Chirurgia del piede diabetico: ad Abano Terme, la Winter School 2024 di respiro internazionale

Chirurgia del piede diabetico: ad Abano Terme, la Winter School 2024 di respiro internazionale

Piede diabetico: si è conclusa con grande partecipazione ad Abano la Winter School 2024 (5-7 febbraio ’24,  Panoramic Hotel Plaza) dedicata a questa complicanza diabetica, che spesso decorre silenziosa prima di manifestarsi, con la partecipazione dei massimi esperti e sessioni di live surgery dal Policlinico Abano. All’evento hanno preso parte Specialisti di fama internazionale, coordinati dal dottor Giacomo Clerici, direttore scientifico del settore presso la struttura sanitaria aponense. Il corso di formazione è stato patrocinato dalla Fondazione Leonardo per le Scienze Mediche e dal Policlinico Abano.

Topics del corso di aggiornamento

Molti gli argomenti trattati durante il consesso, tra cui:

  • l’approccio multidisciplinare al trattamento del piede diabetico;
  • la rivascolarizzazione endovascolare o chirurgica;
  • la gestione delle infezioni e delle lesioni.

La “Winter School of Diabetic Foot Surgery”  – ha sottolineato il dottor Clerici – “è un corso dedicato all’approfondimento di tematiche legate alla terapia chirurgica del piede diabetico. Hanno partecipato venti professionisti in qualità di discenti provenienti da tutto il mondo: quest’anno abbiamo riunito specialisti di dieci Paesi, tra cui Italia, Colombia, Honduras e Kenia. I docenti, di fama internazionale, hanno potuto mostrare in diretta le più moderne tecniche chirurgiche per preservare l’arto e prevenire l’amputazione, oltre ad esaminare le Linee guida globali in materia di piede diabetico.

Il Policlinico Abano, grazie al Centro per il Piede Diabetico gestito dalla dottoressa Christine Whisstock, ha svolto un ruolo di primo piano in questi anni. L’approccio multidisciplinare tra diabetologi, ortopedici, radiologi interventisti, chirurghi vascolari, in collaborazione con infermieri, podologi e tecnici ortopedici ha permesso di ridurre del 70% le amputazioni e di migliorare in modo significativo la qualità di vita dei pazienti, evitando interventi demolitivi.

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