La persona diabetica presenta spesso disturbi e malattie cutanee connesse all’alterato metabolismo del glucosio. Alcune di esse possono addirittura comparire molto tempo prima che si manifesti il diabete e assumono, pertanto, importanza per una diagnosi precoce. Altre alterazioni si presentano anche dopo che il trattamento è stato avviato. (Piérard, 2013; Duff, 2015)
In alcuni casi, quindi, il dermatologo può svolgere un ruolo importante per la diagnosi precoce di diabete.
Le dermatosi si manifestano nel 30-79% dei diabetici. (Piérard, 2013; Duff, 2015)
Oltre l’80% dei diabetici ha la xerosi (pelle secca) localizzata agli arti inferiori. (Bristow, 2013)
Uno studio condotto su 750 diabetici ha evidenziato che le manifestazioni cutanee più frequenti erano:
- Infezioni cutanee nel 48%- 61% (Duff, 2015)
- Xerosi ovvero pelle secca nel 26.4% (50% negli anziani) (Duff, 2015; Berger, 2013)
- Dermatosi infiammatorie nel 20.7% (Duff, 2015)
Le persone che soffrono di diabete di tipo 2 sono più a rischio rispetto a quelle che manifestano il diabete di tipo 1.
Principali condizioni associate a insulinoresistenza
Di seguito elenchiamo alcune delle possibili dermatosi sulla base di quando riportato sulla review di Duff M et al, 2015 e altre altrettanto recenti, con la sintesi di alcune informazioni soprattutto di incidenza e localizzazione. Di ciascuna dermatosi pubblicheremo progressivamente un articolo di approfondimento.
ACROCHORDRONS (Duff, 2015)
Altre denominazioni: Acrocordoni, o polipi fibroepiteliali, tasche cutanee o fibromi molli.
• Gli acrocordoni si manifestano in circa il 25% dei diabetici adulti e aumentano con l’età.
• Localizzazioni: palpebre, collo, mento, ascelle. Si associano spesso a: storia familiare, obesità, Acanthosis nigritans.
• Sono lesioni benigne ma possono diventare sintomatiche in caso di abrasioni e necrosi.
ACANTHOSIS NIGRITANS (AN) (Duff, 2015)
L’Acanthosis nigritans si presenta in oltre il 74% dei diabetici adulti obesi e può essere predittivo dell’esistenza di iperinsulinemia.
• È un indicatore prognostico per lo sviluppo di diabete di tipo 2 (DMT2).
• 0.5% BIANCHI 5% ISPANICI 13% AFRO-AMERICANI.
• Localizzazioni: collo, ascelle, mento, tasche cutanee, aree di ipercheratosi (aumento di spessore della pelle, dovuto ad aumento di spessore dello strato corneo dell’epidermide).
• Si associa spesso a: ereditarietà, obesità, disordini endocrini, alcuni farmaci, tumori.
RUBEOSIS FACEI (Duff, 2015)
• È presente nel 3-5% o più dei diabetici mal controllati. Si tratta di una complicazione cutanea correlata alla microangiopatia diabetica. Passa spesso inosservata. Se riconosciuta può allertare il medico alla diagnosi precoce di altre complicanze come la retinopatia.
• Localizzazione: flushing al volto e al collo.
• Lo stretto controllo glicemico può migliorarne l’aspetto oltre che prevenire complicazioni della microangiopatia in altri organi sistemici.
SCLEREDEMA DIABETICORUM (Piérard, 2013; Duff, 2015)
Lo scleredema diabeticorum si manifesta nel ~2.5-30% dei diabetici di tipo 2, in particolare maschi obesi di media età.
• Localizzazione: Edema duro, indolente, alla nuca e alle spalle con cute spesso eritematosa e un aspetto a buccia d’arancia.
• È correlato alla durata del diabete e alla presenza di microangiopatia.
• Il controllo metabolico non influisce sul decorso di questa dermopatia.
VITILIGINE (Duff, 2015)
La vitiligine rappresenta il più comunque disturbo di depigmentazione.
Nel 20-30% dei casi si associa a malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1 (adulti), artrite reumatoide, lupus, psoriasi e altre.
• È correlata alla durata del diabete e alla presenza di microangiopatia.
