Gengiviti e diabete. Un legame che mette a rischio il sorriso
La malattia periodontale (PD) è una malattia infiammatoria cronica che distrugge la gengiva e i tessuti che circondano i denti (periodonto).
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La malattia periodontale (PD) è una malattia infiammatoria cronica che distrugge la gengiva e i tessuti che circondano i denti (periodonto).
Da una parte provvedimenti che sulla carta tutelano le persone con diabete tipo 2, e molte parole; dall’altra fatti, che dimostrano incongruenza e assenza di strategia.
Nel documento strategico viene descritto in modo dettagliato il processo che dovrebbe essere attivato nel momento in cui un bambino con diabete giunge a scuola o, se già frequentante, nel momento in cui viene diagnosticata la malattia.
Scelta della Regione Lombardia di affidare a una gara d’appalto la fornitura dei presidi per le persone col diabete.
Una ricerca internazionale nell’ambito del programma “Cities Changing Diabetes” propone una nuova visione scientifica riguardo la crescita del diabete di tipo 2 in città. I risultati suggeriscono che fattori sociali e culturali giochino un ruolo molto importante nella diffusione dell’epidemia.
La prevalenza del diabete in Italia è raddoppiata negli ultimi 30 anni, arrivando oggi al 6,2%, coinvolgendo 3.780 mila italiani. Aggiungendo le persone che non sanno di averlo si toccano i 5 milioni di persone con diabete.
Il 40% degli Europei crede ancora erroneamente che gli antibiotici siano efficaci per curare raffreddore e influenza (malattie causate da virus non sensibili agli antibiotici), secondo un’indagine condotta dallo European Centre for Disease Prevention and Control.
Mi è piaciuta subito l’idea. Realizzare un libro che parlasse di una sorta di “personaggio silenzioso” capace di vivere accanto a noi per anni restando in silenzio. Ci guarda ma non lo vediamo.
Molto importante per la diagnosi di numerose malattie nasali è la citologia nasale che studia le variazioni delle alle cellule presenti nel naso a seguito di malattie infiammatorie.
Il 13 novembre 2015 apriremo la giornata mondiale del diabete; 100.000 diabetici non sanno di esserlo, in Campania, sollecitiamo i nostri amici e parenti a controllarsi e a prevenire le complicanze.
La persona con diabete deve agire a vari livelli per gestire nel modo migliore la sua vita. E agire vuole dire appunto “muovere dei fili” che rischiano di limitarlo.
Alla fine di settembre 2015, si svolgerà a Londra, presso il Westminster Park Plaza Hotel, il 3° Congresso Mondiale sulla chirurgia del Diabete di Tipo 2.
Per salvare il tuo cuore la scelta giusta è la prevenzione. É questo il messaggio del 2015 per la Giornata mondiale per il cuore, che si celebra il 29 settembre.
Presentato alla XXXII Assemblea ANCI, continua il grande progetto internazionale per intervenire sugli stili di vita urbani. Partito da Città del Messico nel 2014, approdato successivamente in Europa e negli USA, farà tappa nelle più importanti città del mondo, tra le quali Roma, che si è candidata a ospitarlo nel 2017.
Cities Changing Diabetes nasce per costruire città a prova di diabete, città per camminare e della salute: sono già in studio oltre 30 percorsi a piedi nei centri italiani per rimanere in salute e apprezzare bellezze artistiche e naturali di cui l’Italia è ricchissima.
Il principale danno causato dalla retinopatia diabetica è un’alterazione del circolo sanguigno a livello dei vasi più piccoli, i cosiddetti capillari della retina, dove il sangue cede ai vari tessuti ossigeno e sostanze nutritive.
L’edema maculare diabetico colpisce soggetti appartenenti a qualsiasi fascia di età, causando un elevatissimo impatto da un punto di vista socio-economico e, più in generale, di assorbimento di risorse.
La cataratta è una riduzione fino alla perdita totale di trasparenza (opacamento) del cristallino, la lente del nostro occhio che ha il compito di regolare la messa a fuoco delle immagini sulla retina.
Diabete Italia ha in corso una campagna per promuovere interventi che aiutino gli insegnanti e il personale scolastico a capire meglio come può riconoscere per tempo i sintomi del diabete di tipo 1 negli alunni e garantire loro l’appropriata accoglienza.
In vendita in farmacia dalla prima settimana di novembre 2015 – renderà più semplice eliminare rinite e altri disturbi delle alte vie respiratorie.
Il diabete “è una patologia che può essere da un lato prevenuta e dall’altro contrastata, prima ancora che con i farmaci, con corretti stili di vita, rappresentati da una corretta alimentazione e da una regolare attività fisica”.
Uno studio dimostra che l’impiego di dolcificanti artificiali determina modificazioni della flora intestinale (microbiota), che in alcuni possono essere sfavorevoli dal punto di vista metabolico.
Ossa dure ma fragili anche per il maschio. 60 anni, l’età critica. Al contrario di quanto si pensi, l’osteoporosi non si manifesta solo nelle donne ma colpisce anche gli uomini.
Egidio Archero, Presidente nazionale FAND, è prematuramente scomparso ieri sera al Policlinico Umberto I di Roma.
