Greendogs – Addestramento cani per diabetici

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Daniela CardilloIntervista alla dr.ssa Daniela Cardillo*, Responsabile dell’addestramento dei cani per diabetici Greendogs

*Laureata in Tecniche di Allevamento del Cane di Razza ed Educazione Cinofila; Accreditata da VICTORIA STILWELL come Victoria Stilwell Positively Dog Trainer; Competenza nel Clicker Training (CAP2); Commissione Tecnica Nazionale FISC e CNS-LIBERTAS; Responsabile Nazionale del Settore Dog Sitter (CNS-LIBERTAS, riconosciuto CONI); Tecnico in educazione cinofila del terzo livello (CNS-LIBERTAS, riconosciuto CONI).

Dott.ssa Cardillo, com’è nata la passione per l’addestramento dei cani?

Quella per gli animali è una passione che nasce con me, sono sempre stata interessata a osservare il comportamento animale e a interagire con tutti gli animali che incontravo. Appassionata dei cani dalla più tenera infanzia, quando ho avuto la possibilità di intraprendere un percorso di formazione serio e completo, non ci ho pensato due volte, iscrivendomi al corso di laurea TACREC (Tecniche di Allevamento del Cane di Razza ed Educazione Cinofila) presso l’Università di Pisa, poi mi sono specializzata all’estero.

Ho lasciato un lavoro sicuro da impiegata in una multinazionale, per fare un lavoro da libera professionista che mi piacesse e mi stimolasse a continuare a studiare gli animali.

La sua formazione ha molte certificazioni. Quali sono le competenze che occorrono?

Dopo la laurea in Educazione Cinofila mi sono specializzata in Inghilterra per l’ottenimento del certificato di Clicker training, poi ho superato la Selezione per far parte del gruppo di addestratori internazionale di profesionisti riconosciuti da Victoria Stilwell (VSPDT), famosa Dog Trainer americana protagonista della serie TV “BASTA o io o il cane” in onda in oltre 50 paesi in tutto il mondo, in Italia su Animal Planet. Poi ho ottenuto altre certificazioni e riconoscimenti nazionali da FISC. Seguo convegni e corsi sia a livello nazionale che internazionale perché il percorso di un professionista è sempre in continuo aggiornamento, seguendo quelli che sono le ricerche e i progressi della scienza.

Come Le è venuta l’idea di addestrare cani per diabetici?

Nel 2012, Victoria Stilwell è stata da me invitata per un convegno nazionale tenutosi a Lecco dove la mamma di una ragazza diabetica mi chiese se fosse stato possibile importare in Italia un cane di allerta per diabetici.
Informandomi su questa possibilità in Italia non ho trovato nulla e all’estero le liste d’attesa erano lunghissime. Da quel momento ho capito che era importante portare avanti un progetto di questo tipo in Italia. Con il metodo che utilizzo, anche il cane già integrato in famiglia, può essere addestrato a svolgere un compito di cane di ausilio o supporto per un familiare diabetico (tipo 1) con il quale già esiste un rapporto di affetto e fiducia.

Che tipo di rapporto si crea tra il cane addestrato e la persona diabetica (tipo 1)?

Uno dei vantaggi di questo metodo è quello di consolidare un buon rapporto di fiducia e di affetto, lavorando insieme con la persona diabetica (tipo 1) e il suo cane. La persona diabetica vede nel cane oltre che un sostegno morale e una compagnia, un nuovo alleato in grado di assisterlo con grande attenzione, pazienza e devozione come solo un vero amico come il cane può fare.

greendogs addestramento cani per diabeticiIl segreto sta nell’olfatto! L’olfatto del cane è di gran lunga superiore rispetto a quello dell’uomo e grazie a una parte del cervello del cane destinata alla memorizzazione degli odori, il cane è in grado di percepire e ricordare e riconoscere con precisione le molecole dell’odore stesso. E’ noto che i cani vengono utilizzati per la ricerca di stupefacenti, denaro, di persone disperse in valanghe o nei boschi,tumori di vario tipo, diserbanti e pesticidi, bocconi avvelenati, esplosivi.
Quando una certa condizione glicemica si presenta, essa è caratterizzata da un particolare odore nella saliva e nel sudore, impercettibile al nostro naso. Noi insegniamo al cane a conoscerlo e riconoscerlo segnalandolo con un comportamento prestabilito (in base alle esigenze della persona diabetica o della sua famiglia) in modo che il cane possa allertare noi umani di aver percepito quello specifico odore e corrispondente ad una condizione glicemica. A questo punto il diabetico potrà effettuare l’autocontrollo con gli strumenti tradizionali (glucometro) e seguire le indicazioni del proprio medico specialista. Ci tengo a sottolineare che il cane addestrato per diabetici, è un ausilio in grado di fornire un’informazione in più sullo stato di salute, o aiutare il diabetico di tipo 1, ma non va mai a sostituirsi alla diagnosi, ai controlli e alle terapie tradizionali.

