Prima di scegliere il glucometro più adatto alle proprie esigenze, sia che avvenga insieme al diabetologo/team di cura del Centro di diabetologia o all’ASL di competenza o al farmacista, è bene fermarsi un attimo a riflettere per porsi alcune domande importanti, soprattutto se la diagnosi di diabete è recente e non si ha ancora dimestichezza con questi strumenti.
Di seguito alcuni suggerimenti per le possibili domande da farsi prima della scelta.
Un ultimo consiglio ? Visitate in rete anche i vari siti dei produttori di glucometri che affrontano il tema e sono sempre ricchi di dettagli e considerazioni utili raccolte anche dalle testimonianze di chi l’ha già utilizzato.
Possibili domande da farsi per identificare il glucometro più adatto alle proprie esigenze
- Il glucometro che ho scelto è consigliato dal mio diabetologo/centro di cura e/o dal mio farmacista? Se non si sa ancora la risposta sarà bene informarsi direttamente per conoscere il loro parere professionale.
- Lo schermo è grande a sufficienza per riuscire a leggere i risultati? Se, per esempio vedete male da vicino, sarà meglio scegliere un glucometro con uno schermo più grande tra quelli disponibili. Tenete conto che esistono anche dei glucometri che danno il risultato vocale, se necessario.
- Le dimensioni sono adeguate per le mie esigenze quotidiane? Se siete spesso in giro per lavoro, sarà più pratico un glucometro di piccole dimensioni.
- La ASL di competenza mi fornirà il glucometro, le strisce reattive e le lancette? In quale quantitativo? Sarà sufficiente per le mie necessità? Le forniture di materiale del kit per il glucometro cambiano da regione a regione. In alcune regioni dove vige un regime di maggiore restrizione un diabetico può ricevere 25 strisce e in un’altra un numero molto superiore. È importante capire se il numero previsto nella propria regione di residenza è sufficiente per le proprie necessità e se il costo per un’eventuale integrazione è sostenibile per il proprio bilancio.
- Basta una goccia di sangue per eseguire la prova? I glucometri più recenti necessitano quasi tutti di una sola goccia di sangue.
- Quanto tempo ci vuole per fare il test? I tempi si sono molto accorciati con i glucometri più recenti: si tratta di pochi secondi, in genere ma è bene accertarsene.
- Qual è il range di valori coperto dal glucometro? Nella maggior parte dei casi, i glucometri più recenti vanno da valori minimi di 20 mg/dl a valori massimi di 600 mg/dl quindi un range molto ampio.
- Occhio alla praticità dello strumento. È pratico da portare con me? Non parliamo solo di dimensioni del device ma anche dell’astuccio che contiene tutto il kit per la misurazione: strisce, pungidito, glucometro.
- È semplice da usare? Se si usa per la prima volta, è bene chiedere consiglio al diabetologo e/o al farmacista che vi mostrino come si fa, in tutta calma. Inoltre, vanno lette con attenzione tutte le istruzioni e conservate in un posto sicuro e facilmente raggiungibile (in caso di dimenticanze).
- Il sangue può essere prelevato da diverse parti del corpo? La maggior parte dei glucometri prevede il prelievo dal polpastrello delle dita ma anche dal palmo delle mani e dall’avambraccio. Non pungersi sempre negli stessi punti può essere di sollievo; è importante però leggere con cura le istruzioni per come ruotare la sede del prelievo.
- Qual è la memoria del glucometro? In genere, i vari devices possono immagazzinare fino a 100-250 registrazioni in base al diverso modello.
- Il modello scelto è sicuro e affidabile? In generale, i glucometri oggi disponibili sono sottoposti a controlli legali e raggiungono valori precisi.
Reference
- Raccomandazioni sull’uso dell’autocontrollo domiciliare della glicemia.
A cura dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) – Società Italiana di Diabetologia (SID)