I pazienti anziani con diabete di tipo 2 hanno più probabilità di subire fratture rispetto ai coetanei senza diabete, pur avendo pari o migliore densità minerale ossea: questa la conclusione di una ricerca condotta dall’Università della California. I ricercatori americani hanno esaminato i dati di tre studi di tipo osservazionale sull’incidenza delle fratture fra pazienti anziani, analizzando così i dati 18.000 pazienti anziani. Dei pazienti presi in esame avevano il diabete di tipo 2 circa 800 donne e 1.200 uomini; di queste persone, nel corso dei 12 anni del follow up, 84 donne e 32 uomini hanno subito fratture dell’anca e 262 donne e 133 uomini hanno subito fratture non spinali. Gli studiosi hanno cercato di spiegare perché i pazienti con diabete di tipo 2, pur avendo una densità minerale ossea migliore di quella dei pazienti senza diabete, fossero maggiormente a rischio di fratture ma le conclusioni non sono state unanimi: alcuni studiosi ritengono che la responsabilità vada ricercata nel tipo di terapia farmacologia, altri nella scarsa efficacia che le terapie con calcio, vitamina D e bifosfonati hanno sui pazienti con diabete di tipo 2. Le ricerca è stata pubblicata sulla rivista Journal of the American Medical Association.
Fonte: Journal of the American Medical Association