In termini tecnici viene chiamata “Infusione sottocutanea continua di insulina” (in inglese: “Continuous Subcutaneous Insulin Infusion” abbreviato in CSII) ma molti diabetici la chiamano in modo più amichevole “la micro”, riferendosi quindi al microinfusore come a un apparecchio che è ormai entrato nella propria vita quotidiana e che è di grande aiuto.
Chi lo usa ne è soddisfatto per i numerosi vantaggi che garantisce, primo fra tutti non doversi più preoccupare di iniettarsi l’insulina a determinati orari o in determinate circostanze, perché ci pensa il microinfusore in modo silenzioso e in maniera costante secondo le necessità e le istruzioni impostate.
Il microinfusore consente una terapia molto più flessibile, senza restrizioni sugli orari, rispetto alle penne e alle siringhe. Basta ricordarsi di erogare il bolo in concomitanza dei pasti, in modo da dosare l’insulina sulla base del pasto che si sta per consumare.
- Il microinfusore prevede una somministrazione di base di insulina che può essere di volta in volta corretta secondo le esigenze di chi lo indossa.
- Il dosaggio basale cioè la somministrazione continua preprogrammata ora per ora, lo si stabilisce in genere all’inizio con il proprio diabetologo. Poi la persona che utilizza il microinfusore può fare i boli in modo autonomo, cioè modificare il dosaggio quando, per esempio, consuma pasti con più o meno carboidrati o quando riscontra valori troppo alti di glicemia e vuole correggerli. Per fare questo bastano semplici calcoli matematici che vengono insegnati nella fase di addestramento dal Centro e che permettono, applicando semplici formule, di calcolare quale sia la dose ideale in rapporto a un determinato valore di glicemia o quanta insulina sia necessaria in base alla quantità di carboidrati che si pensa di consumare con il pasto. Alcuni microinfusori, inserendo questi dati nel dispositivo già programmato secondo le caratteristiche del diabetico, fanno automaticamente questo calcolo. Dopo il piccolo addestramento iniziale, la gestione per il soggetto diabetico diventa più semplice e autonoma.
Come si fa a sapere se il microinfusore lavora bene?
Il buon funzionamento può essere tenuto facilmente sotto controllo grazie all’aiuto dei molteplici allarmi visivi e sonori (visibili sul display e percepibili con delle vibrazioni) che sono in grado di avvertire nel caso intervengano complicazioni alla corretta infusione dell’insulina.