È quanto emerge da uno studio pubblicato di recente su una rivista di settore: Occupational & Environmental Medicine. Le persone che hanno turni di lavoro evidenziano un rischio più alto di ammalarsi di diabete di tipo 2; la tendenza è più evidente tra gli uomini (fino al 37% rispetto a chi un lavoro diurno) che hanno turni di sera e di notte.
Tale rischio è indipendente da altri fattori di rischio e secondo lo studio sembra essere legato ai livelli nel sangue di testosterone, l’ormone maschile per eccellenza. Durante il giorno i suoi livelli seguono il normale ritmo circadiano mentre per chi lavora di notte si osserva una tipica frammentazione sonno-veglia che comporta una riduzione dei livelli di testosterone che potrebbe portare alla comparsa di insulino-resistenza e, se trascurata al diabete. Altre ricerche precedenti hanno dimostrato anche una tendenza ad un maggior appetito e all’aumento di peso nelle persone che lavorano di notte; spesso sono presenti anche livelli più alti di colesterolo e di pressione arteriosa, entrambi fattori di rischio per il diabete. Gli autori dello studio auspicano ulteriori indagini per approfondire il rapporto causa-effetto tra lavoro turnista e diabete, in modo da poter mettere in atto strategie preventive adeguate alla singola persona, soprattutto se deve continuare a lavorare di notte.
Fonte
Yong Gan – Shift work and diabetes mellitus: a meta-analysis of observational studies. Occup Environ Med 2014 Jul 16 pii: oemed-2014-102150