Demenze: cause, fattori di rischio e ruolo dello stile di vita

Demenze: cause, fattori di rischio e ruolo dello stile di vita

Le malattie neurodegenerative, come le demenze, sono caratterizzate dal malfunzionamento e dalla progressiva distruzione dei neuroni, le cellule del cervello e del tessuto nervoso. Nonostante i numerosi studi, i meccanismi alla base di queste patologie rimangono ancora sconosciuti. Si ritiene che l’origine sia complessa e dipenda da una combinazione di fattori. Tra questi, ci sono sostanze tossiche per le cellule nervose, come la proteina beta-amiloide, la proteina Tau e i corpi di Lewy; un metabolismo neuronale poco efficiente; e una diminuzione del volume di aree cerebrali cruciali per memoria, apprendimento e pianificazione, come l’ippocampo e la corteccia frontale. Alterazioni nella circolazione sanguigna del cervello, causate da micro-ictus o fenomeni più diffusi di aterosclerosi, possono inoltre contribuire al declino cognitivo e alla progressione verso forme più gravi di demenza.

Sebbene la scienza non abbia ancora chiarito completamente i meccanismi che causano queste patologie, sono stati identificati diversi fattori che ne aumentano il rischio di insorgenza:

  • Fattori genetici e storia familiare;
  • Età e genere: le persone anziane, in particolare le donne, sono le più colpite. Si stima che 1 donna su 7 sopra gli 80 anni soffra di Alzheimer, un’incidenza doppia rispetto agli uomini coetanei;
  • Livello di istruzione, che può influenzare lo stile di vita;
  • Pregressi traumi cerebrali e la presenza di patologie cerebrovascolari e cardiometaboliche. Uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia ha evidenziato che le persone con almeno due malattie tra diabete di tipo 2, malattie cardiache e ictus hanno un rischio doppio di sviluppare la demenza;
  • Stile di vita, che comprende alimentazione, fumo di sigaretta, consumo di alcolici e attività fisica.

Mentre alcuni fattori di rischio, come genetica, età e genere, non possono essere modificati, intervenire su stile di vita e gestione delle comorbidità (diabete, obesità, ipertensione, etc) può ridurre il rischio di declino cognitivo e demenza, migliorando la qualità di vita di pazienti, familiari e care-givers.

Il ruolo cruciale dello stile di vita

Le Linee guida dell’OMS sulla riduzione del rischio di decadimento cognitivo e demenza sottolineano l’importanza di modificare gli stili di vita per prevenire queste patologie. Abitudini come il fumo, il consumo eccessivo di alcolici e un’alimentazione non equilibrata, insieme alla lotta contro fattori non sanitari come l’isolamento sociale e al controllo di malattie come ipertensione, diabete, obesità, depressione e ipercolesterolemia, sono strategie chiave per ridurre il rischio di demenza nella popolazione generale. Anche le Linee Guida dell’ISS su “Diagnosi e trattamento della demenza e del Mild Cognitive Impairment” pongono l’accento su interventi mirati sui principali fattori di rischio.

Secondo il Rapporto 2020 della Lancet Commission dal titolo “Dementia prevention, intervention and care“, agire su 12 fattori legati allo stile di vita potrebbe prevenire o ritardare fino al 40% dei casi di demenza. Tra questi fattori figurano: bassa istruzione, ipertensione, perdita precoce dell’udito, fumo, diabete, obesità,  depressione, inattività fisica, scarsa socialità, consumo eccessivo di alcol, lesioni craniche e inquinamento atmosferico.

Mantenere uno stile di vita sano è sempre il miglior investimento per la tua salute, oggi e domani. Pensaci. Non dimenticarlo.

References

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