• Localizzazione: viso (palpebre, bocca), collo, dorso delle mani, ascelle, inguine e genitali, areole mammarie. Sedi di facili frizioni e traumi: piedi, gomiti, ginocchia, anche.
PSORIASI (Duff, 2015)
La psoriasi è una dermatosi poligenica, infiammatoria, cronica, innescata da trigger ambientali (trauma, farmaci, infezioni). Insorge ad ogni età ma con maggior frequenza tra i 15 e i 30 anni.
• Si manifesta in circa il 9% dei diabetici, sia tipo 1 che tipo 2.
• Le persone con psoriasi hanno un rischio del 49-56% in più di sviluppare diabete tipo 2 nel tempo.
• Localizzazioni: varie in base alla forma clinica (volto, cuoio capelluto, unghie, tronco, ascelle, articolazioni, zona dell’ombelico e sotto-mammaria, inguine, sacro, piega interglutea, mani/piedi (area palmo-plantare).
LICHEN PLANUS (Duff, 2015)
Il Lichen planus ha una maggiore prevalenza (2-4%) nei diabetici di tipo 1 e 2 rispetto alla popolazione generale (< 1%). L’insorgenza è tra i 30 e i 60 anni.
• Localizzazione varia: orale, cutanea, vulvare, peniena, ungueale, esofagea.
DERMATOSI PERFORANTE ACQUISITA (Duff, 2015)
La dermatosi perforante acquisita si manifesta soprattutto in persone adulte affette da diabete mellito (tipo 1 e 2) e/o da insufficienza renale cronica.
• Localizzazione: presenza di papule ombelicate (con una depressione centrale) pruriginose che si realizzano tipicamente su aree sottoposte a grattamento, in particolare a livello degli arti inferiori e del tronco.
DERMATOSI BOLLOSA (Duff, 2015)
Si tratta di una rara dermatosi: 0.5% dei diabetici di tipo 1, soprattutto uomini e con neuropatia di lunga data.
• Localizzazione: Lesioni spontanee, simmetriche, asintomatiche, quasi sempre localizzate alla superficie estensoria degli arti inferiori, talvolta alle mani e agli avambracci. Possono essere il primo segno di diabete.
• Tendono a guarire senza esiti cicatriziali (2-5 settimane) e con manifestazioni ipercromiche.
• Beneficiano del buon compenso del diabete di base.
XANTOMA ERUTTIVO (Duff, 2015)
Lo xantoma eruttivo è una rara dermopatia, si manifesta più spesso e in modo repentino quando il diabete mellito di tipo 2 è mal controllato.
• Localizzazione: Papule di colore giallo-rosso situate su glutei, gomiti, ginocchia con una base eritematosa. Può rappresentare il primo segno di diabete, spesso associato a ipertrigliceridemia (eccesso di trigliceridi nel sangue) o secondaria a iperlipidemia (livelli più elevati della norma di lipidi nel sangue).
DERMOPATIA DIABETICA (MACCHIE PRETIBIALI o “SHIN SPOTS”) (Duff, 2015)
La dermopatia diabetica è rara nel diabetico ben controllato, la dermopatia diabetica si manifesta nel diabete mal controllato, di tipo 1 (33% e di tipo 2 (39%).
• Localizzazione: piccole (< 1 cm) chiazze brunastre, leggermente atrofiche, espressione della microangiopatia diabetica, asintomatiche, localizzate nell’area pretibiale. Le piccole chiazze sono considerate un segno di insulino resistenza.
• Hanno un decorso recidivante con tendenza a una lenta guarigione senza esiti cicatriziali.
Per maggiori informazioni, vedi l’articolo: “La dermopatia diabetica (“shin spots”): che cos’è?”
NECROBIOSI LIPOIDICA (Piérard, 2013; Duff, 2015)
La necrobiosi lipoidica è una rara (0.3-1.6%) complicanza cutanea, a carattere infiammatorio, del diabete mellito di tipo 1, più frequente nelle donne (30-40 anni in su).
• Localizzazione: si localizza elettivamente alla superficie estensoria delle gambe o al dorso del piede.
• E’ di difficile trattamento: il buon controllo glicemico è ininfluente sul decorso. L’impiego di corticosteroidi potenti risulta efficace solo in alcuni casi.