17 ottobre 2015 – Catania. Ingresso gratuito a numero chiuso. Presentazione Associazione Amici Obesi Onlus, Marina Biglia.
“Il diabete al tempo del cibo”, scritto e curato dal ministro Emanuela Baio, diabetica. Edito da FrancoAngeli e presentato di recente in Expo Milano 2015.
Qui a farla da padrone è il mais, in tutte le sue declinazioni. Una volta compreso l’apporto calorico e nutrizionale delle famose tortillas il gioco è fatto. Non solo, sempre presenti sono uova, fagioli, pomodori e avocado.
L’avventura trans pacifica per ventisei giorni chiuso su un cargo mercantile mi ha permesso di studiare il diabete quotidianamente, con un impatto dell’attività fisica inesistente e quindi un focus unico sul cibo e sulle quantità di insulina.
Conosciamo Claudio Pelizzeni, bancario per caso, viaggiatore per passione che a un certo punto della sua vita ha mollato tutto per seguire il suo sogno: riuscire a fare il giro del mondo senza prendere neanche un aereo. Con un compagno di viaggio: il diabete di tipo 1.
Finalmente Australia! Dopo 275 giorni il traguardo tanto agognato, sognato e desiderato, ovvero riuscire ad arrivare agli antipodi dell’Italia senza aerei.
Partita nel 2013 da Mosca, dove l’obesità è ad alti livelli, riproposta a Città del Messico l’anno scorso dal Ministero della Sanità Pubblica, Armando Ahued, l’originale proposta è sbarcata anche a Roma con le prime 30 postazioni.
Praticare regolarmente un’attività fisica e sportiva oltre a vivere una vita attiva è un caposaldo per la cura del diabete e per ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, in particolare nel diabetico in soprappeso o obeso.
Molti studi scientifici hanno evidenziato che il 60-75% delle persone con diabete tipo 2 presentano la cosiddetta NAFDL, la steatosi epatica non alcolica ossia un aumento della presenza di tessuto adiposo (grasso) nel fegato: il fegato grasso.
La metformina in monoterapia per il diabete di tipo 2 si è rivelata ancora una volta più efficace e con un effetto più duraturo rispetto ad altri farmaci ipoglicemizzanti come sulfaniluree o meglitinide.
L’attività fisica fa bene a tutti e a maggior ragione a chi ha il diabete. Sono molti gli studi che ne hanno dimostrato l’efficacia del movimento regolare nel tenere sotto controllo il diabete, quando associato ad una dieta adeguata.
La sola dieta, per quanto seguita in modo rigoroso, non sempre è sufficiente a tenere sotto controllo il diabete.
Cagliari, 25-26 luglio 2015 – L’autocontrollo nella persona con diabete: dalla pratica all’efficacia. DESTINATARI DEL CORSO: Giovani con diabete e loro genitori che verranno direttamente invitati dalla Federazione Diabete Giovanile
“Giochiamo a mantenerci in forma” è lo slogan dell’iniziativa che sarà ospitata dall’EXPO domenica 6 settembre, nell’ambito del Progetto “La salute vien mangiando”, promosso da Fondazione Salute & Benessere, Ministero della Salute, Comitato Le Università per EXPO 2015.
Il termine MODY è l’acronimo dall’inglese di Maturity Onset Diabetes of the Young e definisce una forma rara di diabete (1-2% dei diabetici), caratterizzata da una iperglicemia familiare con un’eredità autosomica dominante.
Tra il 6-10% dei diabetici inizialmente definiti come diabetici tipo 2 è in realtà affetto da una forma di diabete autoimmune a lenta evoluzione verso l’insulino-dipendenza, definito diabete LADA (Latent Autoimmune Diabetes in Adults).
Il fegato grasso è legato in sostanza ad un eccesso di peso e di cibo. Si ritiene, infatti, che un’alimentazione ipercalorica rappresenti la prima causa.
Un fermo no all’ipotesi circa l’adozione di uno strumento unico per la misurazione domiciliare della glicemia per i 300.000 cittadini piemontesi con diabete.
Autorevoli ricerche scientifiche hanno infatti stabilito che migliore è il controllo del livello di glucosio nel sangue (glicemia) e minore è il rischio di complicanze diabetiche.
La musicoterapia è una delle tecniche più antiche esercitate dalla medicina olistica. Le sottili vibrazioni emesse dai suoni esercitano su tutto il corpo una sorta di “micromassaggio”.
L’idratazione cutanea è un passo fondamentale per la persona diabetica e richiede la giusta dedizione. È indispensabile idratare spesso la cute, applicando una crema emolliente.
Diabete: caldo e variazione dell’alimentazione possono creare spesso un saliscendi dei picchi di glucosio con episodi più frequenti di ipoglicemia e iperglicemia.
Un cerotto al posto delle iniezioni di insulina: un filone della ricerca scientifica (“insulina intelligente o smart”) che potrebbe rivoluzionare la vita di milioni di diabetici e a cui sta lavorando un gruppo di ricercatori americani.
Obesità e sovrappeso sono infatti responsabili di una spesa annuale a carico del SSN pari a circa 4,5 miliardi, a cui si aggiungono altri 4,5 miliardi di costi non sanitari, per esempio la perdita di produttività, l’assenteismo lavorativo e la mortalità precoce.
