Diabete 1 e celiachia: la gestione di due patologie che condizionano l’alimentazione

Diabete 1 e celiachia

La gestione di alcune patologie implica un’attenzione costante alle abitudini quotidiane, è il caso del diabete di tipo 1: una malattia autoimmune che porta gli anticorpi ad attaccare le cellule pancreatiche responsabili della produzione di insulina, ormone fondamentale per l’utilizzo degli zuccheri introdotti con l’alimentazione. I pazienti affetti da diabete di tipo 1, devono infatti sottoporsi a periodiche iniezioni di insulina e seguire una dieta controllata, in particolare per quanto riguarda i carboidrati e gli zuccheri semplici (glucosio, fruttosio, saccarosio, maltosio e lattosio).
In alcune circostanze la situazione può risultare ulteriormente complicata dalla concomitanza di altre patologie. Nel caso del diabete di tipo 1, esiste ad esempio una significativa correlazione con la celiachia: sarebbe a dire che una percentuale dei pazienti affetti da diabete di tipo 1 è anche celiaco. La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, una sostanza presente in alcuni cereali, perciò chi è celiaco deve seguire una dieta in cui gli alimenti sono privi di questa sostanza.

l perché della concomitanza

Secondo alcuni ricercatori la coesistenza di diabete di tipo 1 e celiachia dipende dalla tipologia similare delle due patologie, cioè dal fatto che entrambe riconoscono una componente autoimmunitaria: nel diabete gli anticorpi della persona attaccano le cellule che producono insulina nel pancreas, nella celiachia i frammenti di glutine non digerito passano in circolo e scatenano la risposta immunitaria contro i tessuti. Secondo altri esperti, invece, sarebbe proprio la celiachia, in forma latente, a innescare il meccanismo di difesa che, attivando alcuni anticorpi, porta al diabete mellito. Al momento non esiste ancora un’unanimità di opinioni ed ulteriori studi e indagini sono auspicabili per allargare le conoscenze in merito.
La celiachia riguarda circa l’8% dei pazienti affetti da diabete di tipo 1, ma in sei casi su dieci è asintomatica e solo con il tempo emerge qualche sintomo lieve. Per questo gli esperti consigliano ai diabetici di tipo 1 di fare il test per l’intolleranza al glutine una volta all’anno, così da scoprire tempestivamente se si è sviluppata anche la celiachia. E’ importante anche sapere che un inaspettato calo nel fabbisogno di insulina può essere un segno precoce di celiachia.

Alimentazione

Il rapporto tra le due patologie non è solo di copresenza o, secondo alcuni, di reciproca causalità, esiste una similarità anche nella gestione: entrambe le patologie condizionano le scelte alimentari della persona.
La combinazione di due patologie che costringono a una dieta stretta può risultare frustrante, ma una corretta alimentazione è naturalmente fondamentale per la salute del soggetto.
La persona con diabete che soffra di celiachia dovrà assumere alimenti senza glutine, controllare l‘introito di carboidrati e zuccheri semplici e introdurre un adeguato apporto di fibre.
In caso di celiachia, l’eliminazione del glutine dalla dieta, oltre a essere necessaria per evitare il danno ai villi intestinali, sembrerebbe avere un ruolo preventivo nei confronti dell’insorgenza di altre malattie autoimmuni. L’eliminazione del glutine dall’alimentazione, comporta la normalizzazione dell’assorbimento degli alimenti e quindi un miglior controllo metabolico del diabete: le glicemie sono più stabili e il fabbisogno di insulina risulta più adeguato alle esigenze fisiologiche.

Un errore da non fare è quello di ridurre in maniera drastica la quota di carboidrati eccedendo in grassi e proteine. La dieta mediterranea è ideale perché garantisce pochi zuccheri semplici e una buona quota di zuccheri complessi: come ad esempio cereali senza glutine, legumi e verdura. Oggi esistono molti prodotti senza glutine reperibili sia in farmacia che nei supermercati. La scelta è davvero vasta, adatta a tutte le esigenze.
Per ulteriori consigli nutrizionali, leggi l’intervista al dr. Danilo Cariolo, nutrizionista: “Celiachia e diabete di tipo 1: la situazione attuale e i consigli nutrizionali”.

