A cura di Francesco Pili, Presidente dell’Associazione sarda Diabete Zero odv*
La drammatica situazione sanitaria di questi ultimi due anni, causata dalla pandemia Covid19, ha allentato l’attenzione dei cittadini e della Sanità pubblica nei confronti delle altre patologie come il diabete e in particolare in Sardegna dove la gestione e l’assistenza al diabete è da sempre critica.
Il progetto “Occhio al diabete” e i suoi obiettivi
Gli ideatori del progetto, ideato e avviato in Sardegna, sposano la convinzione di Thomas Goetz per cui “migliorare la salute non è un problema della scienza, bensì dell’informazione”.
In questo contesto si inserisce il progetto “Occhio al Diabete” finanziato da Diabete Zero ODV, dalla FAND (Federazione tra le associazioni di persone con disabilità), dall’Unione Italiana Ciechi e sostenuta dalla Fondazione di Sardegna.
Tra le finalità del progetto “Occhio al diabete”:
- la creazione di un ambulatorio dedicato alla diagnosi e alle terapie per la retinopatia diabetica;
- la raccolta dei dati relativi a pazienti affetti da retinopatia diabetica in modo da redigere un Registro della Regione Sardegna;
- la promozione di una campagna di sensibilizzazione regionale basata sull’informazione “Ci appelliamo alla Regione Sardegna per far rientrare in questa iniziativa lo sviluppo della telemedicina così da raggiungere i pazienti diabetici di tutto il territorio”.
Gli aspetti scientifici del progetto sono coordinati dalla D.ssa Roberta Sulis, dirigente medico della Clinica Oculistica di Cagliari, e dalla D.ssa Rosangela Pilosu, dirigente medico del Servizio di Diabetologia.
Oltre alle finalità già ricordate, il Progetto “Occhio al Diabete” si propone di avvicinare la Sanità pubblica a territori e comunità in cui la presenza istituzionale è meno capillare.
“Considerate dunque queste finalità, è nostro auspicio poter raggiungere i diabetici dell’intero territorio regionale senza dimenticare coloro dei paesi della zona centrale della Sardegna, più distanti dai centri ospedalieri più all’avanguardia. Ci appelliamo dunque alla Regione e all’Assessorato alla Sanità per far rientrare in questa iniziativa, eventualmente anche attraverso la progettualità incentivata dal Recovery Plan, lo sviluppo della telemedicina di cui tanto si è parlato in questi ultimi mesi. Attraverso la moderna tecnologia, oggi, si possono senz’altro fare dei passi in avanti e migliorare le risposte anche ai tanti pazienti sardi che soffrono di diabete”.
* L’Associazione Diabete Zero odv è nata come gruppo di amici e di volontari uniti dall’impegno e dall’entusiasmo per gestire al meglio il diabete in tutte le sue sfaccettature. In pochi anni, con la nostra passione e l’attività quotidiana, siamo diventati un punto di riferimento in Regione Sardegna per tutti coloro – cittadini, istituzioni, ricercatori – che sono impegnati a combattere il diabete e ad assistere i diabetici e le loro famiglie. Attività informativa, diagnosi precoce, ricerca, prevenzione, supporto psicologico e assistenza sono le principali aree di intervento di Diabete Zero odv.