A cura degli Esperti della SIN, Società Italiana di Nefrologia e della FIR, Fondazione Italiana del Rene
L’estate è iniziata e con il caldo afoso sono molti i fattori che mettono a dura prova il corretto funzionamento dei reni, per tutti e in particolare per chi già soffre di una malattia renale. Per questo gli Esperti della Società Italiana di Nefrologia (SIN) hanno elaborato un vademecum di buone abitudini per mantenere i reni in salute per la popolazione generale e un vademecum di comportamenti virtuosi per i pazienti con malattia renale cronica (MRC). Tra i temi affrontati: Aumentare o non aumentare la quantità di acqua introdotta, a seconda di una funzionalità renale e cardiaca normale o insufficiente; tenere sotto controllo i valori della pressione arteriosa; non eccedere nel consumo di alcolici; evitare pasti ricchi di grassi e proteine; rivolgersi immediatamente al medico nel caso di episodi di diarrea e/o vomito e altri.
3 Aspetti critici da tenere sotto controllo
- Con il caldo anziani, soggetti ipertesi e pazienti con insufficienza cardiaca sono maggior rischio di compromettere la salute dei reni.
- Alimentazione sbagliata ed eccessivo consumo di alcolici sono tra i fattori di rischio per la salute.
- Le limitazioni e i rischi per i pazienti con malattia renale cronica (MRC): troppa acqua e tossicità dei farmaci.
Vademecum per la salute dei reni
Dalla Società Italiana di Nefrologia, 5 consigli utili per superare indenni l’estate
- Qual è la giusta quantità di acqua: poca o troppa? »
- Attenzione alle cadute di pressione arteriosa »
- Vomito e diarrea: segnali che non vanno sottovalutati »
- Per stare in salute, il buon senso vale sempre »
- Gli alcolici tra i nemici che mettono a rischio la salute: dilatano i vasi e hanno effetto diuretico »
Qual è la giusta quantità di acqua: poca o troppa?
In condizioni di salute
I reni assicurano l’equilibrio degli elettroliti e dei liquidi dell’organismo, eliminando le principali scorie e tossine del metabolismo.
- In condizioni di salute, i reni lavorano meglio e con meno fatica ‘in regime di diluizione’, cioè quando si assumono molti liquidi, eliminando più rapidamente le sostanze nocive.
- Il consiglio di bere tanto, però, vale per le persone con una funzionalità renale e cardiaca normale.
In condizioni di alterata funzionalità di reni e cuore
- In presenza di insufficienza renale e/o cardiaca (soprattutto quando è presente una cardiopatia ipocinetica con episodi di scompenso cardiaco), bisogna evitare di assumere quantità di acqua e liquidi molto superiori alla norma, perché i reni divengono incapaci di eliminare i liquidi in eccesso, con conseguente comparsa di ritenzione fino allo scompenso cardiaco.
In caso di dialisi
- “Quando l’insufficienza renale è tale da richiedere la dialisi – spiega Stefano Bianchi, Presidente della Società Italiana di Nefrologia (SIN) – si deve addirittura bere pochissimo, nonostante la forte sensazione di sete”.
- “Ai pazienti in dialisi bisogna sempre ricordare di ridurre sale e alimenti salati soprattutto d’estate per ridurre la sete; il diffuso ‘rimedio’ del cubetto di ghiaccio da succhiare è valido soltanto se, nell’arco della giornata, vengono assunti due-tre cubetti, perché il ghiaccio, chiaramente, non è altro che acqua e conta la quantità totale”.
Attenzione alle cadute di pressione arteriosa
- Altra categoria di pazienti a rischio è quella dei soggetti ipertesi – soprattutto se anziani -che assumono terapia antipertensiva, specie in caso di assunzione di farmaci diuretici, ACE-inibitori o sartani.
“D’estate – sottolinea Mariacristina Gregorini, Segretario SIN e Direttore S.C. Nefrologia e Dialisi AUSL- IRCCS di Reggio Emilia – è molto importante controllare spesso la pressione arteriosa agli anziani, perché come è noto il grande caldo tende a farne ridurre i valori anche in modo significativo. Con valori di pressione eccessivamente ridotti (soprattutto quando la massima è intorno a 100 mmHg o inferiore), gli anziani vanno incontro più facilmente a un fenomeno di “ipoperfusione” degli organi interni, cioè scarsa irrorazione sanguigna in particolare dei tre organi vitali per eccellenza:
- cervello [con aumentato rischio di cadute da lipotimia (sensazione di improvvisa debolezza, non accompagnata dalla completa perdita dello stato di coscienza)];
- cuore (con rischio di sofferenza cardiaca);
- reni (con ridotta funzionalità renale fino a veri e propri quadri di insufficienza renale acuta)”.
Con il grande caldo la terapia antipertensiva e/o diuretica non va sospesa, ma molto spesso deve essere rimodulata in base alle esigenze dell’organismo.
Questa operazione va fatta sempre sotto il controllo del proprio medico curante o del proprio specialista di riferimento, perché ogni caso va valutato nella sua specificità e le modifiche della terapia vanno considerate, e attuate, nel contesto delle patologie e tenendo conto della condizione generale del paziente.
Vomito e diarrea: segnali che non vanno mai sottovalutati
Un’altra raccomandazione molto importante per gli anziani, ma anche per tutti i pazienti con malattia renale cronica (MRC), particolarmente d’estate quando il rischio di disidratazione è maggiore, è quella di:
- rivolgersi subito al medico in caso di episodi di diarrea e/o vomito, perché alcuni farmaci assunti (ACE-inibitori, sartani, diuretici, metformina, glifozine) potrebbero accumularsi e produrre effetti tossici anche gravi.
Per stare in salute, il buon senso vale sempre
- Bisogna sempre fare molta attenzione, infine, alle età estreme della vita, che spesso non sanno comunicare quello che sentono: ai grandi vecchi, particolarmente fragili, e ai bambini, specie se lattanti, per i quali sono necessari un abbigliamento consono (leggero e traspirante) e un’adeguata introduzione di liquidi.
Valgono sempre, e per tutti, le raccomandazioni di buon senso quando fa caldo:
- evitare se possibile di uscire nelle ore più calde;
- evitare sforzi fisici eccessivi all’esterno o in ambienti non climatizzati;
- bere adeguatamente in caso di abbondante sudorazione;
- proteggersi dal sole diretto;
- evitare pasti ricchi di grassi e proteine, preferendo soprattutto pasta, verdure e frutta
- a tavola, come già detto, ridurre o evitare il consumo di alcolici e limitare il sale
Gli alcolici mettono a rischio la salute: dilatano i vasi e hanno effetto diuretico
La maggiore assunzione di alcol in estate, legata all’aumento delle occasioni sociali, può essere dannosa per la salute, oltre a rappresentare sempre un grande pericolo alla guida.
- L’alcol provoca dilatazione dei vasi ed ha un effetto diuretico, aumentando il lavoro dei reni.
- Perciò l’alcol assunto in quantità elevata, in associazione agli effetti del caldo ed eventualmente a farmaci, può aumentare il rischio di danno renale.