Bambini

La prevalenza della malattia celiaca in bambini e adolescenti con diabete tipo 1 è 10-50 volte superiore rispetto alla popolazione generale. Inoltre, l’associazione diabete di tipo 1celiachia è maggiore per i soggetti ai quali il diabete è stato diagnosticato prima dei 4 anni. Per questo motivo nei bambini affetti da diabete di tipo 1 la celiachia viene cercata con screening annuali almeno nei primi 4 anni dalla diagnosi. Fare controlli periodici indipendentemente dalla sintomatologia è molto importante, perché è possibile che la patologia si manifesti anche in modo atipico (per esempio anemia ferro-carenziale, dermatite, bassa statura), ed è asintomatica soprattutto nei bambini con diabete.

Esame

Lo screening annuale è solo il primo passaggio per la diagnosi della celiachia, infatti, anche se il 25% dei soggetti con diabete di tipo 1 ha anticorpi positivi per la celiachia, solo il 6-8% sviluppa la malattia celiaca: questo significa che un soggetto con diabete che sviluppa anticorpi per malattia celiaca non necessariamente diventa celiaco.

Se un bambino con diabete sviluppa anticorpi per la malattia celiaca è necessario documentare l’effettivo danno alle muscose prima di procedere eliminando il glutine dalla dieta in modo rigoroso e definitivo. Il danno alle mucose si verifica attraverso la biopsia, l’unico esame in grado di confermare la diagnosi di celiachia.

Aspetti psicologici

Se gli aspetti diagnostici e pratici sono facilmente controllabili e gestibili, è importante non sottovalutare quelli psicologici, anche quando la gestione quotidiana delle patologie risulta procedere senza difficoltà. Benché negli anni si siano fatti progressi per facilitare la somministrazione di insulina e per ampliare l’offerta alimentare adatta ai celiaci, gestire una duplice patologia non è una problematica sempre immediatamente affrontabile. Inoltre, non sempre un approccio razionale e una corretta capacità di gestione della malattia si accompagna anche una serenità emotiva.
In questi casi è fondamentale dare la giusta dimensione al problema e farsi aiutare nella gestione quotidiana. Ad esempio un bambino molto piccolo potrebbe provare forte frustrazione di fronte ai cambiamenti imposti dalle due tipologie, senza riuscire a comprende né tantomeno esprimere le proprie emozioni. Ristabilire dei ritmi e delle abitudini normali, aiuterà i bambini ad affrontare la novità. Oppure, anche bambini o adolescenti più grandi e responsabili, di fronte alla malattia potrebbero sperimentare insicurezza e ansia, o addirittura aggressività verso gli altri, incapaci di reindirizzarla nei confronti della malattia. In questo frangente è molto importante comunicare sicurezza ai bambini/adolescenti e sviluppare con loro un rapporto di collaborazione che li faccia sentire autonomi, indipendenti e sicuri.

Altri aspetti su diabete e celiachia

Diabete e celiachia vanno affrontati anche su altri fronti: esercizio fisico e trattamento farmacologico, quando necessario, permettono, insieme all’osservanza di una corretta alimentazione, di condurre una vita normale e di buona qualità.

Per gentile concessione della Dr. Schär, azienda leader del senza glutine in Europa, con sede a Postal (BZ), da oltre 30 anni offre esperienza e qualità nella produzione di alimenti innovativi che rispondano alle esigenze dietetiche particolari. Esperienza, competenza e una stretta collaborazione con medici, nutrizionisti, ricercatori scientifici e consumatori rendono il Gruppo leader nel settore della nutrizione speciale. Per questo, la filosofia aziendale di Dr. Schär è quella di ampliare costantemente il proprio ventaglio di offerta, dagli alimenti secchi a quelli surgelati, in modo da proporre soluzioni alimentari sempre più varie e gustose: il portfolio generale offre prodotti che vanno dal pane alla pasta, dai biscotti ai crackers, dalle farine ai piatti pronti.
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Le due principali aree di business di Dr. Schär sono gluten free e nutrizione medica.
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References

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