La persona diabetica presenta spesso disturbi e malattie cutanee connesse all’alterato metabolismo del glucosio. Alcune di esse possono addirittura comparire molto tempo prima che si manifesti il diabete.
Roma, 2-3 luglio 2015, dalle 14.00. OBESITY AND TYPE 2 DIABETES MANAGEMENT: FIGHTING THE DOUBLE BURDEN
Il premio è stato istituito dall’Associazione Diabete Ricerca, dalla Fondazione Diabete Ricerca e della Società Italiana di Diabetologia (SID) con lo scopo di riconoscere e stimolare la corretta divulgazione scientifica di tematiche riguardanti il diabete mellito.
Il progetto vuole approfondire l’associazione tra l’assunzione di cibi sani e sostenibili e lo stato di salute della popolazione.
Il glutine è un complesso proteico presente in alcuni cereali. Tra le varie frazioni proteiche che lo compongono, la prolamina è la responsabile dell’effetto tossico per il celiaco.
Il grano monococco, noto come piccolo farro, pur essendo un cereale che contiene glutine, cioè la sostanza proteica che in soggetti predisposti scatena allergie e intolleranze, potrebbe essere un alimento adatto a prevenire la celiachia.
Doctor Plus® è un servizio innovativo di telemedicina che consente di monitorare a distanza i principali parametri clinici delle persone affette da diabete o da altre malattie croniche.
I fibromi penduli sono escrescenze cutanee di piccole dimensioni, che pendono verso l’esterno; sono lesioni benigne, non contagiose, ma possono diventare sintomatiche in caso di abrasioni e necrosi.
Uno stile di vita sano, con un’alimentazione variata, ricca di frutta e verdura, associata a movimento moderato e costante è il modo migliore per affrontare la meravigliosa esperienza della maternità.
Questo rappresenta un aspetto particolarmente difficile e delicato nel rapporto tra una donna diabetica fortemente desiderosa di una gravidanza e il proprio medico.
Diabete: i medici ritengono che non si erediti la malattia vera e propria, ma una predisposizione a svilupparla. Questa condizione può rimanere sempre latente o manifestarsi a un certo punto della vita a causa di fattori scatenanti.
Un’attenta programmazione della gravidanza consente di ridurre in modo sensibile il rischio di malformazioni congenite e la morbilità materno-fetale legata al diabete.
Diabete gestazionale: il diabete non viene trasmesso dalla madre al figlio. Esiste però un rischio genetico, predisposizione che può derivare da entrambi i genitori.
Sulla base dei dati di prevalenza nazionali, in Italia si stima che ogni anno si verifichino circa 40.000 gravidanze complicate da diabete gestazionale e circa 1.300 da diabete pre-esistente.
Il fatto di avere il diabete non impedisce assolutamente di avere figli. La malattia non influisce sulla fertilità e non ostacola il concepimento, a meno che non si faccia parte di quella ristretta minoranza di donne che hanno gravi complicazioni o il cui diabete sia mal controllato.
Gli Esperti Europei consegnano all’Expo 2015 il proprio contributo per la Carta di Milano sull’obesità che interessa anche i soggetti che soffrono di diabete di tipo 2.
Rubeosis faciei è un rossore (“flushing”) cronico della pelle del viso e del collo che si presenta spesso nelle persone con diabete. È correlato con l’età della malattia.
Internet e le Associazioni pazienti sono le fonti più utilizzate per informarsi tra le persone con diabete di tipo 2.
Il cuore è un muscolo potente, all’incirca delle dimensioni di un pompelmo, posto leggermente a sinistra del centro del torace. All’interno, è diviso in quattro cavità distinte.
Gli agrumi proteggono il cuore grazie al loro contenuto di naringenina, un flavonoide dalla potente azione antiossidante che aiuta a contrastare numerose patologie.
L’azione di pompa del cuore presenta tre fasi distinte e separate per ogni battito cardiaco. Il rilassamento del muscolo e il riempirsi delle cavità di sangue della prima fase è seguito dalla contrazione degli atri e dei ventricoli.
Il sangue circola nel nostro organismo attraverso due sistemi: polmonare e generale, tramite una fitta rete interconnessa di arterie, vene e capillari.
La valutazione del rischio globale di sviluppare una malattia cardiovascolare è importante per la persona diabetica di tipo 2 e/o obesa per prendere contromisure adeguate, a partire dall’adozione di stili di vita più sani.
Carta del rischio cardiovascolare per uomini diabetici – È consigliabile utilizzarla insieme al proprio medico durante la visita.
Carta del rischio cardiovascolare per uomini non diabetici – È consigliabile utilizzarla insieme al proprio medico durante la visita.
Carta del rischio cardiovascolare per donne diabetiche – È consigliabile utilizzarla insieme al proprio medico durante la visita.
Carta del rischio cardiovascolare per donne non diabetiche – È consigliabile utilizzarla insieme al proprio medico durante la visita.
Il numero di giovani con diabete di tipo 1 è in crescita, particolarmente nella fascia di età inferiore ai 6 anni. Soprattutto, esiste un’importante percentuale di giovani, circa il 30%, a cui la malattia viene diagnosticata solo quando si manifesta la chetoacidosi, una grave crisi dovuta all’impossibilità dell’organismo di utilizzare il glucosio come fonte energetica – per mancanza di insulina – sostituito con i grassi.
