Il diabete, in tutte le sue forme, è molto diffuso in quasi tutti i paesi del mondo, in particolare in quelli altamente industrializzati, tra cui l’Italia, ove costituisce una delle più rilevanti e costose malattie sociali della nostra epoca, soprattutto per il suo carattere di malattia cronica e la tendenza a determinare complicazioni nel lungo termine.
Il diabete è tuttavia solo un aspetto, anche se spesso il più grave, della cosiddetta “sindrome metabolica”, cui vanno riferite anche l’obesità (diabesità), le dislipidemie e l’ipertensione arteriosa: in altre parole i principali fattori di rischio responsabili dell’aterosclerosi e delle patologie cardiovascolari ad essa secondarie, problema sanitario di primaria importanza e gravità anche in Italia.
Il diabete nel mondo
Dati recenti dell’International Diabetes Federation (IDF) mostrano che circa l’8.3% della popolazione mondiale adulta – 382 milioni di persone – hanno il diabete, in una delle sue forme e tale numero è destinato ad aumentare oltre i 592 milioni di persone in meno di 25 anni. Inoltre, si stima che siano 175 milioni i casi di diabete non diagnosticati e che quindi rischiano di avere una progressione silente delle complicanze diabetiche senza esserne consapevoli.
Il diabete in Europa
In Europa si stimano circa 56.300.000 persone adulte con diabete (20-79 anni, 8.5% della popolazione adulta), con una stima di crescita a circa 69 milioni entro il 2035 (IDF, 2013) mentre sono circa 60.6 milioni le persone con ridotta tolleranza al glucosio (IGT, dall’inglese: impaired glucose tolerance).
Una morte su dieci nei Paesi Europei può essere attribuita al diabete: 619.000 nel 2013 (329.000 donne, 289.000 uomini). La maggior parte in soggetti di oltre 50 anni di età.
La Turchia è il Paese europeo con la più alta prevalenza del diabete (14.8%) seguita da: Montenegro (10.1%), Macedonia (10%), Serbia (9.9%), Bosnia ed Herzegovina (9.7%).
La Federazione Russa detiene il primato per il maggior numero di persone con diabete (10.9 milioni) seguita da Germania, Spagna, Italia, Francia e Regno Unito (UK).
L’età rappresenta un importante fattore di rischio per il diabete di tipo 2. Nei vari Paesi Europei, il 37% della popolazione ha oltre 50 anni di età ed è previsto un aumento di oltre il 44% entro il 2035.
L’Europa ha il più alto numero di bambini con diabete di tipo 1 (circa 129.300) e la più alta incidenza di nuovi casi infantili ogni anno (circa 20.000) rispetto a tutti gli altri paesi del mondo osservati dalla International Diabetes Federation (IDF) soprattutto in UK, Federazione Russa e la Germania.
Nel 2013, l’IDF ha stimato una spesa sanitaria totale di 147.2 miliardi di dollari USA per l’Europa con notevoli variazioni di spesa tra un Paese e l’altro.
References
- Italian Changing Diabetes Barometer Project Statement. Associazione Diabete Italia – Aprile 2010
- “Facts and figures about the diabetes in Italy” – Consorzio Mario Negri Sud
- Italian Barometer Diabetes Report, 2013