
L’equipe che ha eseguito l’impianto al Policlinico di Bari.
Al Policlinico di Bari è stato impiantato un innovativo dispositivo – il Port Delivery System (PDS) per il trattamento della degenerazione maculare senile, una patologia cronica che può portare alla cecità. Il paziente, un uomo di 73 anni, è stato sottoposto al primo intervento di questo tipo nel Sud Italia.
L’operazione è stata eseguita dal prof. Francesco Boscia, insieme alla sua equipe presso l’Unità Operativa di Oftalmologia Universitaria, nell’ambito di uno studio internazionale. Bari diventa così il terzo Centro in Italia ad adottare questa tecnologia, dopo Roma e Ancona.
Cos’è il Port Delivery System (PDS)?
Il Port Delivery System (PDS) è un piccolo serbatoio che viene inserito nella sclera, la parte bianca e robusta dell’occhio, e coperto dalla palpebra. Questo dispositivo consente il rilascio graduale di un farmaco anti-VEGF, inibitori dell’angiogenesi che hanno come bersaglio il recettore del fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGF, dall’inglese Vascular Endothelial Growth Factor). Questi farmaci rappresentano attualmente l’unico trattamento efficace per la degenerazione maculare senile essudativa, che colpisce circa 6.300 persone in Italia, ogni anno.
Attualmente, lo stesso farmaco viene somministrato tramite iniezioni intraoculari mensili o bimestrali, spesso per anni. Il Port Delivery System, invece, riduce la necessità di frequenti iniezioni, poiché il serbatoio richiede una ricarica solo ogni 6-9 mesi e quindi migliora notevolmente la qualità della vita della persona.
Risultati promettenti: ben tollerato dal paziente
“Il dispositivo è stato ben tollerato dal paziente, che durante il follow-up non ha manifestato alcun fastidio o eventi avversi”, ha spiegato il prof. Francesco Boscia.
Questa tecnologia, già autorizzata negli Stati Uniti, promette di rivoluzionare il trattamento della degenerazione maculare senile, migliorando la qualità della vita dei pazienti e riducendo il rischio clinico associato alle iniezioni intravitreali mensili che devono essere fatte in ospedale.
L’attività di ricerca clinica consente al Policlinico di Bari di offrire ai pazienti trattamenti all’avanguardia.
Secondo il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, l’ospedale è impegnato in diversi studi di rilievo internazionale, dimostrando il suo costante impegno verso l’innovazione e la ricerca medica.
Nelle prossime settimane, sono già previsti altri due impianti del PDS presso la Clinica Oculistica del Policlinico.