Il maggior rischio in presenza di un’ulcera da piede diabetico è quello di infettarsi facilmente. L’infezione nel piede diabetico è una condizione che minaccia la gamba e si ritiene che sia la causa immediata di amputazione nel 25–50% dei soggetti con piede diabetico. Un’infezione può manifestarsi in modo acuto e cronico, in entrambi i casi è pericolosa.
L’infezione acuta
- E’ la forma più pericolosa e richiede un intervento tempestivo.
- Si manifesta con ascessi che provocano febbre alta, picchi dei globuli bianchi nel sangue, arrossamento e gonfiore della gamba colpita.
- E’ obbligatoria l’ospedalizzazione per effettuare nel più breve tempo possibile un intervento chirurgico di bonifica dei tessuti infetti e instaurare una terapia antibiotica mirata.
L’infezione cronica
- E’ meno pericolosa della forma acuta anche se è più subdola.
- Uno dei quadri più frequenti è una grave infezione ossea (osteomielite) che insorge su un’ulcera aperta da molto tempo e che rappresenta la causa per cui l’ulcera non guarisce.
- Se l’osteomielite colpisce le ossa metatarsali, viene in genere indicato un intervento chirurgico di amputazione minore per impedire che l’infezione progredisca e vada ad intaccare il tallone, dove il rischio è quello di un’amputazione maggiore.
Un approccio multidisciplinare che contempli la detersione, una cura meticolosa della lesione, un adeguato apporto vascolare, il controllo metabolico, il trattamento antibiotico e la riduzione del carico della pressione plantare è essenziale nel trattamento delle infezioni del piede.
Il trattamento è personalizzato caso per caso e concordato tra il singolo soggetto e la propria equipe medica.