Innovazione, Organizzazione, Digitalizzazione: i tre nuovi pilastri dell’assistenza diabetologica

Innovazione, Organizzazione, Digitalizzazione: i tre nuovi pilastri dell’assistenza diabetologica - Diabete.com

A cura della Società Italiana di Diabetologia, SID in occasione di Panorama Diabete, Riccione, 27-30 novembre 2021

Gli specialisti della SID, Società Italiana di Diabetologia, con la partecipazione dell’Associazione Medici Diabetologi, si sono finalmente riuniti in presenza a Riccione (27-30 novembre 2021) in occasione di Panorama Diabete, lo storico Forum multidisciplinare, a cadenza biennale, per gettare le basi della nuova assistenza diabetologica in vista del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, PNRR, ma anche per discutere molti altri topics di estrema attualità (vedi in fondo il programma del Forum).

Essere parte attiva nella riorganizzazione dell’assistenza diabetologica

Tanti gli argomenti sul tappeto nella quattro giorni di Riccione: da quelli clinico-scientifici (diabete e medicina di genere, diabete e ambiente, diabete e tumori, nuovi farmaci e nuovi device, Linee Guida, Digital Diabetes, un occhio alle complicanze, etc), ‘contaminati’ dalle expertise di altri specialisti (diabete e declino cognitivo, diabete in movimento, diabete e vaccini, diabete e rene, etc) , a quelli politico-organizzativi. Tra questi ultimi protagonista assoluta è la riorganizzazione dell’assistenza diabetologica alla luce della missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dell’esperienza della pandemia che stiamo ancora vivendo.

“Noi diabetologi – afferma il professor Agostino Consoli, presidente SID – vogliamo essere parte attiva nella ridefinizione del nuovo piano assistenziale. Per questo, insieme ad AMD, abbiamo istituito un apposito tavolo tecnico consultivo, con il compito di elaborare proposte operative che aiutino a declinare le linee di indirizzo del PNRR in relazione al diabete”.

Al centro della missione 6 ‘Salute’ del PNRR c’è il grande capitolo della ‘cronicità’, del quale il diabete mellito è una parte importante. L’assistenza territoriale dovrà essere ridisegnata in un’ottica di medicina di prossimità, istituendo Case della Comunità, Ospedali di Comunità e avvalendosi sempre più di servizi di telemedicina.

Per la gestione delle persone con diabete, quale potrebbe essere la formula dell’assistenza ideale?

“Ci auguriamo – sottolinea Consoli – che la rete dei Centri Diabetologici, che tanto ha contribuito al benessere delle persone con diabete in Italia, non venga relegata nelle Case di Comunità e magari ridimensionata, ridotta cioè alla presenza del solo diabetologo, anziché del team. Riteniamo opportuno creare anche sul territorio delle forti unità di diabetologia, che possano lavorare in rete e interagire con le Case di Comunità. È giusto che il paziente cronico venga assistito quanto più possibile fuori dall’ospedale, ma è necessario che soprattutto sul territorio possa trovare strutture specialistiche di diabetologia in grado di assisterlo in maniera ottimale e multidimensionale. Per questo riteniamo fondamentale creare e/o potenziare fortemente centri diabetologici hub, che rappresentino lo snodo essenziale di una rete digitale integrata, che consenta l’interazione efficace con la medicina generale e con tutti gli specialisti coinvolti a nella gestione delle persone con diabete”.

Omogeneità dell’accesso alle cure: se non ora quando?

“La omogeneità delle cure e dell’accesso a esse – afferma Angelo Avogaro, presidente eletto della SID – è un diritto inalienabile dei cittadini affetti da diabete. Purtroppo esistono ancora forti difformità a livello delle singole Regioni nella gestione delle malattie croniche. Per questo la SID auspica che in tutte le Regioni italiane, in modo uniforme, il cittadino con diabete possa essere seguito da un team diabetologico completo e possa ricevere una educazione terapeutica adeguata per ottimizzare lo stile di vita ed affrontare le problematiche poste dalla convivenza con la malattia. In tutte le persone affette da diabete dovrebbe non solo essere raggiunto un compenso metabolico ottimale attraverso l’impiego di farmaci “innovativi” con comprovata azione di protezione cardio-vasculo-renale, ma anche effettuato un periodico screening approfondito delle complicanze a lungo termine del diabete”. Questa omogeneità nell’assistenza delle persone con diabete è un elemento essenziale della tanto auspicata equità del nostro Servizio Sanitario Nazionale.

E in questo, la filosofia del PNRR può venire in aiuto, dando omogeneità organizzativa e tecnologica all’assistenza territoriale ed estendendo così l’assistenza a fasce di popolazione al momento non raggiunte dallo specialista diabetologo; si stima che, oltre ai quasi 4 milioni di italiani con diabete, ve ne siano almeno altri 1,5-2 milioni ancora senza diagnosi, che sono cioè diabetici senza saperlo. Inoltre, solo 1 persona con diabete su 3 è attualmente assistita presso un centro diabetologico; una limitazione importante visto che al momento farmaci e device innovativi sono prescrivibili per lo più solo dagli specialisti. “La prevenzione del diabete e il suo trattamento – sostiene Avogarodevono essere considerate strategiche”.

Gestione integrata tra Centri di Diabetologia e Medici di Medicina Generale

“Ecco perché – continua Avogaro – chiediamo da un lato che vengano fortemente potenziati i team diabetologici, dall’altro che si attui uno sforzo comune con la medicina generale per individuare e trattare tempestivamente i cittadini con nuova diagnosi di diabete, riferendoli, almeno per un primo inquadramento della patologia, ai servizi di diabetologia. Questi a loro volta dovranno collaborare in maniera efficace ed efficiente con il medico di medicina generale per una gestione integrata dell’assistito. In questo moderni strumenti tecnologici e informatici saranno di grande aiuto per seguire anche da remoto e con maggior continuità i pazienti con diabete, a rischio di complicanze o particolarmente fragili. Questo schema – conclude il professor Avogaro – avrà il vantaggio non solo di permettere al cittadino con diabete di essere comunque in contatto con lo specialista, ma anche di beneficiare di una più efficiente condivisione di dati e strategie tra diabetologo e medico di medicina generale”.

Leggi anche

References

Panorama Diabete
Riccione, 27-30 novembre 2021

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) »
#nextgenerationitalia
Missione 6: salute, pag. 222

Potrebbero interessarti