Consigli per chi assiste una persona operata di cataratta diabetica

Se stai prendendoti cura di una persona appena operata di cataratta a causa del diabete, ci sono alcune cose che dovresti sapere in modo da ottimizzare la tua assistenza.

SUBITO DOPO L’INTERVENTO
Come posso essere utile?

  • Se vivi con la persona operata e la assisterai una volta a casa, il team dell’ospedale molto probabilmente ti chiederà di essere presente al momento della dimissione quando verranno spiegate nei dettagli tutte le indicazioni per la cura domiciliare dopo l’intervento (e magari consegnato anche del materiale informativo utile).
  • Dovrai accompagnare la persona a casa od organizzarti in modo che qualcuno di fiducia lo faccia. La persona operata potrebbe essere ancora sotto l’effetto dell’anestesia locale o, al contrario sembrare particolarmente eccitato per il miglioramento delle proprie capacità visive. Il comportamento dopo un’operazione del genere è molto soggettivo ed entrambe queste reazioni sono normali.
  • Se qualcuno non l’ha già fatto, dovrai procurarti rapidamente le medicine prescritte per il periodo post-operatorio in modo che appena tornata a casa, la persona operata le abbia a disposizione. Non è sempre detto che il farmacista le abbia già in negozio, magari le deve a sua volta ordinare al grossista, meglio essere previdenti.
DURANTE
LA 1a SETTIMANA
DOPO L’INTERVENTO
Come posso essere utile?

  • Molto probabilmente, l’oculista/medico avrà detto al tuo familiare operato che è consigliabile riprendere rapidamente le proprie attività quotidiane come leggere, scrivere, guardare la TV o il PC, camminare etc. E’ importante, tuttavia, controllare che tali attività non stanchino troppo la persona operata soprattutto in questi primi giorni dopo l’intervento; è bene fare evitare attività che implichino piegamenti e lo spostamento di oggetti pesanti che possano alterare la pressione anche a livello degli occhi.
  • Controlla che il tuo caro non si strofini gli occhi (un po’ di prurito può essere normale in questi primi giorni) e non se li tocchi (potrebbe favorire lo sviluppo di un’infezione).
  • L’occhio operato non deve venire a contatto con l’acqua, così è possibile il bagno o la doccia ma ad occhi chiusi. Nuotare e altre attività acquatiche sono da evitarsi per il momento.
  • E’ importante continuare a non truccarsi per ridurre al massimo il rischio di infezioni oculari.
  • Infine, è importante fare in modo che il tuo caro non si addormenti e non dorma sul lato dell’occhio operato almeno per questi primi giorni ma possibilmente, meglio ancora per le prime settimane.
  • Dopo 7 giorni dall’intervento, in genere viene fissata una visita di controllo post-operatorio. Anche in questa occasione, sarebbe meglio che accompagnassi il tuo familiare e/o partner in modo da ascoltare anche tu i consigli per le settimane successive ed eventualmente per porre delle domande o chiarire ogni dubbio.
  • Alcuni aspetti delle attività fisiche e sportive, come vedere una palla in arrivo o fissare un oggetto che si avvicina pedalando in bicicletta.

Come gestire eventuali complicazioni

  • Se la persona operata è in buona salute (e non ha altri disturbi o patologie oculari), le complicanze dopo un intervento di cataratta sono in genere molto rare.
  • Occhio nero e/o contuso
    Se è stata utilizzata un’iniezione per anestetizzare l’occhio da operare, è possibile che rimanga per alcuni giorni una sensazione di intorpidimento intorno all’occhio. E’ comunque una sensazione temporanea che scomparirà da sola nei giorni successivi
  • Infezione o endoftalmite
    Sviluppare un’infezione dopo un intervento di cataratta è estremamente raro se vengono seguite tutte le raccomandazioni. Tutti i chirurghi somministrano una terapia antibiotica in gocce prima, durante e dopo l’intervento chirurgico proprio per minimizzare al massimo questo rischio.
    L’endoftalmite è un’infiammazione dell’occhio innescata dall’intervento chirurgico o da infezione oculare non ben curata; si manifesta con calo della visione, dolore, fotofobia, intenso rossore dell’occhio, talvolta con essudato mucopurulento. E’ anch’essa in genere molto rara e si sviluppa tendenzialmente in quei soggetti con difese immunitarie particolarmente deboli o compromesse.
  • Infiammazione
    Gonfiore/tumefazione all’interno dell’occhio non correlati a un’infezione sono un evento molto raro e possono essere trattati semplicemente con delle gocce antinfiammatorie.
  • Astigmatismo evidente
    Talvolta, il gonfiore della cornea o punti di sutura troppo stretti (se sono stati utilizzati dal chirurgo) possono creare delle distorsioni della forma della cornea, causando temporaneo astigmatismo. Il gonfiore progressivamente si ridurrà in parallelo alla cicatrizzazione, e generalmente l’astigmatismo scompare da solo. Lo stesso accade in genere quando i punti vengono rimossi e la cornea riprende progressivamente la sua forma naturale.
  • Distacco della retina
    Questa complicazione è più probabile – sebbene la frequenza sia comunque bassa – nelle persone che sono estremamente miopi. Proprio per questo, alcuni medici non includono il distacco della retina nelle potenziali complicazioni di un intervento di cateratta. In ogni caso, se dopo un intervento di questo tipo, cominciano a manifestarsi luci lampeggianti, macchie e/o corpuscoli volanti, visione offuscata da un lato come se fosse stata tirata una tenda o un deterioramento improvviso della visione centrale, è opportuno chiamare immediatamente l’oculista.
2 SETTIMANE E OLTRE
DOPO L’INTERVENTO
Come posso essere utile?

  • Adattamento
    Dopo due settimane dall’intervento, la persona operata dovrebbe essersi completamente ristabilita dallo stress dell’operazione. L’obiettivo principale in questo momento è quello di imparare ad utilizzare al meglio la nuova lente impiantata per ottimizzare la visione futura.
    Per questo, può darsi che ci siano dei momenti di frustrazione. E’ del tutto normale ma proprio in questi momenti sarà importante motivare il tuo caro e incoraggiarlo ad avere la dovuta pazienza. Il tuo ruolo in questo senso è fondamentale: pensa positivo,  crea un ambiente favorevole intorno a lui ed infondile/gli la voglia di riprendere le proprie attività ed interessi.
  • Visite di controllo
    In caso ci sia la necessità di un intervento di cataratta all’altro occhio, in genere viene fissato dopo circa due settimane dal primo. E’ importante rispettare l’appuntamento per l’operazione anche perché sarà solo dopo la convalescenza da entrambi gli interventi che le capacità visive saranno ottimali. Stai vicino al tuo caro e incoraggialo. Per il resto segui lo stesso iter e gli stessi consigli già seguiti per il primo intervento.
  • Se è stata impiantata una lente monofocale (o due), già dopo un mese dall’ultimo intervento il tuo familiare o il tuo partner operato comincerà a sentirsi rinato e sarà entusiasta delle sue nuove capacità visive. Ne sarà sicuramente valsa la pena e la sua qualità di vita ne trarrà grandi vantaggi.

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