Diabete, killer silenzioso degli occhi: retinopatia e maculopatia diabetiche sono tra le complicanze microvascolari più comuni del diabete mellito (DM) e sono la prima causa di cecità non traumatica negli adulti d’età compresa tra i 20 e i 74 anni, oltre a essere la quinta causa di cecità prevenibile e di deficit visivo grave. Oltre 1 milione di italiani rischiano la vista ma la buona notizia è che la diagnosi precoce insieme a una terapia tempestiva possono fare molto.
I risultati della NCD Risk Factor Collaboration: un trend in crescita
Nell’aprile 2016, NCD Risk Factor Collaboration* ha presentato i risultati della più grande indagine epidemiologica mai condotta sul diabete basata su 751 studi di popolazione, riguardanti 146 Paesi con 4,4 milioni di partecipanti in un arco temporale di 34 anni (1980-2014). **
Il numero delle persone con diabete è quadruplicato passando dai 108 milioni nel 1980 ai 422 milioni nel 2014 e, se tale trend sarà confermato nei prossimi anni, nel 2025 sono attesi 700 milioni di pazienti con diabete (molti dei quali con malattie croniche concomitanti: obesità, ipertensione, dislipidemia…) con un conseguente collasso economico di tutti i sistemi sanitari, compreso quello italiano.
In Italia, secondo questo studio, si è passati dai 2,4 milioni di diabetici nel 1980 ai 4,3 milioni nel 2014. Le ragioni di questa epidemia sono da ricondurre alla maggiore longevità e aspettativa di vita, all’incremento di obesità e sovrappeso, ai più elevati livelli di urbanizzazione, alla vita sedentaria e a un’alimentazione ricca di zuccheri.
Nel 2010, più di un terzo dei diabetici italiani presentava segni di retinopatia e maculopatia diabetica e circa uno su dieci era portatore di alterazioni di notevole gravità, incluso l’edema maculare diabetico (EMD): una condizione, quest’ultima, che comporta la perdita della visione centrale ma, a differenza della retinopatia, tende poi a stabilizzarsi nel corso della storia naturale della malattia.
Manca un Registro sui casi di cecità legale
A livello nazionale non sono disponibili dati su prevalenza e incidenza della cecità legale (residuo visivo non superiore a 1/20 nell’occhio migliore) in pazienti con diabete. I rilievi epidemiologici disponibili mostrano che la presenza della retinopatia e maculopatia diabetica si riscontra in circa un terzo dei soggetti con diabete, e circa il 2% dei pazienti con diabete sviluppa una forma grave di tale complicanza.
Più in dettaglio, secondo quanto riportato dalla Società Oftalmologica Italiana e dalla Società Italiana di Diabetologia, quando il diabete mellito (DM) viene diagnosticato oltre i 30 anni di età, la prevalenza di retinopatia diabetica varia tra il 21% negli individui con diabete insorto da meno di 10 anni e il 76% in quelli con più di 20 anni dalla diagnosi di diabete: mediamente il 30-50% della popolazione diabetica è affetto da retinopatia in forma di varia gravità.
I dati ufficiali indicano che nel 2012, gli individui con retinopatia diabetica ammontavano a almeno 625.000 casi. L’incidenza cumulativa di retinopatia in un periodo di osservazione di cinque anni, inoltre, varia dal 35% al 60%, a seconda che si tratti rispettivamente di pazienti anziani trattati con sola dieta o di giovani con diabete di tipo 1. Si può ipotizzare una stima sulla base di un semplice calcolo a partire dai dati dell’ISTAT: se il 5,5% dei 60 milioni di Italiani soffre di diabete mellito e se circa il 30% di essi dovesse sviluppare la retinopatia diabetica, quest’ultima interesserebbe nel nostro paese circa un milione di individui, di cui 220mila svilupperebbero edema maculare diabetico.
Le considerazioni epidemiologiche conducono, pertanto, a delineare uno scenario preoccupante e che esige un immediato intervento in termini di prevenzione: al progressivo incremento della prevalenza non sembra, infatti, ad oggi corrispondere un’offerta adeguata di servizi per la prevenzione e il trattamento della retinopatia e maculopatia diabetica.
References
- *NCD-RiskF actor Collaboration (NCD-RisC) – ncdrisc.org – è una rete di scienziati della salute di tutto il mondo che fornisce dati rigorosi e tempestivi sui principali fattori di rischio per le malattie non trasmissibili in tutti i Paesi del mondo.
- ** NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC) – Worldwide trends in diabetes since 1980: a pooled analysis of 751 population-based studies with 4.4 million participants. Lancet 2016 Apr 9;387(10027):1513-30
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