Piede diabetico: il nuovo presidio dedicato all’ospedale di San Gavino, già un riferimento in Sardegna

15/06/23 Complicanze Piede diabetico

All’ASL Medio Campidano – per la prima volta in Sardegna – è stato varato un servizio dedicato alla cura del piede diabetico, un presidio che verrà presto ulteriormente potenziato anche con l’attivazione del nuovo ospedale attualmente in costruzione a San Gavino Monreale”. Per avere ulteriori informazioni sul Nuovo Servizio, Medici e Pazienti possono contattare l’ASL di riferimento, scrivendo un’email ad andrea.aste@aslmediocampidano.it oppure telefonando ai numeri 070.9378224 e 070.9378228.

Piede diabetico: una complicanza subdola e complessa

Le stime più recenti ci raccontato che un paziente con diabete su quattro ha un’ulcera del piede almeno una volta nella vita, nel corso della malattia. Si tratta di una lesione che fa fatica a guarire e con alto rischio di infezioni che, se non curate in modo adeguato e tempestivo, possono aggravarsi fino a richiedere un’amputazione.

Nonostante il piede diabetico sia una delle complicanze diabetiche più temibili, solo un diabetico su cinque si sottopone a un controllo annuale dei piedi, secondo i dati raccolti dall’AMD, Associazione Medici Diabetologi.

L’ulcerazione e l’infezione del piede, associate ad anomalie neurologiche e a vari gradi di vasculopatia periferica degli arti inferiori sono alla base del cosiddetto “Piede diabetico“. Una complicanza del diabete invalidante e potenzialmente mortale che comporta notevoli rischi e costi personali, familiari e sociali, in termini sociali, economici e di qualità di vita.

Il nuovo Ambulatorio dedicato al Piede Diabetico

Da queste premesse, scaturisce la necessità di un trattamento aggressivo e articolato sin dall’esordio dei primi sintomi che la Direzione della Asl del Medio Campidano, ha voluto assicurare varando un nuovo presidio dedicato, nell’Ospedale di San Gavino, servizio che è già diventato un punto di riferimento importante per i pazienti diabetici di tutta l’isola. Da tempo, fortemente auspicato dell’ex Primario di Ortopedia dell’Ospedale di San Gavino Giulio Sorrentino, di recente andato in pensione, la struttura del nuovo servizio è stata articolata e proposta dal Direttore Sanitario Sergio Pili che ne ha definito le modalità operative in collaborazione con il dottor Andrea Aste, specialista ortopedico, individuato come coordinatore del team interdisciplinare chiamato a presidiare l’Ambulatorio e tutte le fasi in cui il servizio si articola.

Il complesso Protocollo Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) alla base del nuovo presidio definisce un percorso di cura basato sulla stretta collaborazione di diverse figure sanitarie, dal medico di base, al diabetologo, fino al chirurgo. La valutazione sulla necessità di accedere all’Ambulatorio, di secondo livello,  è affidata prioritariamente allo Specialista Diabetologo, cui spetta il compito di inquadrare in modo tempestivo la situazione del paziente,  per poter poi scegliere l’adeguata intensità e modalità di trattamento, fino alla valutazione dell’eventuale necessità di un intervento chirurgico. “In quest’ultimo caso il paziente sarà affidato al reparto chirurgia – spiega il dottor Andrea Astedove sarà comunque seguito dai medici ortopedici e dagli altri specialisti”.

La prevenzione del piede diabetico
ha un ruolo davvero fondamentale.

Nel complesso protocollo si sottolinea quanto sia importante il ruolo della prevenzione di questa complicanza che può evolversi per molto tempo in modo silente (per questo i controlli regolati dei piedi sono molto importanti, soprattutto per le persone con una lunga storia di diabete!); al Medico di Medicina Generale (Medico Curante) è affidato il compito di “provvedere all’educazione terapeutica, alla prevenzione delle lesioni del piede” attraverso le informazioni generali sui disturbi e le lesioni del piede da fornire a tutti i pazienti, fin dall’esordio della malattia, con un’attenzione particolare a quanti sono affetti da neuropatia. Negli ambulatori di diabetologia, inoltre, “tutti i pazienti diabetici devono essere sottoposti ad esame clinico dei piedi a ogni accesso”.

Il protocollo definisce, inoltre,  procedure, azioni, trattamenti terapeutici con la relativa tempistica da osservare rigorosamente in seguito alla comparsa di una lesione al piede, fino all’affidamento al Servizio di secondo livello, che provvederà in modo autonomo alla cura della lesione ed al successivo follow-up, interfacciandosi per le medicazioni con le strutture infermieristiche territoriali, fino alla guarigione. Nel protocollo è previsto anche il coinvolgimento delle Associazioni di pazienti con diabete.

È la prima volta che in Sardegna viene varato un servizio dedicato alla cura del piede diabetico – spiega il dott. Andrea Aste, da tempo impegnato su questa patologia –  un servizio  destinato ad essere potenziato anche con l’attivazione del nuovo Ospedale attualmente in costruzione a San Gavino”.

Dal dottor Aste, la raccomandazione a tutti i pazienti affinché “esplorino con cura e regolarità gli arti inferiori e ciascun piede per poter riferire in modo tempestivo e precoce la comparsa di eventuali ulcere o lesioni al diabetologo, anche prima della visita programmata”. Il tempo è salute per i nostri piedi!

Ricordiamo, infine, che medici e pazienti possono ottenere ulteriori informazioni sul nuovo presidio:

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