Diabete: per combatterne la diffusione servono terapie personalizzate, chirurgia bariatrica e maggior impegno delle Istituzioni

La chirurgia bariatrica, altrimenti conosciuta come chirurgia gastrointestinale metabolica, potrebbe rappresentare il futuro nella cura del diabete di tipo 2. È infatti stato dimostrato che in soggetti obesi l’intervento bariatrico porti benefici in termini di scomparsa del diabete prima ancora che di perdita di chili in eccesso, e sulla scia di questi risultati pubblicati sulla rivista Annals of Surgery, è attualmente in corso uno studio, a cui ha preso parte anche il nostro Paese, volto a stabilire le indicazioni terapeutiche di questo tipo di operazione chirurgica su pazienti diabetici in leggero sovrappeso o addirittura con peso nella norma.
Tuttavia la lotta al diabete non può e non deve esaurirsi qui. Sono infatti più di tre milioni solo in Italia le persone affette da questa malattia. Di queste solo il 10-15% soffre di diabete di tipo 1, anche conosciuto come diabete giovanile, mentre il restante 85% è affetto da diabete di tipo 2, ovvero quella forma della malattia legata all’obesità e alle cattive abitudini alimentari. Questo secondo tipo di diabete è sensibile a modifiche dell’alimentazione, dello stile di vita e ai farmaci, i cosiddetti “ipoglicemizzanti” orali. Questi sono sicuramente gli aspetti su cui ciascun malato può e deve intervenire per tenere sotto controllo la malattia, evitando così l’insorgere di tutte quelle patologie croniche che spesso sono provocate dal diabete, quali ictus, piede diabetico, danni alla retina,  insufficienza renale, infarto e disturbi cardiocircolatori.
Per evitare infine che la diffusione del diabete proceda ai ritmi attuali diventando nel giro di pochi anni una vera e propria pandemia, è necessario che anche le istituzioni aumentino gli sforzi  per garantire un’assistenza migliore ai malati, aumentando il numero di centri diabetologici e lo abbreviando i tempi di attesa per le visite di controllo che, effettuate periodicamente, aiutano i pazienti a migliorare il controllo e la gestione della malattia.

Fonte: 7 dicembre 2009, tiscali.it

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