“Diabesità” in aumento: la cura è dimagrire, anche con la chirurgia

Quando un fenomeno nuovo assume proporzioni tali da essere ormai conosciuto a tutti, il primo “segnale” della vastità di questa diffusione si ottiene dal fatto che, per indicare questo fenomeno, si arrivi a coniare una nuova parola.
La diffusione del diabete e dell’obesità nei paesi più sviluppati ha assunto dimensioni a dir poco preoccupanti, ma ancora più preoccupante è il binomio di questi due fattori, indicato oggi con il  termine “diabesità”.
In Italia l’80% dei diabetici è anche obeso: questa accoppiata aumenta il rischio di mortalità, che si raddoppia ogni 5 punti di indice di massa corporea (Bmi) guadagnati. La misura preventiva più efficace deve quindi diventare il controllo del peso corporeo grazie a  una dieta equilibrata abbinata
alla giusta attività fisica.
Se questo non può bastare per perdere i chili di troppo i medici arrivano a consigliare la tecnica della chirurgia bariatrica, un tipo di intervento chirurgico per la perdita del peso indicato più che altro per diabetici in condizione di forte obesità, i quali con l’operazione chirurgica possono ridurre del 70% il rischio di mortalità per cause legate al sovrappeso.
Mantenere il peso forma tuttavia non è un obiettivo che devono perseguire solo i diabetici: il sovrappeso grave e l’obesità sono infatti fra le prime cause di comparsa del diabete di tipo 2, la malattia che più di ogni altra si sta trasformando nella piaga del nuovo millennio e che, non essendo   curabile, può solo essere efficacemente prevenuta.

Fonte: Adnkronos, 30 aprile 2009

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