Fumo e diabete: nuove conferme di una relazione tossica

Fumo e diabete: nuove conferme di una relazione tossica

Il fumo, attivo e/o passivo, produce in tutto l’organismo diversi effetti dannosi, tra cui un maggior rischio di insorgenza di diabete di tipo 2 e di complicanze nei pazienti già diabetici. Tale rischio cresce con il numero di sigarette che si fumano. Appena si smette il rischio cresce ma poi progressivamente si riduce dopo qualche anno di astinenza. Questi i principali risultati di una metanalisi eseguita su 88 studi prospettivi che hanno valutato quasi sei milioni di persone di cui oltre 295.000 hanno manifestato diabete di tipo 2.
Smettere di fumare non è importante soltanto per prevenire le complicanze macrovascolari del diabete ma ha anche un ruolo benefico nel facilitare il controllo della glicemia e nel limitare le complicanze microvascolari della malattia. Anche le sigarette elettroniche espongono ai danni della nicotina e degli altri componenti tossici.

Le persone che fumano e quelle esposte abitualmente al fumo passivo, per lavoro o per stile di vita, manifestano un maggior rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto a chi non ha mai fumato.

Il rischio aumenta in rapporto alla quantità di fumo con cui si viene in contatto ogni giorno. I fumatori leggeri (“light smokers) sviluppano un aumento del rischio del 21%, che sale al 34% per i fumatori moderati fino a raggiungere il 57% per i forti fumatori [heavy smokers(persone che fumano da 25 sigarette in su al giorno)]. Analizzando i vari studi, è emerso che anche chi non fuma ma vive con persone che lo fanno, viene influenzato suo malgrado, con un aumento del rischio di diabete del 22%.

Per arrivare a tali conclusioni, i ricercatori hanno condotto un’ampia meta-analisi pubblicata su Lancet Diabetes & Endocrinology. Gli autori hanno selezionato dalla letteratura scientifica più autorevole 88 studi prospettici sull’associazione tra fumo e rischio di diabete di tipo 2. Studiando il profilo di ciascun caso, hanno scoperto che il fumo va considerato un fattore di rischio per il diabete di tipo 2.
I ricercatori hanno anche evidenziato un aumento del 54% di tale rischio nelle persone che avevano smesso di fumare da meno di 5 anni. C’è però una buona notizia, ovvero che tale aumento si abbassa al 18% dopo 5 anni di astinenza per arrivare all’11% dopo 10 anni, evidenzia quindi una progressiva riduzione da quando si smette di fumare.

fumo diabete

Come fa il fumo di sigaretta a stimolare lo sviluppo di diabete tipo 2?

Numerose prove indicano che la nicotina, uno dei componenti altamente tossici del fumo di tabacco, altera la funzione e la massa delle cellule beta pancreatiche (responsabili della produzione di insulina), che a sua volta influisce sulla produzione di insulina e sulla regolazione della produzione di glucosio, svolgendo un ruolo importante nell’insorgenza del diabete di tipo 2. Alcune evidenze suggeriscono che il consumo abituale di nicotina induce insulino-resistenza dovuta all’attivazione di processi di stress ossidativo. Una compromissione acuta della tolleranza al glucosio e un aumento della resistenza all’insulina sono stati osservati sia in soggetti non fumatori che in soggetti fumatori dopo il consumo di sole tre sigarette.

Smettere di fumare riduce il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 del 30-40% e migliora la gestione di questa condizione cronica.

A sottolinearlo è un nuovo documento di sintesi redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHO), dall’International Diabetes Federation (IDF) e dall’Università di Newcastle.

L’uso del tabacco e l’esposizione anche al fumo passivo possono portare all’insorgenza del diabete di tipo 2 in età più precoce. Tutti i governi – si legge nel documento – dovrebbero proteggere le loro popolazioni rendendo tutti i luoghi pubblici al chiuso liberi dal fumo.

L’uso del tabacco aumenta notevolmente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, che sono una complicanza critica per le persone con diabete di tipo 2.

Il fumo peggiora la neuropatia diabetica e le ulcere ai piedi e ritarda la guarigione delle ferite. Smettere di fumare diminuisce il rischio di queste complicanze, con conseguenti migliori risultati di salute a lungo termine.

Il fumo danneggia i vasi sanguigni retinici, aumentando il rischio di retinopatia diabetica e di perdita della vista nelle persone con diabete di tipo 2. Smettere di fumare aiuta a proteggere la vista e a ridurre il rischio di queste complicanze diabetiche.

