Diabete: esiste una cura per il glaucoma?

Diabete.com - Il glaucoma si può operare?

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Glaucoma: così come per il diabete, più è precoce la diagnosi di glaucoma e più sarà efficace il trattamento. I controlli regolari dell’occhio sono una buona abitudine per monitorare la situazione e il buon controllo del diabete e dei valori pressori rallentano la progressione del danno oculare.

L’approccio terapeutico (medico, parachirurgico con laserterapia e chirurgico) è differente in base alla forma clinica del singolo caso di glaucoma.

Il trattamento medico del glaucoma

Il primo approccio al trattamento del glaucoma è quello farmacologico, che si basa principalmente sull’uso quotidiano di colliri e che, nella maggior parte dei pazienti, è sufficiente a controllare la progressione della malattia. In caso i colliri non siano sufficienti, si possono anche assumere farmaci per bocca.

I farmaci utilizzati sono diversi e possono essere usati anche in associazione perché hanno meccanismi differenti: alcuni riducono la produzione di umor acqueo, altri facilitano il suo deflusso, e altri migliorano l’irrorazione del nervo ottico.

L’efficacia dei farmaci è limitata nel tempo e quindi sarà fondamentale insieme all’oculista stabilire un piano individuale di applicazione del collirio. Affinché la cura sia efficace è indispensabile aderirvi pienamente seguendo con scrupolo le indicazioni ricevute dal medico continuando a farlo nel tempo e ai dosaggi consigliati. Altrettanto importante è pianificare dei controlli per valutare quanto si riesce a mantenere sotto controllo il glaucoma.
Nei casi in cui la terapia orale ed endoculare non sia efficace o il paziente non voglia ricorrervi, si ricorre alla laserterapia o a un intervento chirurgico.

La laserterapia

Quando non sia richiesta chirurgia dell’occhio per aprire un canale alternativo dell’umor acqueo, viene utilizzata la terapia laser. In caso contrario si esegue un intervento di chirurgia classica. In entrambi i casi, le complicanze sono rare.
Dopo entrambi questi trattamenti, la terapia del glaucoma con farmaci per via endoculare o orale spesso va continuata per contribuire a un miglior controllo nel tempo del risultato raggiunto.

Il laser è una fonte di luce intensa e molto concentrata (Laser deriva dall’inglese Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation).

Il glaucoma si può operare: Argon Laser Trabeculoplastica

Argon Laser Trabeculoplastica (ALT) e suoi effetti sul trabecolato dell’angolo iridocorneale (per gentile concessione di Camo, Milano).

L’obiettivo della laserterapia del glaucoma, eseguita in ambulatorio con anestesia locale mediante collirio, è quello di fare defluire meglio l’umor acqueo; le procedure e i tipi di laser impiegati sono diversi in base al tipo di glaucoma e al suo stadio di evoluzione. L’iridectomia, impiegata per il glaucoma ad angolo stretto è quasi sempre risolutiva e utilizza lo Yag laser; nelle forme croniche di glaucoma ad angolo aperto si usa la trabeculoplastica o la SLT che utilizza un laser ad Argon o un laser a Diodi che consente, in genere, una buona riduzione della pressione endooculare nel 60-70% dei casi. Il trattamento va ripetuto ogni uno-due anni.

Il glaucoma si può operare: la terapia chirurgica

Operare il glaucoma: l’obiettivo della microchirurgia antiglaucomatosa – che si esegue con l’ausilio di un microscopio operatorio in regime di Day-hospital con anestesia locale – è quello di operare  l’occhio per creare un passaggio che consenta il deflusso all’esterno dell’umor acqueo in eccesso. L’aspetto più critico di questi interventi sono i fenomeni di cicatrizzazione che tendono comunque a ostacolare la filtrazione e quindi richiedono, a volte, più interventi per ottenere un risultato soddisfacente nei casi in cui le altre terapie non lo siano.

Questi interventi non fanno aumentare la capacità visiva ma consentono di rallentare il peggioramento del glaucoma.