Mercoledì 20 maggio, a Roma il primo forum dedicato al diabete giovanile in Italia, a cui parteciperanno esperti clinici, del mondo politico e delle istituzioni.
Il piede neuropatico è un piede in cui la neuropatia diabetica ha modificato la sensibilità, l’equilibrio muscolare, la percezione degli stimoli, l’autoregolazione vegetativa.
Il diabete mal controllato può compromettere gli occhi, causando offuscamento temporaneo della vista, cataratta o complicanze ben più gravi come danni alla retina, la membrana sensoriale dell’occhio (retinopatia) o glaucoma.
“Impara a conoscere la tua pressione arteriosa” è il messaggio della Campagna e la mission che da sempre la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) porta avanti per creare tra gli italiani una coscienza del problema.
L’ipertensione è di per sé una malattia cronica: ciò significa che una persona ipertesa dovrà controllare e curare la propria pressione arteriosa per tutta la vita.
Con il termine di ipertensione arteriosa si intende la persistenza cronica di valori di pressione arteriosa superiori a quelli ritenuti normali (140/90 mmHg PA max/min).
Solo la misurazione regolare della pressione arteriosa permette di diagnosticare l’ipertensione e di verificare l’efficacia della terapia nella prevenzione delle complicanze cardiovascolari.
La pressione arteriosa è la forza che viene esercitata dal sangue circolante sulle pareti arteriose. Tale forza dipende principalmente dalla contrazione del cuore e dal calibro delle arterie.
Secondo stime recenti, la diabesità è destinata a ridurre del 18% la produttività dell’area OCSE entro il 2035 con un rischio per la crescita economica.
La legge 115/87 dopo trent’anni si dimostra ancora una volta baluardo delle persone con diabete.
I diritti di coloro che hanno il diabete sono gli stessi diritti umani e sociali delle persone senza diabete. I diritti comprendono la parità di accesso all’informazione, alla prevenzione, all’educazione terapeutica, al trattamento del diabete e alla diagnosi e cura delle complicanze.
L’Acanthosis nigritans si presenta in oltre il 74% delle persone adulte obese con diabete e può essere predittivo dell’esistenza di iperinsulinemia. La sua manifestazione è un indicatore per lo sviluppo di diabete di tipo 2.
Il diabete costituisce un pesante fardello per i conti pubblici. A incidere in maniera importante su questi costi è una componente della malattia spesso sottostimata: l’ipoglicemia” sostiene Antonio Nicolucci, Coordinatore Data Analysis board IBDO Foundation e Direttore del dipartimento di Epidemiologia del Consorzio Mario Negri Sud
MyGlyc è nato dalla necessità personale di dover affrontare ogni giorno la gestione del diabete a livello familiare. A mio figlio, infatti, è stato diagnosticato il diabete di tipo 1 all’età di 8 anni.
Il dosaggio dell’HbA1c è un semplice test di laboratorio che consente di valutare se il tuo diabete si mantiene sotto controllo nel tempo.
Quando nel sangue si accumula troppo glucosio (iperglicemia), le proteine in circolo tendono a “glicarsi”, cioè a legarsi a una molecola di zucchero, in modo relativamente stabile.
L’emoglobina glicata è un ottimo indicatore clinico: il dosaggio HbA1c rappresenta il valore che riassume la qualità del controllo glicemico di un soggetto con diabete.
Le porzioni sono le unità pratiche che misurano la quantità degli alimenti che mangiamo. A volte la tendenza ad ingrassare non dipende tanto dagli alimenti che mangi, quanto dalla quantità.
Ecco qualche consiglio utile per mantenere bassi i livelli dell’HbA1c. Con una buona motivazione, ce la puoi fare anche tu.
Un chiaro esempio della possibilità di collaborare tra Autorità regolatoria e Società Scientifiche per perseguire l’obiettivo comune dell’appropriatezza delle cure.
Sin dal 2013, l’Italia ha approvato il Piano Nazionale Diabete, che delinea strumenti e iniziative volti a favorire prevenzione, assistenza e cura della malattia.
Verrà presentata e firmata la nuova edizione del Manifesto dei diritti della persona con diabete
Dapagliflozin: il nuovo famaco può essere integrato con le altre terapie anti-diabete, insulina compresa, in modo da consentire un trattamento personalizzato.
In Lombardia si contano oltre 310.000 persone con diabete, pari al 3% della popolazione tra i 46 e i 55 anni, il 7,2% tra i 56 e i 65, l’11,1% tra i 66 e i 75 anni. La spesa sanitaria pro-capite per la cura del diabete ammonta ogni anno a 3.315 euro, pari a oltre 1 miliardo di euro a carico del SSN.
L’India sembrava avermi inghiottito senza darmi alcuna possibilità di attraversarne le frontiere senza aerei. Ero anche rientrato in Nepal con l’idea di tornare sui miei passi in Tibet, ma in questo caso è stata l’ambasciata cinese a mettersi di traverso negandomi il visto singolo.
