Vantaggi e svantaggi dei microinfusori

VANTAGGI

  • Possibilità di utilizzare un solo tipo di insulina, ottimizzazione della dose e minore variazione del punto di iniezione
  • Elevata precisione nella somministrazione dell’insulina
    Il microinfusore consente una erogazione di insulina continua e automatica, con la massima aderenza al fabbisogno di base del paziente.
    Questa capacità lo rende particolarmente indicato per:

    • i bambini e gli adolescenti, consentendo loro di dosare in modo ottimale le quantità di insulina da iniettarsi che – a causa del peso ridotto – sono anche piccole frazioni più difficili da dosare con altri sistemi.
    • i soggetti molto sensibili all’insulina che necessitano di basse dosi di ormone
  • Può essere indossato anche di notte e risolve il fenomeno dell’alba
    (rialzo della glicemia che si osserva tra le 5e le 8 del mattino)
  • Maggiore flessibilità e autonomia nello stile di vita
    Possibilità di conciliare meglio le esigenze di lavoro con quelle della vita privata, sociale e del tempo libero.
  • Minore rischio di ipoglicemie
    Non c’è il rischio di potenziale scompenso indotto dalla sovrapposizione con le insuline intermedie della terapia multi-iniettiva.
  • Favorisce una riduzione dell’emoglobina glicosilata (HbA1c)
  • Migliore terapia quando si cerca un bambino e in gravidanza
  • E’ indicato nei soggetti con diabete di tipo 1 e in particolare:
    • soggetti diabetici da molti anni con episodi frequenti di ipoglicemia
    • soggetti con diabete mal controllato (instabile) e ipoglicemia senza sintomi (si stima che la marcata riduzione se non addirittura la scomparsa dei sintomi si manifesta nel tempo in circa 1/5 dei diabetici di tipo 1)

SVANTAGGI

  • Rischio di infezioni nell’area addominale di infusione
    (dove si posiziona l’ago-cannula)
  • Può indurre alcuni soggetti a mangiare di più e in modo meno corretto
    (Questo perché appare più facile rispetto ad altri sistemi iniettivi correggere l’iperglicemia post-prandiale)
  • Nei primi microinfusori ancora in circolazione c’è il rischio di iperglicemia o chetoacidosi per malfunzionamento.
    I primi “micro” disponibili non avevano un sistema di allarme in caso di blocco dell’erogazione di insulina come hanno invece i nuovi dispositivi (molti progressi sono stati fatti da allora).

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