L’educazione innanzitutto, la campagna d’informazione sull’ipoglicemia

Ogni anno, in Italia, sono circa 15mila i ricoveri causati da crisi provocate da ipoglicemia severa, e a questi bisogna aggiungere i casi che vengono risolti nei Pronto Soccorso; per sensibilizzare sui rischi della sottovalutazione dell’ipoglicemia e per informare su come gestirla, è stato realizzato un cortometraggio che a breve sarà possibile vedere negli ambulatori dei Centri di Diabetologia.

L’educazione innanzitutto, fa parte di un progetto educazionale per la conoscenza e la prevenzione del diabete; spiega il presidente dell’Associazione Italiana Diabetici (Fand), Egidio Archero: «A volte si avverte la mancanza di un’informazione strutturata sull’ipoglicemia; le persone con diabete ben istruite rispondono ai sintomi di una crisi ipoglicemica con un intervento ragionato, senza apprensione».
Il diabetologo Brian Frier, dell’University of Edinburgh, ricorda: «La presentazione di una crisi ipoglicemica, che può portare a gravi complicanze, tra cui il decesso, è variabile. I sintomi autonomici consistono in tremori, sudorazione, fame, tachicardia; quelli cerebrali in sonnolenza, nausea, cefalea, disturbi della visione».
Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia, aggiunge: «Si può arrivare alla perdita di coscienza, con necessità di una seconda persona che dia soccorso; è questo che rende l’ipoglicemia ‘grave’. Legate al rischio di ricovero sono soprattutto le crisi associate alla somministrazione di ipoglicemizzanti come le sulfoniluree».
Ci sono farmaci, però, come le incretine, che consentono il controllo glicemico senza provocare ipoglicemia. Il cortometraggio è stato presentato da Msd Primary Care Diabetes, nel corso del convegno DDay-Defeating Diabetes, che si è concluso nei giorni scorsi a Milano.

Fonte
ANSA, 7 febbraio 2014

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