La pratica regolare di un’attività fisica o sportiva va favorita – ha sottolineato Rossi – in quanto concorre in modo netto ed evidente a ridurre il rischio di sviluppo del diabete ed è una parte integrante del trattamento del diabete di tipo 2.
Il termine “ossimetria” significa pressione di ossigeno, transcutanea vuol dire attraverso la cute. L’ossimetria transcutanea è un esame non invasivo e indolore, che consente quindi di valutare la quantità di ossigeno traportata dal sangue e ceduta dai capillari ai tessuti.
Pari opportunità più che rispettate, seppur con margini di miglioramento per una maggiore appropriatezza, nell’assistenza a uomini e donne affetti da diabete di tipo 1. La conferma dagli Annali di genere dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD).
L’ipoglicemia è una delle più frequenti complicanze del trattamento farmacologico del diabete e consiste in un rapido abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue al di sotto delle soglie di normalità.
Il rischio di ipoglicemia preoccupa 6 persone con diabete su 10; in particolare spaventa l’ipoglicemia notturna che si manifesta durante il sonno quando uno è più indifeso.
Un ossimetro transcutaneo che consente di misurare la pressione parziale dell’ossigeno nei casi di piede diabetico.
L’ipooglicemia (bassi livelli di glucosio nel sangue) è una delle condizioni più preoccupanti per chi soffre di diabete, sia di tipo 1 (soprattutto se il diabete è particolarmente instabile) sia di tipo 2.
In genere viene applicata la cosiddetta “Regola del 15”. In cosa consiste?
Ipoglicemia: nella maggior parte dei casi le persone con diabete sono in grado di riconoscere i segni premonitori di una crisi ipoglicemica (prodromi di una crisi).
Si definisce lieve una crisi ipoglicemica che non provoca difficoltà nel coordinare i gesti e che non abbassa la lucidità della persona diabetica che continua a poter gestire bene e in modo autonomo la situazione assumendo semplicemente degli zuccheri semplici che andrebbero sempre portati con sé per ogni evenienza.
L’ipoglicemia è uno dei più frequenti problemi che una persona diabetica di tipo 1 o 2, bambino, adolescente, adulto o anziano che sia, si trova a fronteggiare quando è in trattamento con ipoglicemizzanti orali o insulina.
È questo il monito di Egidio Archero, Presidente FAND-Associazione italiana diabetici, sull’ipotesi di rinuncia a 2 miliardi di aumento del Fondo Sanitario Nazionale 2015.
Una persona con diabete su 2 soffre il peso psicologico (“distress”) della malattia e l’incognita del futuro. Le nuove insuline più flessibili e con ridotto rischio di ipoglicemia più vicine ai bisogni della persona.
Ipoglicemia: il trattamento dell’ipoglicemia lieve-moderata (la persona con diabete è in grado di gestire l’episodio in modo autonomo) prevede l’ingestione di cibi contenenti glucosio o carboidrati.
Il rapporto annuale sulla malattia dell’Italian Barometer Diabetes Observatory (IBDO) Foundation, presentato 11 febbraio 2015, al Ministero della Salute. Più 1,1% negli uomini e più 1,3% nelle donne, la crescita annuale della mortalità per la malattia.
L’ipoglicemia (chiamata talvolta anche reazione insulinica) e l’iperglicemia (causa di cheto acidosi o coma diabetico) si sviluppano quando i livelli di glucosio nel sangue non sono controllati in modo appropriato.
Presentato al convegno “L’impatto economico per il servizio sanitario sull’autocontrollo glicemico domiciliare”, organizzato a Milano sotto l’egida di Diabete Italia, con il patrocinio della Regione Lombardia, lo studio “Il costo della distribuzione diretta di sistemi di automonitoraggio della glicemia: un modello di analisi economica”.
24 febbraio 2015. L’evento si svolgerà sotto l’egida di Diabete Italia e con il patrocinio di Regione Lombardia. Sala Gonfalone Regione Lombardia – Grattacielo Pirelli MILANO.
Ipoglicemia: i sintomi possono sorprendere la persona con diabete durante la guida. Anche altri fattori possono ridurre la performance al volante, tra questi: disturbi visivi e neuropatia periferica.
Il movimento consuma il glucosio che alimenta i muscoli con l’aiuto dell’ormone insulina. Quando si fa più movimento del normale e si consuma più carburante, la riduzione del glucosio circolante nel sangue può provocare una crisi ipoglicemica.
La percezione che i livelli di glucosio nel sangue si stiano abbassando rappresenta un importante “campanello d’allarme”. Prima riesci ad avvertire un valore ipoglicemico, maggiore e più precoce sarà la possibilità di controllarlo riportando i valori nella norma.
Palpitazioni, tremore, ansia, giramenti di testa, confusione: alcuni dei sintomi durante un episodio di ipoglicemia, repentino ed eccessivo abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue che può accadere dopo l’assunzione di alcuni farmaci per la cura del diabete.
Quando sopraggiunge una crisi ipoglicemica, il cervello manda dei segnali di avvertimento, un “campanello di allarme che è a corto di zuccheri” che si manifesta sotto forma di: nausea, sensazione di fame, visione doppia.
