Camminare contro il diabete. Le 10+2 raccomandazioni degli Esperti

Camminare contro il diabete. Le 10+2 raccomandazioni degli Esperti - Diabete.com

Sintesi a cura di Maria Rita Montebelli* e Andrea Sermonti**, Ufficio Stampa SID***

L’attività fisica è insieme a una sana alimentazione uno dei pilastri della prevenzione e del trattamento del diabete tipo 2, per tutta la vita. Il messaggio è chiaro a tutti, medici e pazienti. Ma solo poche persone ricevono una vera e propria prescrizione di un allenamento adeguato per migliorare i numeri del diabete (glicemia, emoglobina glicata), contrastando allo stesso tempo altri fattori di rischio associati al diabete (pressione alta, sovrappeso / obesità, dislipidemie) e per evitare la comparsa delle complicanze del diabete, soprattutto in ambito cardiovascolare. È il motivo per cui la Società Italiana di Diabetologia (SID) e l’Associazione Medici Diabetologi (AMD), insieme alla Società Italiana di Scienze Motorie e Sportive (SISMES) hanno messo a punto delle raccomandazioni pratiche su come prescrivere l’attività fisica, basate sulle evidenze della letteratura scientifica e presentate al 28° Congresso Nazionale SID, 2-5 dicembre 2020. Di seguito, le 12 raccomandazioni degli Esperti delle tre società firmatarie.

1 Camminare migliora il controllo della glicemia nelle persone con diabete mellito di tipo 2; è dunque fortemente raccomandato svolgere una qualche attività di tipo aerobico. Camminare è alla portata di tutti.

2 Camminare è una terapia anche per molte delle alterazioni associate al diabete di tipo 2: favorisce la perdita di peso, riduce la pressione arteriosa e aiuta a sentirsi meglio.

3 Camminare migliora la fitness cardio-respiratoria delle persone con diabete di tipo 2.

4 Camminare può aiutare contro le complicanze croniche del diabete, in particolare nel ridurre il rischio cardiovascolare.

5 Si raccomanda di effettuare un allenamento supervisionato e basato su protocolli.

6 Ma anche la camminata senza supervisione è valida, soprattutto se combinata con strategie motivazionali.

7 L’interval training può essere consigliato alle persone con diabete, soprattutto alle più giovani e con una buona fitness. Alternare un 1 minuto di camminata veloce a 1 minuto di camminata lenta (o 3 e 3) è più efficace sul controllo della glicemia e sulla fitness cardiorespiratoria della camminata continua.

8 Il Nordic walking è più efficace della semplice camminata perché mette in moto non solo le gambe, ma anche la parte superiore del corpo. Il Nordic walking è una camminata nordica o camminata con i bastoni, in montagna o sulla spiaggia: è un’attività bruciagrassi che migliora la resistenza e aumenta la forza, proteggendo le articolazioni. A fare la differenza sono i bastoncini. Brucia calorie quasi quanto lo jogging, proteggendo però le articolazioni delle anche, delle ginocchia e delle caviglie e la stabilità dei dischi intervertebrali. Inoltre, a differenza dello jogging non rafforza solo glutei e gambe ma anche la parte superiore del corpo in quanto attiva braccia, spalle e muscoli dorsali, apportando importanti benefici sullo stato di forma generale della persona che lo pratica. L’impiego delle racchette è fondamentale perché consente di mantenere il corpo eretto migliorando in modo notevole la postura.
Il Nordic Walking aiuta a bruciare i grassi più rapidamente, accelerando così la perdita di peso ma fa anche molto bene all’umore: praticato regolarmente vi farà sentire rinvigoriti, con più energie a disposizione, pieni di slancio, ben coordinati.

9 Oltre all’intensità e alla durata della camminata va ‘prescritto’ anche il percorso (tipo di fondo e pendenza). Camminare sulla sabbia o in salita comporta uno sforzo che non tutti i pazienti possono affrontare.

