Obesità: il riconoscimento come malattia cronica e le tappe istituzionali

Obesità: il riconoscimento come malattia cronica e le tappe istituzionali

Con la consulenza del Prof. Rocco Barazzoni, Presidente SIO (Società Italiana dell’Obesità), Professore Associato di Medicina Interna, Dipartimento di Scienze Mediche, Università degli Studi di Trieste

L’obesità non è solo una delle principali patologie croniche del nostro secolo, ma rappresenta anche un rilevante fattore di rischio per molte altre malattie, tra cui il diabete (in particolare di tipo 2 ma con trend crescente anche in giovani con diabete tipo 1), le patologie cardiovascolari e alcuni tumori. Nonostante la sua gravità, l’obesità ha a lungo faticato a essere riconosciuta come una patologia cronica prioritaria nelle agende sanitarie pubbliche, anche a causa di uno stigma culturale che l’ha associata – e purtroppo continua a farlo – esclusivamente a scelte di vita poco salutari, colpevolizzando i pazienti stessi.

Le tappe del riconoscimento dell’obesità come malattia

  • 1948: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) inserisce l’obesità nella Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD).
  • 1997: l’OMS riconosce ufficialmente l’obesità come patologia cronica e assegna un codice diagnostico per la sua identificazione ai fini del rimborso, almeno per i casi gravi (BMI >35).
  • 2020: la Commissione ENVI del Parlamento Europeo include l’obesità nell’elenco delle malattie croniche che determinano stati di particolare vulnerabilità.
  • 2021: la Commissione Europea definisce l’obesità come “malattia cronica recidivante, che funge da porta d’accesso ad altre patologie non trasmissibili“.

Mentre la Comunità internazionale richiamava l’urgenza di riconoscere l’obesità come patologia, in Italia si rafforzavano tutele incentrate prevalentemente su politiche di prevenzione e promozione di stili di vita sani, un approccio fondato sul cosiddetto “paradigma di parzialità strategica”.

L’evoluzione delle politiche sanitarie in Italia

  • 2007: il Programma “Guadagnare Salute“, promosso dal Ministero della Salute, introduce per la prima volta il contrasto a sovrappeso e obesità tra le politiche nazionali.
  • 2019: la Mozione presentata dall’On. Roberto Pella segna un punto di svolta per il riconoscimento istituzionale dell’obesità come patologia cronica.
  • 2022: Approvate in Conferenza Stato-Regioni,  le Linee Guida di indirizzo per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell’obesità che definiscono il Percorso Preventivo Diagnostico Terapeutico Assistenziale dell’Obesità (PPDTA), introducendo una rete integrata per la prevenzione e la cura, che si articola su tre livelli.

Un passo in avanti significativo, che conferma tuttavia allo stesso tempo l’attenzione ancora prevalente al pilastro della prevenzione che, seppur strategico, non è sufficiente a una gestione integrata della patologia che necessita di prevenzione, diagnosi ma anche cura e trattamento per milioni di pazienti. Attualmente il dibattito politico ha consolidato però un cambio di passo rilevante, ponendo maggiore attenzione al contrasto integrato dell’obesità.  Sono infatti in corso d’esame, in entrambi i rami del Parlamento, una serie di iniziative e proposte per il contrasto all’obesità che presentano elementi innovativi e di visione strategica. 

Le iniziative legislative in corso

  • Proposta di Legge On. Pella n. 741 “Disposizioni per la prevenzione e cura dell’obesità”: attualmente approvata in prima lettura alla Camera dei Deputati, punta al potenziamento delle politiche nazionali di prevenzione e cura dell’obesità, con l’obiettivo di garantire la tutela della salute e il miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Una rapida conclusione dell’esame da parte del Parlamento attesterebbe l’Italia come eccellenza e apripista in Europa nella gestione e nel contrasto dell’obesità.
  • Disegno di Legge n. 1047 (Sen. Ignazio Zullo) presentato in Senato “Disposizioni per il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica e strategie di prevenzione, contrasto e presa in carico del paziente”: mira a stabilire principi fondamentali per la prevenzione e il contrasto dell’obesità e a definire strumenti di governance per garantire assistenza equa ai cittadini.
  • Inserimento dell’obesità tra le patologie prioritarie del Piano Nazionale Cronicità, recentemente aggiornato dal Ministero della Salute e attualmente in attesa dell’intesa formale in Conferenza Stato Regioni, le quali Regioni hanno lanciato un importante appello di risorse economiche per consentire l’adozione del Piano, oggetto di confronto politico.
  • Legge di Bilancio 2025: istituisce un Fondo con una donazione di 4,2 milioni di euro per il prossimo triennio per finanziare interventi normativi futuri in materia di prevenzione e cura dell’obesità, grazie a un emendamento a firma dell’On. Stefano Benigni.

Le prospettive future: il modello italiano come avamposto globale

Con l’attesa approvazione della proposta di legge dell’On. Pella e l’istituzione del Fondo obesità, l’Italia avrà a breve l’opportunità di diventare un modello di riferimento a livello europeo nella gestione di questa patologia cronica.

Il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica, al pari di altre condizioni come diabete e ipertensione, rappresenta un passo fondamentale per garantire una presa in carico efficace dei pazienti e una maggiore consapevolezza pubblica sull’importanza di strategie integrate di prevenzione, diagnosi e cura. Ci auguriamo che presto tutti i pazienti possano avere accesso alle cure e ai servizi dedicati in tutte le Regioni d’Italia.

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