Innanzitutto è bene parlarne insieme prima che sopraggiunga un’eventuale crisi, sia con la persona diabetica, sia con il medico, in modo da sapere già che cosa fare e da essere preparati ad evitarla.
Alcuni consigli o piccole regole da rispettare per minimizzare il rischio di una grave crisi ipoglicemica e delle sue conseguenze, permettendoti di ottenere un miglioramento del tuo equilibrio metabolico.
Nuova insulina in grado di ridurre l’ansia e la paura che le persone con diabete hanno per le crisi di ipoglicemia.
L’insulina degludec è un’insulina basale da somministrare una volta al giorno. Grazie al suo profilo d’azione stabile e prolungato, ha dimostrato di ridurre gli episodi di ipoglicemia notturna rispetto all’insulina attualmente disponibile.
Neuropatia sensitivo-motoria: Polineuropatia simmetrica distale, Neuropatia focale, Amiotrofica diabetica. Neuropatia autonomica o vegetativa.
Un diabete mal controllato può compromettere sia l’adeguato apporto di sangue sia il controllo nervoso necessario a provocare un’erezione, determinando disfunzioni sessuali maschili di varia intensità.
Spesso si ha una percezione di aderire al proprio programma di cura maggiore di quella che effettiva. Stampa la scheda, provando a rispondere alle domande e osserva il profilo che ne deriva.
Concorda un piano di cura personalizzato con il tuo diabetologo. Instaura con il tuo medico e il tuo team di cura un dialogo aperto e di piena fiducia.
Le complicanze microvascolari, tipiche del diabete, interessano i piccoli vasi della circolazione periferica, soprattutto a carico di occhi (retinopatia), reni (nefropatia) e sistema nervoso (neuropatie periferiche).
La macroangiopatia diabetica viene considerata una forma di ateriosclerosi, con alterazione delle pareti dei vasi sanguigni che perdono la loro elasticità e presentano placche di indurimento e ispessimento che restringono il calibro vasale ostruendo la normale circolazione.
La formazione dell’ateroma, placca formata da grassi, tessuto fibroso e proteine che si forma nella parete delle arterie e configura il quadro dell’aterosclerosi.
Ispezione del piede: deformità, cute secca, callosità,infezione, ulcera. Riflessi achillei. Sensibilità vibratoria all’alluce
Che cosa valuta in genere il medico: Segni vitali – Presenza e intensità del dolore – Valori di pressione arteriosa in posizione supina ed eretta
Esame del glucosio nelle urine: che cosa valuta: : indica il livello di glucosio nelle urine. Quando i livelli di glucosio nel sangue sono normali, i reni fanno passare una quantità minima di zucchero nelle urine.
Che cosa valuta: i livelli di glucosio nel sangue, a digiuno. Come si esegue: un semplice prelievo di sangue da una vena del braccio permette di stabilire il livello dello zucchero in circolazione nel sangue.
Glicemia: controlli giornalieri o comunque frequenti sulla base del piano di trattamento individuale concordato con il proprio team diabetologico. Emoglobina Glicata (HbA1c): si consiglia misurazione ogni 3 mesi, in particolare nei soggetti con un diabete mal compensato.
In corso di diabete, è utile controllarsi regolarmente la vista anche in assenza di sintomi, sia per prevenire eventuali disturbi sia per scoprire sul nascere eventuali alterazioni che nelle fasi iniziali possono essere del tutto asintomatiche.
Frutta fresca, ortaggi, verdura, latte: oltre 85%. Pasta e riso cotti: 60-65%. Carne, pesce, uova: 60-80%. Formaggi freschi, gelati, salumi: 40-60%.
Normalmente assumiamo acqua attraverso le bevande (in media: 800-2000 ml/die) e gli alimenti (500-900 ml/die). L’organismo produce acqua anche mediante i processi di: ossidazione degli zuccheri e degradazione delle proteine.
1. Controllare ogni giorno la glicemia e ogni 3 mesi l’emoglobina glicata (HbA1c ≤ 7%).
2. Eseguire regolarmente (almeno 1-2 volte anno) gli esami di funzionalità renale (urine) e misurare prima possibile la microalbuminuria
Le vitamine sono tradizionalmente suddivise, in base alla loro solubilità, in due categorie: liposolubili (A, D, E, K) e idrosolubili (C, B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, H).
Amminoacidi richiesti nella nutrizione umana in rapporto alla loro essenzialità: AMINOACIDI ESSENZIALI, AMINOACIDI SEMI-ESSENZIALI, AMINOACIDI NON ESSENZIALI.
I cinque stadi della nefropatia sono: Microalbuminuria – Proteinuria – Insufficienza renale cronica – Uremia – Dialisi.
Illustrazione che presenta il nefrone sano e il nefrone con diabete.
L’apporto giornaliero di grassi saturi deve essere inferiore al 10% delle calorie totali. Un’introduzione inferiore (< 7%) può essere utile se il colesterolo LDL (colesterolo cattivo) è > 100 mg/dl.
I grassi dei cibi ad elevato tenore di grassi saturi tendono a fare innalzare il livello di colesterolo nel sangue ancora di più di quanto non faccia l’apporto alimentare del colesterolo.
Nervi autonomi. Illustrazione Neuropatia periferica sensitivo-motoria – Neuropatia autonomica o vegetativa.
