Diabete: firmato un documento congiunto per ristrutturare l’assistenza sul territorio

Diabete: firmato un documento congiunto per ristrutturare l’assistenza sul territorio

Le Associazioni Nazionali per la tutela dei diritti delle persone con diabete chiedono che il modello di Assistenza Territoriale proposto sia in grado di soddisfare quanto declinato nella legge 115/87 e successivo Piano Nazionale della Malattia Diabetica.

Il miglior regalo per i primi 40 anni di FAND

Sei tra le più importanti Associazioni Nazionali di persone con diabete hanno firmato un documento congiunto contenente i punti chiave per una ristrutturazione dell’assistenza territoriale e per una sua evoluzione a misura di paziente, dal titolo Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Sistema Sanitario Nazionale. Le sei Associazioni firmatarie sono:

    • AGD – Associazioni di aiuto a Bambini e Giovani con Diabete;
    • AID – Associazione Italiana Difesa Interessi Diabetici;
    • ANIAD – Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici;
    • DIABETE FORUM;
    • FAND – Associazione italiana diabetici;
  • FDG – Federazione diabete giovanile

Il documento è stato firmato sabato 8 ottobre 2022 a Roma, nella giornata conclusiva del Convegno organizzato da FAND – Associazione italiana diabetici per i suoi primi 40 anni. Un atto che vede quindi riunito il mondo dell’associazionismo delle persone con diabete, con lo scopo specifico di formalizzare una serie di condizioni indispensabili per rendere efficace la risposta assistenziale che scaturirà dai provvedimenti indicati nel DM 77/2022, che si propone di definire modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale, in coerenza con quanto stabilito dal Piano Nazionale Di Ripresa E Resilienza (PNRR).

Il diabete è una malattia cronica che in Italia colpisce circa 4 milioni di persone, il 90 per cento delle quali soffre di diabete tipo 2 e la restante parte di diabete tipo 1; di questi circa 20.000 sono minori.

Numeri considerevoli a cui si aggiungono quelli dei care-giver e/o dei familiari, indirettamente coinvolti nella gestione del diabete, il che lo rende una patologia a elevato impatto sociale, anche in termini di qualità della vita, con ripercussioni personali, familiari e sociali, oltre che economiche.
Come ormai noto, la missione 6 del PNRR destina alla Sanità Pubblica risorse per circa 16 miliardi di euro per migliorare le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche. In questo contesto, l’occasione offerta dal DM 77/2022 rappresenta un’opportunità fondamentale per una riorganizzazione dell’assistenza territoriale all’altezza delle sfide dei prossimi anni e per annullare in modo definitivo il divario tra l’offerta sanitaria e i reali bisogni dei pazienti con diabete, sia in età pediatrica sia in quella adulta e senile.

I 5 punti chiave del documento congiunto

Animate da questo scopo, le sei associazioni nazionali hanno deciso di siglare questo documento, che sintetizza in punti chiave alcuni passaggi imprescindibili per garantire le migliori prestazioni al paziente con diabete, ovvero:

1 Promuovere il coinvolgimento delle associazioni di pazienti in tutte le fasi di sviluppo dell’organizzazione dei servizi di assistenza dislocati nelle strutture definite nel DM 77/2022.

2 Rispettare gli standard di cura della persona con diabete definiti nei documenti redatti dalle società scientifiche nazionali operanti in ambito diabetologico.

3 Garantire l’accesso alle migliori cure disponibili in maniera equa su tutto il territorio nazionale, in particolare alle nuove tecnologie per la gestione ottimale del controllo metabolico.

4 Valorizzare e promuovere il ruolo del caregiver nella presa in carico del paziente e durante il suo percorso di cura, con particolare riferimento ai minori e agli adulti/anziani non autosufficienti.

5 Incrementare la cultura diabetologica del nostro paese per intercettare condizioni di diabete tipo 2 non diagnosticato e riconoscere tempestivamente i sintomi del diabete tipo 1 in età evolutiva.

Indispensabile partire dai bisogni reali delle persone con diabete

Il documento congiunto evidenzia come i bisogni inderogabili delle persone con diabete e delle loro famiglie debbano essere considerati un punto di partenza imprescindibile per la nuova organizzazione territoriale e come una sanità territoriale, vicina ai luoghi in cui le persone abitano o risiedono, consenta una presa in carico della persona con qualunque malattia cronica. E ancora, l’importanza di un’assistenza domiciliare personalizzata che possa farsi carico dei problemi della cronicità limitando i ricoveri ospedalieri.

Il diabete è una malattia cronica con potenziale sviluppo di complicanze diabetiche per prevenire le quali è fondamentale un controllo ottimale della glicemia. Le complicanze del diabete oltre ad avere un impatto negativo sul benessere complessivo delle persone che ne soffrono, determinano anche il maggior costo all’interno della spesa sanitaria.

«FAND è sempre stata presente e attenta ai bisogni delle persone con diabete, impegnandosi in prima linea in tutte le tappe più importanti che hanno portato allo sviluppo dell’assistenza diabetologica come la conosciamo oggi – spiega il Presidente FAND, Emilio Augusto Benini. – La firma congiunta, fra le grandi associazioni che rappresentano le persone con diabete, di questo documento è un importante ulteriore passo in avanti per sostanziare e migliorare quello che è stato fatto finora, un’occasione per potenziare il rapporto tra l’assistito e il territorio e per garantire un approccio terapeutico omogeneo a livello nazionale».

 

SCARICA IL DOCUMENTO CONGIUNTO

“DM 77 2022 – Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Sistema Sanitario Nazionale”
Le Associazioni Nazionali per la tutela dei diritti delle persone con diabete chiedono che il modello di Assistenza Territoriale proposto sia in grado di soddisfare quanto declinato nella legge 115/87 e successivo Piano Nazionale della Malattia Diabetica.
Scarica il documento in .pdf

 

Potrebbero interessarti