10 Nella prescrizione dell’allenamento va specificato anche il momento della giornata. Camminare dopo un pasto, può aiutare a ridurre i picchi post-prandiali di glicemia e la sua variabilità. Vanno considerate anche le interazioni tra i farmaci anti-diabete e l’attività fisica.

11 Per interrompere la sedentarietà, oltre all’esercizio fisico, andrebbero prescritti dei brevi periodi di camminata a passo veloce (ad esempio 3 minuti ogni 30 minuti passati seduti) che hanno un effetto favorevole sul controllo della glicemia.

12 La prescrizione di un allenamento basato sulla camminata in tutte le persone con diabete andrebbe preceduta da un’attenta e personalizzata valutazione medica e funzionale.

Leggi anche

References

  • Walking for subjects with type 2 diabetes: A systematic review andjoint AMD/SID/SISMES evidence-based practical guideline
    Moghetti P1a, Balducci S2a, Guidetti L3c, Mazzuca P4b, Rossi E5b, Schena F6c; on behalf of the Italian Society of Diabetology (SID)a , the Italian Association of Medical Diabetologists (AMD)b , and the Italian Society of Motor and Sports Sciences (SISMES)c
  • 1 Unit of Endocrinology, Diabetes and Metabolism, Department of Medicine, University of Verona, Verona; and Hospital Trust of Verona, Verona, Italy. 2Department of Clinical and Molecular Medicine, La Sapienza University, Rome; Diabetes Unit, Sant’Andrea University Hospital, Rome; and Metabolic Fitness Association, Monterotondo, Rome, Italy. 3Department of Movement, Human and Health Sciences, University of Rome “Foro Italico”, Rome, Italy. 4Unit of Internal Medicine, Diabetes and Metabolic Disease Center, Romagna Health District, Rimini; and Department for Life Quality Studies, University of Bologna, Rimini, Italy. 5Diabetes Unit, ASL of Benevento, Benevento, Italy. 6Department of Neurological and Movement Sciences, University of Verona, Verona, Italy
    Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases (2020), 30, 1882-1898
    https://doi.org/10.1016/j.numecd.2020.08.021
    SCARICA IL LAVORO »

* La Dott.ssa Maria Rita Montebelli è medico specialista in endocrinologia al Dipartimento di Scienze gastroenterologiche, endocrino-metaboliche e nefro-urologiche del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Roma.
Si occupa da molti anni di divulgazione medico-scientifica, come giornalista, moderatore di incontri scientifici, addetto stampa. Scrive per Quotidiano Sanità e per il portale Salute di Repubblica.

** Il Dr. Andrea Sermonti è giornalista, laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, attualmente Direttore di StudioNews, Bruxelles, Società di servizi stampa, specializzata nell’offerta di service giornalistici per i quotidiani e on line nonché nell’organizzazione di conferenze ed eventi media.

** La Società Italiana di Diabetologia – fondata nel 1964 a Roma – è una associazione no-profit, articolata in 17 sezioni regionali e guidata da un presidente e da un consiglio direttivo nazionale eletti ogni due anni dai circa 2000 soci. In campo diabetologico e metabolico la SID svolge attività di promozione e conduzione della ricerca scientifica, di formazione e aggiornamento per medici e altri operatori sanitari, di divulgazione alle persone con diabete e alla comunità nel suo complesso, di politica sanitaria nell’organizzazione dell’assistenza.
La SID mira a tutelare gli interessi delle persone con diabete e delle loro famiglie, a promuovere la conoscenza della malattia per migliorarne la diagnosi e la cura, a far implementare strategie di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, a valorizzare l’operato dei diabetologi e di quanti operano nella lotta al diabete. La SID, insieme alla Fondazione Diabete Ricerca e alla Associazione Diabete Ricerca, mette in atto programmi di raccolta fondi provenienti da istituzioni pubbliche e private, da aziende e da singoli cittadini al fine di sostenere la ricerca in campo diabetologico.

Potrebbero interessarti