Esempi di alimenti ricchi in lipidi, suddivisi in relazione alla saturazione dei rispettivi acidi grassi. Fonte animale: lardo, strutto, pancetta, pollame, carni rosse magre, pesce, tuorlo, latticini.
Rientrano fra i carboidrati amido e zuccheri vari, più o meno complessi. L’amido ci è fornito come prima fonte da alimenti del gruppo “cereali-patate”. Gli zuccheri sono contenuti naturalmente nella frutta.
Nutrirsi in modo sano è la prima terapia del diabete. Fondamentale per la qualità della vita del diabetico è seguire in modo rigoroso le indicazioni degli specialisti elaborate su misura per voi, in base ai vostri fabbisogni giornalieri.
Un programma di attività fisica è un caposaldo per la cura del diabete. La durata, l’intensità e la frequenza vanno consigliati dal proprio medico o dal team di specialisti.
Con livelli elevati nel sangue (iperglicemia) nella madre, il feto produce più insulina per far fronte all’eccesso di glucosio che deriva dalla madre.
Un elenco di semplici ed utili consigli per bere bene.
L’ipoglicemia determina molti segni e sintomi, in modo particolare per le sue azioni sul sistema nervoso, specialmente quello centrale. Se noti uno o più dei seguenti sintomi avvisa subito qualcuno e parlane con il tuo medico appena possibile.
I più frequenti fattori comportamentali sono ritenuti i pasti irregolari o addirittura l’abitudine a saltarli. Altri fattori comprendono: eccesso di alcool (mangiare sempre qualcosa insieme), esercizio fisico intenso non previsto e farmaci ipoglicemizzanti (dosaggio/modalità temporale di assunzione).
E’ importante imparare a riconoscere i sintomi di ipoglicemia in modo da evitare una crisi, seguendo i consigli e le indicazioni del proprio medico. L’intensità e il numero di sintomi è del tutto individuale.
Un ostacolo – vero o presunto – all’esercizio fisico è spesso la “mancanza di tempo”. Ma, riflettiamoci, se qualcosa ci interessa veramente troviamo il tempo di farla. In questo caso la questione è troppo importante: c’è in ballo la propria salute. Se non si ha tempo è perché…
Una valida alternativa alla palestra può essere la ginnastica domestica che se fatta in modo regolare può garantire ottimi benefici, magari anche invitando un’amica se si dispone di spazio.
Per essere utile da un punto di vista metabolico, un’attività fisica per il diabetico dovrebbe essere prevalentemente di tipo aerobico seppure associata quando possibile ad un’attività di forza/potenza/resistenza (anaerobica).
Svolgere un’attività fisica non significa necessariamente praticare uno sport impegnativo o andare in palestra (soprattutto se non piace e si sta cominciando a cambiare il proprio stile di vita in questo senso): ogni giorno, infatti, ci sono mille occasioni per muoversi di più.
Le micosi della cute possono essere il canale d’entrata per infezioni più gravi. Il trattamento locale in genere ha successo e va prescritto da un podologo o dall’equipe di cura.
Le unghie incarnite sono in genere conseguenza di un’erronea tecnica adoperata per tagliarle e se una scheggia d’unghia viene lasciata sul margine dell’unghia stessa, può penetrare nel solco.
Accertare sempre la causa di una vescica da professionisti podologi o infermieri specializzati. Le vescicole possono essere tamponate con un antisettico diluito e bendate con garza sterile o drenate. Le flittene molto tese andrebbero drenate.
Grafica della localizzazione di un’ulcera plantare: punta delle dita, parte inferiore delle dita, cuscinetto del piede, tallone.
Gravidanza programmata: Livello culturale elevato – Etnia europea bianca – Sposata – Con supporto del partner – Fortemente motivata verso una gravidanza.
Plantare gracile – Gemelli – Peroneo lungo – Tibiale anteriore – Soleo – Peroneo breve – Estensore lungo delle dita – Estensore lungo dell’alluce – Peroneo anteriore…
Se stai prendendoti cura di una persona operata di cataratta a causa del diabete, ci sono alcune cose che dovresti sapere per ottimizzare la tua assistenza.
Ritornare alle attività che ti impegnano ogni giorno aiuterà i tuoi occhi e il tuo cervello a riprendere la tua vita normale il più rapidamente possibile dopo un intervento di cataratta.
Intervento di cataratta: per alcuni giorni dopo l’operazione è normale sentire prurito, palpebre pesanti e talvolta un leggero dolore nella zona oculare con arrossamento e lacrimazione più o meno intensa.
Assumere le medicine secondo tutte le indicazioni ricevute. Evitare sforzi fisici eccessivi soprattutto nelle prime settimane dall’intervento.
E’ normale notare lievi fluttuazioni giornaliere della vista a causa di un lieve astigmatismo fisiologico che si ridurrà in modo progressivo
fino a sparire del tutto. Se persistono sensazioni visive anomale è meglio parlarne con il tuo oculista o con il tuo diabetologo.
I reni hanno il compito di espellere, attraverso le urine, l’acqua in eccesso e le tossine prodotte ogni giorno dall’organismo. Questa funzione viene svolta filtrando il sangue attraverso una delicata rete di capillari.
