In caso di diabesità, il grasso che riveste il cuore favorisce lo scompenso cardiaco

In caso di diabesità, il grasso che riveste il cuore favorisce lo scompenso cardiaco

Le cellule adipose (adipociti) che rivestono il cuore possono in condizioni particolari come l’obesità produrre una serie di molecole con caratteristiche pro-infiammatorie che mandano al tappeto le cellule del tessuto cardiaco, favorendo lo sviluppo di scompenso cardiaco, complicanza frequente nelle persone con obesità associata a diabete di tipo 2.

Continua a leggere

Vitamina D: in caso di obesità, il suo recettore sembra coinvolto nell’eccesso di grasso epatico e non solo

Vitamina D: in caso di obesità, il suo recettore sembra coinvolto nell’eccesso di grasso epatico e non solo

In caso di insulino-resistenza è stata evidenziata una stretta associazione tra ridotti livelli circolanti di vitamina D e sindrome metabolica, diabete di tipo 2 e steatosi epatica.

Continua a leggere

Diagnosi precoce di ‘fegato grasso’? Sarà possibile grazie a un nuovo esame del sangue

Diagnosi precoce di ‘fegato grasso’? Sarà possibile grazie a un nuovo esame del sangue

La steatosi epatica non alcolica è una malattia metabolica caratterizzata dall’accumulo di grasso a livello del fegato. Questa è un importante fattore di rischio per diabete e malattie cardiovascolari. Si tratta di un patologia subdola perché asintomatica; per questo spesso passa inosservata e non viene diagnosticata tempestivamente.

Continua a leggere

Gastroparesi: una complicanza diabetica poco conosciuta

Gastroparesi: una complicanza diabetica poco conosciuta

La gastroparesi è una complicanza cronica del diabete, espressione della presenza di una neuropatia che provoca un rallentato svuotamento gastrico dopo un pasto solido, in assenza di cause meccaniche ostruttive.

Continua a leggere

Fegato Grasso: Steatosi Epatica Non Alcolica (NAFLD) - Diabete.com

Il fegato grasso ovvero la steatosi epatica non alcolica (NAFLD)

Il fegato grasso è legato in sostanza ad un eccesso di peso e di cibo. Si ritiene, infatti, che un’alimentazione ipercalorica rappresenti la prima causa.

Continua a leggere