Diabete tipo 1: eseguita in Italia la prima infusione di Teplizumab che ne ritarda l’insorgenza

Diabete tipo 1: eseguita in Italia la prima infusione di Teplizumab che ne ritarda l’insorgenza

Il prof. Arnaldi e il team di endocrinologia del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo che ha eseguito la prima infusione di Teplizumab in Italia.

Roma, 9 aprile 2025 – Una data destinata a segnare una svolta nella storia della medicina preventiva italiana: è stata effettuata la prima infusione di Teplizumab in Italia, un anticorpo monoclonale anti-CD3 che promette di ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 1 nei soggetti a rischio.

La prima paziente: una giovane donna di 23 anni

La somministrazione è avvenuta al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, su una paziente di 23 anni. L’evento rappresenta l’inizio di una nuova era nel trattamento precoce del diabete mellito di tipo 1, una malattia cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.

Cos’è il Teplizumab?

Il Teplizumab è un anticorpo monoclonale anti-CD3 approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) nel novembre 2022. È in grado di:

  • ritardare significativamente l’esordio clinico del diabete di tipo 1;
  • modificare la storia naturale della malattia;
  • agire in fase preclinica, prima della comparsa dei sintomi conclamati.

La sua capacità di ritardare in maniera significativa l’esordio  della malattia segna una svolta scientifica nell’approccio preventivo.

“Il Teplizumab rappresenta una terapia innovativa e concreta per chi è predisposto al diabete tipo 1, dichiara la Prof.ssa Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID).

Screening precoce: la chiave del successo

La Prof.ssa Buzzetti sottolinea come l’implementazione dello screening diabete tipo 1 e celiachia (previsto dalla legge 130/2023) permetterà di individuare precocemente i bambini a rischio di diabete tipo 1, ritardando l’esordio della malattia.

Il team di Palermo: eccellenza nella ricerca

Un grande riconoscimento va al team diretto dal Prof. Giorgio Arnaldi, subentrato alla Prof.ssa Carla Giordano, storica figura della SID. La Diabetologia dell’Università di Palermo vanta una lunga tradizione nella ricerca sull’immunoterapia e sul diabete tipo 1.

Accesso compassionevole in Italia

Il Teplizumab è disponibile in Italia dall’ottobre 2024 ad uso compassionevole, in attesa del completamento dell’iter di approvazione da parte dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Questo utilizzo ne consente la somministrazione a pazienti selezionati con:

  • almeno due autoanticorpi specifici per il diabete tipo 1
  • condizione di disglicemia (pre-diabete)

Modalità di somministrazione:

  • Infusione endovenosa
  • Una volta al giorno per 14 giorni consecutivi
  • Dosaggio personalizzato in base alla superficie corporea del paziente

Un approccio mirato per risultati ottimali.

Conclusioni

“La gestione del diabete è una sfida complessa, che richiede un approccio personalizzato e multidisciplinare, ma oggi possiamo contare su nuove armi scientifiche e su un personale sanitario competente e appassionato”, ha concluso il team clinico del Policlinico di Palermo.

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