La capacità maschile di avere una normale erezione dipende da una lato da una buona irrorazione sanguigna del pene, e dall’altro da un’adeguata innervazione.
Un buon controllo della glicemia è la chiave per riuscire a convivere bene con il diabete di tipo 2 non trattati con insulina. L’unico modo per giudicare l’efficacia del trattamento antidiabete è quello di misurare regolarmente la glicemia.
Il termine automonitoraggio della glicemia si riferisce in genere alla misurazione della glicemia del sangue capillare effettuata dal diabetico direttamente o dai suoi familiari.
Una serie di studi clinici di rilievo ha dimostrato l’importanza dello stretto controllo metabolico per prevenire le complicanze croniche del diabete.
Consente di controllare da lontano i livelli del glucosio mettendo in comunicazione diabetici e familiari. Un altro passo avanti della tecnologia al servizio delle persone diabetiche e dei loro familiari.
La rigidità delle membrane cellulari è uno dei fattori che contribuiscono all’insorgenza del diabete di tipo 2 nelle persone che assumono quantità elevate di grassi saturi e di grassi trans.
Il piccolo paziente, Xavier Hames, australiano, soffre da tempo di una grave forma di diabete di tipo 1 che lo sottoponeva al continuo pericolo di crisi ipoglicemiche. Per questo è stato sottoposto all’impianto del primo pancreas artificiale al mondo.
La scarpa nel piede diabetico protegge contro i traumi, le temperature estreme e la contaminazione. Le persone con diabete che non hanno perso la sensibilità protettiva possono utilizzare scarpe comuni.
“Sappiamo che è in corso di valutazione l’emendamento all’articolo 39 della legge di stabilità sui dispositivi medici per i pazienti cronici, presentato trasversalmente da numerosi senatori.
Il sistema messo a punto dal CNR si basa su un effetto che i ricercatori chiamano piroelettrico, che consente di accumulare le proteine di gliadina, principale componenti del glutine, e di metterne in luce la presenza.
Gli esperti della Società Italiana di Diabetologia (SID) in occasione delle prossime festività di Natale hanno emanato una raccolta di consigli per permettere a tutti di pianificare un viaggio in tutta tranquillità.
L’attribuzione del codice 013 permette alle persone diabetiche di accedere gratuitamente all’erogazione di alcuni dispositivi medici utili per l’automonitoraggio della propria glicemia e per la terapia insulinica.
La celiachia, che può colpire qualsiasi fascia d’età, è considerata erroneamente un’esclusiva dell’età pediatrica e spesso nell’età adulta non viene presa in considerazione neppure dai medici.
Si chiama iMove, è un nuovo dispositivo hightech che funge da “angelo custode” dei bambini/ragazzi diabetici, proteggendoli dalle “bizze” della glicemia anche fuori casa.
L’AIC da diversi anni ha istituito un Osservatorio sulla Qualità di vita con la Celiachia per fornire suggerimenti e consulenze tecniche su tutti gli aspetti che riguardano ricerca, tecniche di rilevazione e analisi statistiche delle ricerche sulla celiachia.
“Sono celiaco, non malato!” è un libro preziosissimo che ogni celiaco dovrebbe leggere, diabetico e non. Un’utilissima guida, scritta in un linguaggio molto divulgativo da chi conosce il problema da vicino.
Celiachia: una diagnosi precoce, seguita dalla tempestiva eliminazione di ogni traccia di glutine dalla dieta può evitare complicazioni anche serie e talvolta anche invalidanti.
La celiachia è una malattia autoimmune che si manifesta a livello gastrointestinale in soggetti con predisposizione genetica, dovuta a un’intolleranza alimentare permanente al glutine.
All’Ospedale Sandro Pertini (Roma), è attivo il sistema di monitoraggio a distanza Doctor Plus®: avviato di interviste con i pazienti diabetici di tipo 2 che stanno sperimentando questo sistema innovativo che permette il monitoraggio da remoto.
E’ un metodo utile suggerito da molti dietologi: dividere il piatto in tre porzioni per ogni pasto: due quarti e una metà. Questo metodo non soltanto vi aiuterà a tenere sotto controllo la quantità del cibo che consumate ma vi aiuterà anche a variarne i vostri pasti.
Un microinfusore è un dispositivo elettro-meccanico compatto che si aggancia alla cintura o si mette in tasca; è dotato di un computer programmabile, un motore di precisione, un pistone e un serbatoio (siringa o cartuccia) che contiene insulina.
La contraccezione rappresenta un argomento importante, per quanto ancora controverso, per le donne con diabete, considerato che una gravidanza occasionale può presentare maggiori complicazioni materne e prenatali.
Lanciata ieri da Diabete Italia, al Ministro della salute e al Parlamento, una richiesta urgente affinché intervengano per sanare una situazione ad alto rischio legata alla fornitura di farmaci vitali e salvavita.
È quanto emerge da uno studio pubblicato di recente su una rivista di settore: Occupational & Environmental Medicine. Le persone che hanno turni di lavoro evidenziano un rischio più alto di ammalarsi di diabete di tipo 2; la tendenza è più evidente tra gli uomini (fino al 37% rispetto a chi un lavoro diurno) che hanno turni di sera e di notte.