Gli individui affetti da diabete hanno una maggiore propensione a sviluppare problemi di fibrillazione atriale (AF) rispetto a soggetti che non sono diabetici.
Lo dimostrano i risultati di uno studio condotto da un team di ricercatori del Kaiser Permanente Center for Health Research di Portland, nell’Oregon (USA), che hanno utilizzato il database del Kaiser Permanente Northwest per selezionare 17.372 individui, di età media pari a 58.4 anni, che erano stati inseriti in un registro per il diabete prima del 2004. Dallo stesso database i ricercatori hanno poi estrapolato un secondo gruppo di controllo, uguale al primo per età media e genere dei partecipanti.
Tutti i soggetti selezionati sono stati quindi tenuti sotto controllo fino al momento del decesso, dell’abbandono del programma o comunque fino alla fine del 2008 per poter valutare l’incidenza della fibrillazione atriale.
All’inizio della ricerca i diabetici che soffrivano di AF erano il 3.6% del gruppo (631 individui) mentre nel gruppo dei non diabetici solo il 2.5% (pari a 442 soggetti) soffriva di questo disturbo cardiaco. All’aumentare dell’età dei partecipanti aumentava anche
l’incidenza della fibrillazione cardiaca in entrambi i gruppi, e dopo circa 7 anni di osservazione la proporzione di soggetti che avevano sviluppato AF era annualmente di 9.6 o/oo nel gruppo dei diabetici e di 6.9o/oo nel gruppo di controllo.
I ricercatori hanno inoltre evidenziato che, nonostante gli uomini siano solitamente soggetti a un rischio maggiore di incorrere in disturbi di fibrillazione atriale rispetto alle donne, nel gruppo dei diabetici solo i soggetti di sesso femminile facevano registrare un aumento significativo del rischio di sviluppare AF pari al 26%, contro un 9% fra i soggetti di sesso maschile nelle medesime condizioni.
I risultati di questo studio, presentati anche al 45esimo convegno annuale dell’Associazione Europea per lo studio del Diabete, tenutosi a Vienna, in Austria, hanno consentito di sottolineare la necessità di una maggiore attenzione alla salute cardiaca, in particolar modo delle donne. La diffusione della fibrillazione atriale, una delle più comuni forme di aritmia cardiaca, essendo influenzata dalla presenza del diabete, una delle più diffuse e costose malattie nel mondo, potrebbe infatti dar luogo a una vera e propria epidemia di diabetici e malati di cuore se non tenuta nella giusta considerazione.
Fonte: Diabetes Care, 5 ottobre 2009; 32: 1851-1856