Vi parlerò di un’Arte Marziale, ovvero di come, quasi per caso, ne feci conoscenza e iniziai ad amarla…
Il mio nome, Nello Fusaro, di come ho vissuto, cosa abbia fatto, potrebbe interessare ad alcuno? Spero proprio di no.
Non perderò quindi tempo nel narrarvi di straordinarie avventure civili e militari, delle innumerevoli esperienze che, sebbene uniche (come in fondo sono quelle di ciascuno di noi) appartengono a un mondo pieno di stupore, sudore e fatica… lontani ricordi di uomini e cose, di fatti vissuti e luoghi visti, di uomini e donne conosciuti, amati e temuti al tempo stesso, di amori indimenticabili.
No, è banale.
Al contrario, vi narrerò però, attraverso delle scoperte che mi sono capitate innanzi e che mi hanno fatto capire che la vita è bella, difficile si, talvolta o spesso dolorosa, ma affascinante. Molto.
Ammetterò soltanto di averne fatte (combinate) tante, come si suol dire, proprio tante e di essere ancora qui.
Vivo, vegeto e felice, pieno di gratitudine.
Judo, Aikido, Kung Fu, Qi Gong, T’Ai Chi Ch’Uan, Meditazione Trascendentale, Zen (Chan) sono solo alcune tra le tante strade che ho percorso nel cercare la Via.
Tanti i maestri che mi hanno donato qualcosa con un sorriso quasi beffardo.
Oggi, a sessantadue anni li ringrazio tutti con il più sacro dei saluti: un inchino, un atto di prostrazione sincero e affettuoso, una sacralità nelle Arti Marziali. Il primo atto che si consuma all’inizio e alla fine di ogni lezione.