Quali altri compiti potrà eseguire il cane ben addestrato?

In base alle esigenze del diabetico e alla capacità attitudinali e caratteriali del cane, al cane possono essere insegnati una serie di mansioni utili:

  • recuperare il kit di emergenza per diabetici e portarlo al malato,
  • portare bevande zuccherate,
  • avvisare parenti o familiari,
  • attivare i soccorsi.

La vera grande novità è la capacità importante di prestare attenzione alle variazioni dei livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia e iperglicemia). Il cane è in grado di riconoscere la presenza di certi metaboliti (molecole chimiche in circolazione nell’organismo) presenti quando si esce dalle condizioni glicemiche ottimali. Una volta che il cane ha imparato a individuare le caratteristiche olfattive di questi metaboliti, gli viene insegnato uno specifico comportamento (per esempio: sedersi o chiamare con la zampa) che permette al cane di comunicare che ha rilevato quello specifico odore in modo che il malato possa eseguire un ulteriore autocontrollo della glicemia.
L’addestramento quindi può essere strutturato con vari obiettivi. Più obiettivi ci sono e più sarà necessario lavorare con il cane e più lungo sarà l’addestramento.

Come si svolge l’addestramento? Quali sono le tappe salienti del programma di lavoro?

Il primo passo è la motivazione della persona con il diabete (o nel caso di bambini, dei suoi familiari) a confrontarsi con un’attività affascinante qual è il lavoro con il cane, per intraprendere un percorso di addestramento del proprio cane volto all’autogestione più consapevole della malattia; tale percorso porterà a migliorare la qualità di vita propria e del cane.

Le fasi dell’addestramento

greendogs fasi addestramento

Proprio in questo periodo, per far conoscere questo tipo di addestramento (non esiste nulla di simile in Italia!), abbiamo avviato una promozione per selezionare una decina di persone realmente interessate che potranno effettuare gratuitamente gli step 1 e step 2 (esclusi step 3 e step 4) del percorso per avere una valutazione del binomio persona-cane. Ecco di seguito in che cosa consiste l’intero percorso:

1° STEP – Per prima cosa bisogna compilare il questionario online che è di fatto il primo contatto del diabetico con noi, per dimostrare il suo interesse nel programma di addestramento Greendogs. Invito tutti a compilare il questionario in ogni sua parte anche se residenti in alter regioni

2° STEP – Dopo una valutazione delle richieste, sarà mia cura scegliere una decina di famiglie che saranno disponibili a un incontro di valutazione del binomio uomo-cane dove si valuteranno gli obiettivi e farò delle prove con il cane per vedere come è predisposto all’apprendimento. Questa valutazione avverrà nella provincial di Milano, in un giorno che sarà comunicato al momento della Selezione finale.

Fissati obiettivi e costi vi è la stima della durata del lavoro, che varia in base a molte variabili.

3° STEP – Quando inizia il programma vero e proprio di addestramento si lavorerà su campioni che vanno oltre il range di normalità della glicemia, in base alle indicazioni date dal diabetologo. Si svolge tutto per tappe e obiettivi, sempre con metodi positivi (Victoria Stilwell Positively Dog Training) e mai usando costrizione sul cane.

4° STEP – Alla fine del percorso vi sarà un test per verificare il lavoro svolto e gli obiettivi ottenuti in modo oggettivo.

Tutti i diabetici di tipo 1 possono avere un cane che lo aiuti? Anche chi porta il microinfusore?

Per il momento solo i diabetici di tipo 1 possono essere inseriti nel programma di addestramento cani per diabetici. Il diabetico può avere o non avere il microinfusore. In talune situazioni il microinfusore ci permette di avere una maggiore quantità di dati e informazioni che possono essere utilizzate durante l’addestramento. Per esempio, se vi è un calo di zuccheri durante la notte, il microinfusore avverte con un suono che si sono raggiunti certi livelli e avvisa il malato. Nel caso in cui il malato non si svegli perché il suono non riesce a destarlo dal sonno, si può insegnare al cane a svegliare la persona con diabete (leccandolo sul viso o insistendo con la zampina sul braccio o abbaiando) in modo che il malato o le persone a lui vicino si sveglino e si possano fare i controlli glicemici e quant’altro indicato dal medico specialista.