ULCERA DIABETICA (Duff, 2015)
È una soluzione di continuo che in base alla sua gravità può interessare i tessuti cutanei, sottocutanei e ossei.
• Ha un’eziologia multifattoriale (sistema nervoso periferico, vascolare, infezioni).
• Localizzazioni: Piede e gamba sono le più comuni.
• Il dolore associato può essere più o meno intenso.
Le complicanze vascolari del diabete e l’elevato tasso di glucosio (iperglicemia) favoriscono l’impianto e la crescita di microrganismi.
Risorse correlate
Localizzazione di un’ulcera plantare »
Fattori di rischio per la comparsa di un’ulcera del piede »
Il trattamento di un’ulcera del piede »
PIEDE DIABETICO (Duff, 2015)
Il piede diabetico è una delle complicanze più temute del diabete. Il processo molto spesso inizia in maniera subdola per la neuropatia sensitiva del paziente diabetico che riduce la percezione del dolore.
• Localizzazione: si localizza nei punti di appoggio della pianta del piede (tallone, regione anteriore dell’arco plantare, dita e margine laterale) ed è anche conseguenza di un appoggio anomalo dell’arco plantare.
• Il piede richiede la massima cura quotidiana. La profilassi rappresenta la miglior cura.
• La mancata prevenzione e cura può portare, nel tempo, alla claudicatio e, nei casi estremi, all’amputazione parziale o totale dell’arto. L’educazione del paziente è fondamentale per il buon successo della cura.
Risorse correlate
Fattori che favoriscono un’anormale pressione di carico del piede »
Speciale “Piede diabetico” »
INFEZIONI CUTANEE (Duff, 2015)
La persona con diabete è più sensibile alle infezioni della cute e delle mucose da parte di funghi e batteri. Tra le principali ci sono:
• Candidiasi (intertrigine, mughetto, onicomicosi, cheilite angolare etc).
• Piodermiti da Stafilococchi e Streptococchi
XEROSI (Piérard, 2013; Duff, 2015)
La pelle secca (xerosi) è la 2° più comune dermopatia dei soggetti diabetici, in particolare del tipo 2. Nei soggetti con disturbi renali o nefropatia il problema è ancora più disturbante.
• La xerosi è correlata alla microangiopatia diabetica.
• Localizzazione: varia, spesso localizzata nella parte frontale degli arti inferiori, in particolare nella parte tibiale della gamba.
ONICODISTROFIA (Piérard, 2013; Duff, 2015)
La distrofia dell’unghia (onicodistrofia), ovvero il suo sviluppo difettoso o abnorme, è frequente nelle persone diabetiche ed è il risultato della scarsa circolazione periferica e della neuropatia diabetica.
• Colpisce più gli uomini che le donne e le lesioni sono più severe in inverno. La condizione stessa può causare ulcere in un piede diabetico.
• La cura appropriata delle unghie, scarpe idonee e un immediato intervento sulle infezioni ungueali sono fattori importanti.
• Localizzazione: unghie del piede e della mano
TELEANGECTASIA PERIUNGUEALE (Duff, 2015)
È presente nel 49% dei diabetici.
• Localizzazione: insorge nel letto dell’unghia dopo la perdita dei “capillary loops” e la dilatazione dei rimanenti capillari. Alcuni pazienti lamentano tensione dei polpastrelli.
References
- Duff M et al – Cutaneous manifestations of diabetes mellitus. Clinical Diabetes Journals Org 2015; 33 (1): 40-8
- Piérard GE et al – The skin landscape in diabetes mellitus. Focus on dermocosmetic Management. Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology 2013:6 127–135
- Berger TG et al – Pruritus in the older patient: a clinical review. JAMA 2013; 310 (22): 2443-50
- Leone S et al – Epidemiology of diabetic foot. Infez Med 2012;20 Suppl 1:8-13
- Levy L, Zeichner JA – Dermatologic manifestation of diabetes. Journal of Diabetes 4 (2012) 68–76
- Paul C et al – Prevalence and risk factors for xerosis in the elderly: a cross-sectional epidemiological study in primary care. Dermatology 2011; 223 (3): 260-5