Diabete tipo 1 e discriminazione al lavoro: un’altra causa vinta. Condanna per Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e INPS

Diabete tipo 1 e discriminazione al lavoro: un’altra causa vinta. Condanna per Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e INPS

Il diabete mellito, ben controllato, non deve rappresentare un ostacolo per l’inserimento nel mondo del lavoro e non implica una riduzione della capacità lavorativa.

È la stessa Legge 115 del 1987 sulla prevenzione e cura del diabete mellito a dichiarare nell’articolo 8 che “la malattia diabetica priva di complicanze invalidanti non costituisce motivo ostativo al rilascio del certificato di idoneità fisica per la iscrizione nelle scuole di ogni ordine e grado, per lo svolgimento di attività sportive a carattere non agonistico e per l’accesso ai posti di lavoro pubblico e privato, salvo i casi per i quali si richiedano specifici, particolari requisiti attitudinali”.

“Hai il diabete? Non puoi fare il capostazione”

Nonostante queste premesse, sono ancora molti i casi di discriminazione nello sport a scuola, e nei posti di lavoro così come è capitato a Chiara che – pur avendo superato le prove concorsuali per una posizione di capostazione, è stata dichiarata NON IDONEA alla visita medica di assunzione con la motivazione: “Diabete Mellito non compensato” nonostante gli esami ematici certificassero un valore di Emoglobina Glicosilata 5.5. Chiara, sapendo di averne tutto il diritto, si è subito rivolta a un giudice che le ha dato ragione, confermando che si è trattato di condotta di natura discriminatoria.

La Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Società per azioni che gestisce le infrastrutture ferroviarie del nostro Paese, sono state condannate a ritirare l’Atto che dichiarava l’inidoneità della ragazza. Il giudice ha  condannato anche l’INPS – che attraverso la sua Commissione competente aveva dichiarato l’inidoneità di Chiara – a rifondere cinquemila euro alla ricorrente.

Si è così brillantemente conclusa un’altra causa intrapresa da una giovane con diabete fortemente penalizzata nelle sue aspettative di lavoro. Il Tribunale del Lavoro di Genova ha emesso una determina che stabilisce che Chiara ha subito discriminazione da RFI e ne ha disposto l’assunzione come Capo Stazione.

Chiara è stata assistita legalmente dall’avvocato, anche lui con diabete tipo 1, Michele Nannei, consigliere nazionale FAND- Associazione Italiana Diabetici, assistito dalla collega Tiziana Blengino. La ricorrente, Chiara, è iscritta all’ADG-Associazione Diabetici Genova.

Il giudice del lavoro di Genova, Margherita Bossi, ha così reso giustizia non solo alla ricorrente, ma a tutte le persone che fino ad oggi erano state discriminate da RFI, società non nuova a simili accadimenti. Già in passato, infatti, si erano verificate esclusioni dai concorsi di persone con diabete.

Nel caso di Chiara, l’avvocato Nannei aveva chiesto di “accertare e dichiarare che la sua cliente è stata vittima di discriminazione in ragione del suo stato di handicap (diabete); disporre ed ordinare la rimozione dell’atto discriminatorio, il provvedimento del 3/9/2020 attestante la inidoneità fisica alla mansione di Capostazione; disporre la pubblicazione della sentenza su uno o più quotidiani a tiratura nazionale, condannare RFI al risarcimento del danno”.

Fondamentale è stato il fatto che Chiara non abbia negato sin dall’inizio di essere affetta da diabete (diabete tipo 1), e sostenga, tuttavia, che le sue condizioni cliniche non sono di alcun ostacolo allo svolgimento delle mansioni di capostazione. L’ordinanza del Giudice del lavoro di Genova pone soprattutto l’accento sul fatto che una dirigente di traffico ferroviario o capostazione, anche se indossa un microinfusore di insulina o deve ogni tanto controllarsi la glicemia, di sicuro non è impedita nello svolgimento al meglio del proprio lavoro.

La strada è sicuramente ancora lunga e occorre non mollare l’allerta ma un primo passo di esempio è sicuramente stato compiuto contro la discriminazione e i pregiudizi contro le persone con diabete in ambito lavorativo ma anche scolastico e o sportivo. Occorrerà lavorare alacremente per allargare questa breccia verso il pieno rispetto dei diritti delle persone con diabete in ogni ambito sociale.

Reference

LEGGE 16 marzo 1987, n. 115 Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito. (GU Serie Generale n.71 del 26-03-1987)
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1987/03/26/087U0115/sg

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