Il cane deve essere di razza per diventare un valido cane per diabetici?

cane addestramento greendogIl cane può essere sia di razza che un meticcio, perché in realtà è il legame presente tra cane e proprietario l’elemento determinante per ottenere dei buoni risultati. Non tutti i cani hanno le stesse capacità di apprendimento e lo stesso carattere e non tutti le persone con diabete hanno le stesse esigenze o bisogno dello stesso aiuto. Per questo motivo prima di iniziare un percorso di addestramento del cane, è mia cura occuparmi di effettuare una valutazione oggettiva del cane e delle necessità del malato, per personalizzare l’addestramento.

Dove svolge normalmente l’addestramento?

Dipende dalle necessità e dagli obiettivi fissati per l’addestramento: all’inizio si svolgerà in una stanza tranquilla che può essere a casa del diabetico (a domicilio) o in un luogo adatto messo a disposizione dall’addestratore (provincia di Milano, Lecco o Bergamo) ma con il tempo l’addestramento si sposta e si svolge nei luoghi quotidiani che il soggetto diabetico frequenta, in modo da avvicinare sempre di più quello che è l’addestramento simulato alla vita reale e quotidiana.
L’area professionale in cui mi muovo normalmente è la provincia di Milano, Monza, Lecco e Bergamo ma sono disponibile anche a spostamenti su tutto il territorio italiano se il numero delle richieste lo consente. Solo ricevendo i questionari dalle varie città sarò in grado di raggruppare e organizzare qualcosa più vicino ad ogni interessato.

Come avviene la selezione? Quali sono i principali criteri che mette in atto?

Come detto la selezione avviene inizialmente compilando il questionario online. Le persone selezionate verranno contattate per l’incontro dove si fa la valutazione del binomio uomo-cane. Dopo il colloquio e dopo aver fatto tutte le valutazioni pratiche con il cane, vengono fissati gli obiettivi e stilato un programma realistico che potrà avere una durata da qualche mese fino anche a un anno.

Al termine dell’addestramento si ottiene una certificazione?

Al termine dell’addestramento viene fatto un test oggettivo dei risultati raggiunti, con il rilascio di un attestato delle competenze acquisite dalla coppia diabetico-cane. L’addestramento va aggiornato ogni volta che intervengano variazioni sostanziali all’interno della coppia. Se non intervengono nuove condizioni è consigliabile almeno una volta all’anno ripetere il test per verificare l’idoneità della coppia e mantenere nel tempo il livello dei risultati raggiunti.

Chi non possiede un cane, può intraprendere ugualmente questo percorso?

Si, anche a chi non possiede il cane potrà intraprendere questo percorso, che ovviamente partirà dalla scelta del cane, sia esso preso dal canile o acquistato da un’allevamento riconosciuto; posso aiutare nella scelta del soggetto più adatto o meglio predisposto per questo lavoro, poi bisognerà lavorare sulla relazione, sull’educazione di base, sulla socializzazione per arrivare infine al percorso di addestramento del cane per aiutare la persona diabetica.

Un’ultima cosa, so che voleva fare un appello?

É vero, mi appello a tutti I lettori e/o fornitori di apparecchiature/medicine per diabetic o professionisti (medici, specialist, veterinary etc) che volessero promuovere o sponsorizzare questa importante iniziativa e li invite a contattarmi per parlarne in modo più dettagliato. Da questa collaborazione potrebbe nascere una rete di sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale su questo utile e prezioso servizio per le persone con diabete di tipo 1.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
È POSSIBILE VISITARE IL SITO
https://greendogs.talentlms.com/

Vorrei ringraziare diabete.com per avermi ospitata nel loro spazio web e nella pagina FB, offrendo la possibilità ai diabetici di tipo 1 che seguono il portale di avere un nuovo supporto nella gestione di questa malattia, per un miglioramento della loro qualità della vita.

NB. E’ vietata la riproduzione totale o parziale del testo o immagini, senza autorizzazione scritta della dr.ssa Daniela Cardillo (info@greendogs.it) © 2015 All rights reserved.

Si autorizza alla pubblicazione sul sito e sulla pagina FB “diabete.com”.

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