Aoup e Università di Pisa all’avanguardia nella prevenzione e terapia precoce del diabete di tipo 1

Aoup e Università di Pisa all’avanguardia nella prevenzione e terapia precoce del diabete di tipo 1

Nella foto, Piero Marchetti, ordinario di Endocrinologia all’Università di Pisa con Manuela Battaglia, managing director di Innodia.org

L’Unità Operativa di Diabetologia e malattie metaboliche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana è stata infatti scelta dal Consorzio Europeo Innodia per studi clinici con farmaci innovativi nelle persone a rischio di sviluppare il diabete di tipo 1 o con esordio recente della malattia.

Il diabete di tipo 1, a differenza del diabete tipo 2, è causato dalla distruzione autoimmune delle cellule endocrine del pancreas che producono insulina, note come cellule beta delle isole di Langerhans. Questo comporta l’assoluta necessità di somministrare insulina e di mantenere un monitoraggio costante per prevenire complicanze sia acute che croniche della malattia e le loro conseguenze. Negli ultimi anni, sono stati compiuti significativi progressi nelle tecnologie per monitorare i livelli di glucosio nel sangue e nelle modalità di somministrazione della terapia insulinica, ma l’obiettivo principale resta la prevenzione dell’insorgenza di questo tipo di diabete e la sua cura definitiva.

“Siamo particolarmente fieri di essere stati scelti come struttura partecipante a questo progetto”, dichiara Piero Marchetti, direttore dell’Unità operativa e professore ordinario di Endocrinologia all’Università di Pisa. “Questo riconoscimento è il risultato del lavoro svolto dal nostro team in numerosi programmi della Comunità Europea per approfondire le cause del diabete di tipo 1, supportato anche dalla Direzione aziendale e dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Ateneo.

L’Unità Operativa di Diabetologia e Malattie Metaboliche ha già iniziato a contribuire allo studio, coinvolgendo pazienti con diagnosi recente di diabete di tipo 1 in trattamenti specifici e avviando lo screening delle persone a rischio attraverso la misurazione di particolari autoanticorpi nel sangue”.

“Seguiamo con grande interesse gli sviluppi di questo programma”, aggiunge Licia Nicoli, presidente dell’Associazione giovani diabetici di Pisa Aps. “Da sempre ci impegniamo a migliorare le condizioni di vita delle persone con diabete di tipo 1 e delle loro famiglie. Grazie alla collaborazione consolidata con l’Aoup e l’Unità Operativa di Diabetologia e Malattie Metaboliche, promuoveremo la visibilità del progetto e la diffusione dei risultati ottenuti”.

Vuoi saperne di più?

Le persone interessate ad approfondire il percorso, possono contattare la struttura dell’Aoup via email all’indirizzo segreteriadiabetologia@ao-pisa.toscana.it (all’attenzione di Irene Gugliotta).

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