Presentata in conferenza stampa alla fine dell’ottobre 2024, la nuova campagna di sensibilizzazione “Col diabete vacciniamoci” promossa dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) sta circolando negli ambulatori specialistici di tutto il Paese, e sui canali social AMD. L’hai già vista? Il tuo diabetologo te ne ha parlato?
“Necessaria più informazione al paziente ma anche maggiore formazione sugli operatori sanitari; l’invito alla vaccinazione – e non solo per influenza e Covid – deve entrare nella routine della pratica clinica” sottolinea Riccardo Candido, Presidente AMD.
Persone con diabete e vaccini: meno della metà ricorre a quelli raccomandati e gratuiti contro alcune delle infezioni più pericolose.
Il livello di guardia è ancora troppo basso verso alcune infezioni
I pazienti con diabete sono oggi più consapevoli di doversi proteggere dalle infezioni più note e ricorrenti, ossia influenza e Covid, per le quali si sono vaccinate in oltre il 75%. Invece, nei confronti di altre malattie infettive, meno frequenti ma per loro potenzialmente molto pericolose, il livello di guardia resta ancora troppo basso: meno del 40% si è sottoposto ai vaccini contro tetano, morbillo/parotite/rosolia, polmonite, pertosse, difterite, meningite, Herpes Zoster e virus respiratorio sinciziale. È questa la fotografia scattata dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD) nell’ambito di una Survey condotta su 430 persone tra i propri assistiti, con l’obiettivo di capire il loro atteggiamento nei confronti dei vaccini: quali conoscono, quali hanno eseguito e, se non ne hanno eseguiti del tutto, quali sono le motivazioni.
Le persone con diabete vorrebbero sentirsi consigliare più spesso, dai propri medici, le vaccinazioni a loro raccomandate.
Per contribuire a colmare questo gap informativo, l’Associazione Medici Diabetologi ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Con il diabete vacciniamoci” che verrà promossa nei centri di diabetologia di tutta Italia e sui canali social della società.
Le persone con diabete, rispetto alla popolazione generale “hanno maggiori probabilità di contrarre un’infezione, un rischio quattro volte superiore di ricovero ospedaliero a seguito dell’infezione e un rischio doppio di decesso ”, sottolinea Riccardo Candido, Presidente Nazionale AMD.
Le malattie infettive possono anche causare un aumento temporaneo della glicemia, peggiorando la gestione del diabete stesso.
“Questi rischi non riguardano solo le infezioni più note, ma anche altre, spesso sottovalutate perché considerate più rare, come il Fuoco di Sant’Antonio (o Herpes Zoster), la polmonite pneumococcica, la meningite batterica, l’epatite B. Le vaccinazioni che permettono di difendersi da queste patologie sono, quindi, strumenti di salute altamente consigliate per chi convive con il diabete”, previa consultazione con il proprio medico. Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025, infatti, prevede per loro l’offerta gratuita dei vaccini:
- Antinfluenzale
- Anti-SARS-CoV-2
- Anti-pneumococcico
- Anti-Herpes Zoster
- Antimeningococcico
- Anti-Epatite B
- Anti-Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR)
- anti-Varicella.
I risultati dell’Indagine AMD
Al questionario proposto dall’Associazione Medici Diabetologi ai propri pazienti per sondare la loro conoscenza su questi temi, hanno risposto in 430, da tutta Italia:
- oltre il 50% over cinquantenni
- 62% donne, 38% uomini
- 60% con diabete tipo 1 e quasi 40% con tipo 2.
“Quando abbiamo chiesto quali fossero, secondo loro, le vaccinazioni raccomandate alle persone con diabete, la stragrande maggioranza degli intervistati ha risposto Antinfluenzale e Anti-Covid, citate rispettivamente dall’81% e dal 65% del campione”, illustra Marcello Monesi, Segretario del Consiglio Direttivo Nazionale AMD e componente del board nazionale diabete e vaccini AMD. “A ‘metà classifica’ Anti-pneumococcica (52%) e Anti-Herpes Zoster (45%); chiudono, citati da meno del 30% dei rispondenti, i vaccini per tetano, meningite, morbillo/parotite/rosolia, virus respiratorio sinciziale, pertosse e difterite. Osservando i dati sulle vaccinazioni effettivamente eseguite, dopo Covid e influenza, per cui riferisce di essersi vaccinato rispettivamente l’84% e il 75% del campione, tutte le altre patologie registrano tassi di immunizzazione sotto il 40%, con Herpes Zoster e meningite addirittura sotto il 20%”.
