Il ritorno di Baqsimi (glucagone nasale) in fascia C (a pagamento)

Il ritorno di Baqsimi (glucagone nasale) in fascia C (a pagamento)

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) con determinazione del 10 ottobre 2023 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 23 ottobre) ha disposto il ritorno del farmaco Baqsimi (glucagone in versione spray nasale) in classe C, ossia a pagamento, dopo che negli ultimi 2 anni era posizionato in fascia A (rimborsabile). La notizia ha suscitato molto sconcerto, rasentando l’indignazione mediatica tra le Associazioni di pazienti con diabete ma si tratta di una procedura presumibilmente temporanea, per quanto foriera di disagi, tranne in Regione Emilia Romagna che ha deciso di farsene carico, mantenendolo così gratuito per i pazienti diabetici della Regione. Grazie all’Assessore Politiche per la Salute Raffaele Donini e al Presidente Regione E-R Stefano Bonaccini che hanno prontamente preso in carico la situazione rendendo il  glucagone spray nasale di nuovo disponibile gratuitamente per le persone con diabete dell’EmiliaRomagna. Speriamo che anche altre Regioni ne seguano presto il passo.

“Una scelta doverosa, condivisa condivisa con le Associazioni di pazienti, per i nostri bambini e ragazzi. Anche questa è Sanità Pubblica” ha sottolineato Donini.

In data 21 novembre 2023, anche la Regione Puglia approva la proposta per erogazione gratuita spray salvavita Baqsimi “in favore di minori con diabete di tipo 1 e adulti con diabete mellito in terapia intensificata, per ridurre i costi delle famiglie qualora intendano evitare il pericolo da somministrazione per mano inesperta dei farmaci alternativi intramuscolo”.

Come dichiarato da Feder Diabetici Puglia APS, per evitare equivoci e richieste non esaudibili da parte dei medici della Regione Puglia, si sottolinea che:

  1. la legge regionale non è stata ancora promulgata, quindi non è al momento applicabile;
  2. potranno usufruire dell’EROGAZIONE GRATUITA DEL FARMACO solo i diabetici che per ragioni sociali non sono in grado di acquistare autonomamente il glucagone spray nasale.

“Precisiamo inoltre che Diabete Italia si sta muovendo a livello Ministeriale per la risoluzione definitiva del problema su scala Nazionale. Affinché il farmaco torni in fascia A e tutte le persone con diabete insulino dipendenti possano ottenerlo, per non creare disuguaglianze di cura sul territorio nazionale.

Una procedura che dovrebbe essere solo temporanea

La decisione dell’AIFA non è una decisione politica ma una procedura obbligata in quanto l’azienda produttrice del glucagone spray nasale (Eli Lilly azienda leader nella produzione di insulina e non solo), nell’aprile 2023 ha venduto questo farmaco ad Amphastar Pharmaceuticals, Inc, un’azienda focalizzata sullo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti iniettabili, intranasali e per inalazione.
Amphastar al momento non ha ancora una sede in Italia e quindi non può procedere alla rinegoziazione del prezzo con Aifa che si è vista costretta a riposizionare il glucagone spray nasale in fascia C.

“La versione spray del glucagone ha reso molto più semplice la somministrazione ai bambini, non solo da parte dei familiari ma anche del personale scolastico” sottolineano molte Associazioni di pazienti. Dall’altra parte va considerato – ed è una fortuna, le ipoglicemie gravi sono ormai eventi estremamente rari, destinate a ridursi sempre di più se tutti potranno adottare i sistemi ibridi avanzati. Inoltre resta disponibile – e rimborsabile – il glucagone iniettivo. “Se iniettato inutilmente, perché magari non era strettamente necessario, non da effetti collaterali pericolosi né per il bambino né per chi lo somministra. Quindi sarei sereno a questo riguardo” afferma il Dott. Andrea Scaramuzza, Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona (vi consigliamo di seguirlo attraverso i suoi canali social).

Molte Associazioni hanno già fatto richiesta di intervento

Dopo la comunicazione del passaggio in Fascia C, la FAND – Associazione Italiana Diabetici così come Diabete Italia, che riunisce la maggior parte delle Associazione di pazienti diabetici in Italia stanno portando avanti ufficialmente la richiesta di intervento per risolvere il problema con una lettera ufficiale al Presidente dell’Aifa in cui si sollecita un intervento mirato a ripristinare la situazione precedente, ovvero l’accesso gratuito all’importante farmaco salvavita, nel più breve tempo possibile.

“Riteniamo, inoltre, opportuno che a livello nazionale siano studiate procedure che, in questi casi, consentano una proroga della permanenza del farmaco in classe A per un periodo transitorio – sostiene Diabete Zero Odv, Associazione sarda di pazienti con diabete – “Facciamo anche un appello al senso etico delle aziende farmaceutiche affinché evitino che le loro legittime scelte si traducano in disagi, più o meno gravi, per i pazienti”.

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