Le spezie interagiscono con i farmaci di sintesi

Secondo una ricerca condotta in Giappone, certe spezie, usate per insaporire gli alimenti o per usi medici, se assunte durante le terapie farmacologiche possono interagire con i farmaci di sintesi. Gli studiosi giapponesi, coordinati da Yuka Kimura, hanno esaminato 55 spezie allo scopo di valutare come possono interagire con il sistema dei citocromi, le strutture che, fra l’altro, metabolizzano i farmaci a livello del fegato, concludendo che specialmente il pepe bianco e nero, la cannella e la noce moscata inibiscono l’attività di questo sistema enzimatico, in particolare il citocromo 3A4 e 2C9 che sono coinvolti nel metabolismo di due terzi dei farmaci. La conseguenza di questo meccanismo può portare a un aumento di attività dei farmaci, se assunti insieme alle spezie, che può arrivare alla tossicità; fra questi farmaci ci sono anche gli antiinfiammatori.

Fonte: 18 gennaio 2011, Sanità News ISS

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