Un sensore che rileva la glicemia a intervalli regolari, un piccolo computer (grande come un telefono cellulare) che decide la dose di insulina e un microinfusore pronto a erogarla quando è necessario, sotto la cute sull’addome: questi gli elementi del sistema che ha consentito, per la prima volta al mondo, a due persone con diabete di controllare il proprio stato fuori dall’ospedale. L’esperimento si è svolto a Padova, dove due giovani, un’italiana e un francese, hanno trascorso la notte fuori dall’ospedale, in un vicino albergo, con il nuovo ‘pancreas artificiale’ portatile; pronti ad assisterli in caso di necessità erano il bioingegnere Claudio Cobelli e la dietologa Daniela Bruttomesso, dell’Università di Padova. Il commento della giovane è stato: «La rivoluzione è iniziata e io sono fiera di esserci dentro».
Fonte: 8 novembre 2011, La Repubblica Salute