La diffusione dell’obesità, ormai una vera emergenza sociale, in continuo aumento, rende necessaria una maggiore capillarità di centri dove sia possibile avere consulenze nutrizionali, indicazioni per l’attività fisica e cure di primo livello.
Per questo, nel corso del convegno che si è svolto a Roma nei giorni scorsi, “Appropriatezza clinica, strutturale, tecnologica e operativa per la prevenzione, diagnosi e terapia dell’obesità e del diabete mellito“, per la presentazione del decimo numero dei Quaderni del Ministero della Salute, Gabriele Riccardi, presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid), ha presentato la proposta di trasformare i centri diabetologici in strutture assistenziali per la cura degli obesi.
Si tratta di sfruttare la diffusione capillare dei centri, unendo la gestione delle due patologie; spiega Riccardi: «L’ideale sarebbe avere un centro ogni 100mila abitanti, ognuno dotato di almeno 4-6 diabetologi, dietisti, infermieri, dove il medico di famiglia potrà inviare i suoi pazienti con problemi di peso. I diabetologi, che sono già abituati a prendersi cura di pazienti obesi e in sovrappeso, potranno così offrire loro un trattamento intensivo e multidisciplinare che tenga conto della specificità di ciascun utente, dal punto di vista metabolico, clinico e psicologico».
Fonte: 29 settembre 2011, Sanità News