Risulta evidente come occorra far crescere la consapevolezza dei nostri pazienti circa i rischi cui sono esposti in caso d’infezione.
“Con il Fuoco di Sant’Antonio, ad esempio, vi è un rischio aumentato di andare incontro a ulteriori gravi patologie come l’ictus, sottolinea Monesi. Ma i pazienti non lo sanno.
- Il 24% degli intervistati che non si sono sottoposti a vaccinazioni ritiene di non avere sufficienti informazioni,
- quasi il 20% di non aver ricevuto specifiche raccomandazioni da parte del proprio medico curante.
- Il 92% di tutti i rispondenti, inoltre, vorrebbe ricevere questa sollecitazione proprio dal diabetologo, il cui consiglio, anche in tema di vaccinazione, ha un peso specifico molto importante.
Il team diabetologico dovrebbe, quindi, lavorare per l’empowerment della persona con diabete, non solo sulla gestione della terapia, il monitoraggio della glicemia, l’alimentazione e l’attività fisica, ma anche sull’opportunità di vaccinarsi perché questo aspetto concorre altresì a migliorare i suoi outcome di salute”, conclude Monesi.
Proteggersi dalle malattie infettive e dal maggior rischio di un loro decorso grave deve essere una priorità delle persone con diabete.
“L’esigenza di maggiore informazione in proposito, emersa dalla Survey – aggiunge Riccardo Candido – “è il motivo per cui abbiamo deciso di lanciare la campagna di sensibilizzazione ‘Con il diabete, vacciniamoci’ che intende ribadire l’importanza della prevenzione vaccinale, e si rivolge a persone con diabete, associazioni di pazienti, caregiver e Istituzioni. Verrà promossa negli Ambulatori di diabetologia di tutt’Italia, con la distribuzione di locandine e brochure informative, e sui nostri canali social. Ma servirà anche un’attività di formazione verso i diabetologi per indurli ad affrontare il tema con i pazienti durante l’attività ambulatoriale. Sarà sempre più necessario collaborare con i dipartimenti di prevenzione per creare, anche all’interno delle strutture di diabetologia, percorsi dedicati all’immunizzazione grazie ai quali, in giornate ad hoc, le persone con diabete possano valutare le vaccinazioni da loro già eseguite e programmare quelle necessarie”.
Conferme anche dalle Associazioni afferenti a Diabete Italia
“Anche la nostra Associazione, che raccoglie impressioni, richieste e dubbi delle persone con diabete, in linea con i risultati della survey AMD, ha ricevuto il feedback di una mancanza d’informazione sul tema delle vaccinazioni”, evidenzia Marcello Grussu, Vicepresidente di Diabete Italia. “Escluse le patologie più impattanti, per le quali esistono campagne di comunicazione che producono un discreto effetto e la risposta vaccinale della popolazione, altre infezioni non rientrano nella quota di conoscenza dei pazienti in misura sufficiente a far sorgere in loro la richiesta di immunizzazione. L’informazione su queste patologie, e sui rischi che possono avere per la gestione del diabete, deve, quindi, essere maggiore e a più livelli. Le Associazioni pazienti possono svolgere un ruolo prezioso in tal senso, facendo da raccordo tra il sistema sanitario e le persone. Accogliamo con favore la campagna di sensibilizzazione promossa da AMD e siamo disponibili per amplificarne i messaggi, nella convinzione che fornire strumenti di conoscenza sia essenziale per raggiungere l’obiettivo di una maggiore copertura vaccinale della popolazione”.
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References
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- Pearson-Stuttard J, Blundell S, et al – Diabetes and infection: assessing the association with glycaemic control in population-based studies. Lancet Diabetes Endocrinol 2016 Feb;4(2):148-58