Come sottolinea l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ogni 31 maggio, quando si celebra la Giornata Mondiale senza il Tabacco, nonostante gli sforzi globali per combattere l’abitudine al fumo, il consumo di sigarette rimane una delle principali cause di mortalità e morbilità in tutto il mondo. Questa ampia metanalisi sottolinea l’importanza di attuare e far rispettare le disposizioni della convenzione quadro dell’OMS sul controllo del fumo. Le politiche antifumo approvate dalle più importanti Istituzioni internazionali e Nazionali sono in grado di fornire protezione per i non fumatori e possono favorire il controllo e la cessazione da parte dei fumatori di quest’abitudine, portando a numerosi benefici per sé e per gli altri.

Considerando che l’associazione tra fumo e rischio di diabete sia di causa-effetto, gli autori hanno stimato che l’11,7% dei casi di diabete di tipo 2 negli uomini e il 2,4% nelle donne (che equivalgono a circa 27.8 milioni di casi in totale nel mondo) possano essere riconducibili al fumo attivo. Resta ancora da capire – concludono i ricercatori – come mai appena si smetta di fumare si manifesti un aumento del rischio invece di una riduzione immediata, che si osserva progressivamente dopo 5-10 anni di astinenza.

Vuoi smettere di fumare? Ecco 25 ottimi motivi per farlo!

(NB: valgono anche per le sigarette elettroniche!)

VANTAGGI SULLA PROPRIA SALUTE E DEGLI ALTRI

  1. Migliorare la salute e la circolazione.
  2. Migliorare la performance fisica e non provare più affanno nei piccoli gesti quotidiani.
  3. Migliorare la performance sessuale. Smettere di fumare prolunga la fase terminale dell’eros.
  4. Evitare le influenze negative del fumo sulla fertilità.
  5. Migliorare l’aspetto della pelle che apparirà più brillante e luminosa. Il fumo secca la pelle (che nel soggetto con diabete già tende alla xerosi) e aumenta il rischio di psoriasi.
  6. Migliorare il sorriso. Il tabacco si deposita sui denti e ne altera la colorazione. Favorisce anche la placca dentale e la parodontite.
  7. Riacquistare il gusto dei sapori. Il tabacco si deposita e ostacola la funzione delle papille gustative.
  8. Riapprezzare il gusto di rilassarsi. Quando si fuma non si sta veramente liberando la mente.
  9. Aiutare un altro a smettere. Essere di esempio è spesso un’ottima motivazione.
  10. Avere una vita più lunga e sana (il tabacco danneggia quasi tutti gli organi del corpo; i fumatori di lunga data perdono in media almeno 10 anni di vita).
  11. Proteggersi da problemi a cuore, vasi, polmoni.
  12. Proteggere gli occhi, già delicati nella persona con diabete, da degenerazione maculare legata all’età, cataratta, glaucoma e altri disturbi oculari.
  13. Ridurre i sintomi mestruali e della menopausa.
  14. Proteggere la salute futura dei neonati e ridurre il rischio di aborto.
  15. Ridurre l’insorgenza e la mortalità per oltre 20 tipi di cancro (il tabacco è responsabile del 25% dei decessi).
  16. Ridurre il rischio di insorgenza di diabete tipo 2 e di complicanze in chi ne soffre da lungo tempo (per es. piede diabetico).
  17. Ridurre il rischio di demenza (il 14% dei casi di Alzheimer può essere attribuito al fumo).
  18. Favorire il mantenimento di una migliore densità ossea.
  19. Ridurre il rischio di disturbi gastrointestinali (ulcere gastriche, malattia infiammatoria intestinale, diarrea persistente, sanguinamenti, tumori).
  20. Mantenere il sistema immunitario più forte.

VANTAGGI SOCIO-AMBIENTALI

  1. Ridurre lo sfruttamento di bambini nell’industria del tabacco (oltre 1 milione).
  2. Risparmiare un costo che non fa bene alla salute e favorisce l’invecchiamento.
  3. Proteggere l’ambiente per i propri figli e le generazioni future (si stima che le emissioni della produzione di tabacco equivalgano a 3 milioni di voli transatlantici, senza contare i mozziconi. Sono numeri da capogiro).
  4. Ridurre la deforestazione per la coltivazione del tabacco che ha molte gravi conseguenze ambientali.
  5. Ridurre l’uso sostanziale di sostanze chimiche, inclusi pesticidi, fertilizzanti e regolatori della crescita, per la coltivazione del tabacco. Ridurre il deposito di residui tossici difficilmente rimovibili.

Scegli la salute, non il tabacco

Puoi leggere le numerose altre ottime ragioni per smettere di fumare, nel sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (More than 100 reasons to quit tobacco). Il fumo è dannoso a qualsiasi età e in qualsiasi situazione della vita, per te e per gli altri.

References

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