio Cabras è Presidente della FDG, Federazione Diabete Giovanile, con sede a Cagliari. Fondata nel 1981, l’Associazione è nata per tutelare e rappresentare i bambini e i ragazzi con diabete di tipo 1 (in passato chiamato diabete insulino-dipendente). Fin dall’inizio delle attività, gli sforzi si sono concentrati su due punti: assicurare ai giovani con diabete piena autosufficienza e tutelarne i diritti nelle sedi istituzionali competenti.

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