È un aspetto importante di cui il paziente deve essere ben consapevole prima di affrontare l’intervento per non nutrire false speranze.

Attualmente la tecnica chirurgica più utilizzata consiste nell’impianto di piccole valvole drenanti: l’intervento chirurgico più classico è la trabeculectomia o intervento fistolizzante (vedi figura) che consente di creare un diretto passaggio dell’umor acqueo all’esterno, sotto la congiuntiva, al di sotto della palpebra superiore dell’occhio.
Esistono molte altre tecniche non perforanti a disposizione dell’oculista (per es. canaloplastica, sclerectomia profonda, ecc) per operare il glaucoma: vanno utilizzate caso per caso sulla base del tipo di glaucoma, della sua evoluzione, dell’età del paziente e altri fattori.

In caso di diabete, se la diagnosi è precoce, i tipi di interventi chirurgici disponibili consentono in genere di mantenere la pressione endoculare sotto controllo, salvaguardando la vista del soggetto con diabete.

Il glaucoma si può operare: sequenza chirurgica della trabeculectomia nel glaucoma cronico

Sequenza chirurgica della trabeculectomia nel glaucoma cronico. Il chirurgo rimuove un piccolo tassello di trabecolato creando un forame attraverso cui il liquido intraoculare passa al di sotto della congiuntiva (per gentile concessione di Camo, Milano).

Il glaucoma si può operare: Fase chirurgica di un impianto drenante

Fase chirurgica di un impianto drenante (per gentile concessione di Camo, Milano).

Infine, vanno citati gli impianti drenanti per il trattamento dei glaucomi refrattari in cui le tecniche filtranti non hanno funzionato e il criotrattamento, una metodica che si utilizza per distruggere i corpi ciliari che producono umor acqueo. L’aspetto critico di quest’ultimo trattamento è la difficoltà nel calibrare il trattamento.

Sono oggi di uso frequente  nuovi interventi chirurgici o chirurgie combinate di metodiche già esistenti. A proposito di chirurgia combinata, essa viene sempre più utilizzata per il trattamento del glaucoma e della cataratta (spesso già presente se la persona con glaucoma è anziana o che può essere accelerata da alcune terapie e/o interventi antiglaucomatosi).

Come avviene il decorso post-operatorio? Quanto dura?

Dopo un intervento per glaucoma, il paziente viene in genere dimesso in giornata; l’occhio viene bendato e si esegue un controllo nella giornata successiva. In questa occasione, il medico prescriverà la terapia postoperatoria da seguire (collirio, pomata oftalmica e/o pastiglie e/o iniezioni che dovranno essere iniziate subito). La guarigione completa dall’intervento di glaucoma richiede almeno un mese/due mesi in base alla tecnica utilizzata. Migliore sarà l’adesione alla terapia e migliore il risultato finale, con minor rischio di complicanze.

Durante i primi giorni dopo l’intervento, il paziente potrà accusare alcuni sintomi per esempio rossore oculare, lieve dolore, sensazione di avere un corpo estraneo, fotofobia (fastidio alla luce). Sono normali e non debbono preoccupare. Utili gli occhiali scuri, anche a protezione meccanica dell’occhio appena operato. Anche la visione nell’occhio operato non sarà limpida, all’inizio; bisogna avere pazienza, lasciare passare alcuni giorni e progressivamente la visione migliorerà.

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References

** CAMO, il Centro Ambrosiano Oftalmico, è un centro oculistico d’eccellenza con sede a Milano. Fondato dal Dott. Lucio Buratto, rappresenta da sempre il punto di riferimento dell’oculistica italiana ed internazionale nell’ambito del segmento anteriore e posteriore dell’occhio, per la diagnostica, la correzione  e la cura dei difetti e della patologie visive.
Il Centro Ambrosiano Oftalmico è specializzato nella cura della cataratta, delle patologie della retina e della cornea, ed è fra i centri pionieri nel trattamento dei difetti come miopiamiopia forteipermetropiaastigmatismo e presbiopia tramite intervento laser o altre tecniche chirurgiche come l’impianto di lenti intraoculari.
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