Premio alla carriera al prof. Giovanni Corona, endocrinologo AUSL Bologna per ricerca su diabete e Covid-19

Premio alla carriera al prof. Giovanni Corona, endocrinologo AUSL Bologna per ricerca su diabete e Covid-19

A cura dell’AUSL Bologna, Ospedale Maggiore

Bologna, assegnato venerdì 16 luglio il Premio alla carriera della Società Italiana di Endocrinologia (SIE) per il 2021 al Dott. Giovanni Corona, medico endocrinologo dell’Azienda USL di Bologna. Un ambito riconoscimento riservato a coloro che si sono particolarmente distinti per l’attività scientifica e di ricerca nel corso della propria attività professionale.

È recente infatti la pubblicazione di una ricerca scientifica, frutto dell’impegno congiunto dell’equipe di Endocrinologia, di anestesisti-rianimatori della Terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore, che aveva come obiettivo lo studio del compenso glicemico in pazienti con diabete e infezione da Sars-Cov2.

Ricevo questo prestigioso riconoscimento, desiderando condividerlo con tutta la mia equipe – commenta Giovanni Corona. In questi difficili mesi di emergenza sanitaria, infatti, la stretta collaborazione tra professionisti dell’Azienda AUSL Bologna ha permesso di raggiungere importanti risultati e di affrontare elevate complessità terapeutico-assistenziali dando prova di qualità nell’assistenza, frutto anche della ricerca che contraddistingue la sanità bolognese”.

Diabete mellito e Infezione Covid-19

Fin dall’inizio della pandemia covid-19 è stato infatti supposto che il diabete mellito e uno scarso controllo della glicemia rappresentassero fattori di rischio cruciali per una maggiore gravità di malattia e mortalità in corso di infezioni da SARS-CoV2, a qualsiasi età. I motivi dell’andamento più aggressivo dell’infezione nella persona con diabete sono molteplici e includono, fra gli altri, la presenza di alterate risposte del sistema immunitario e del processo di coagulazione connesse al diabete mellito, soprattutto quando non ben controllato sotto il profilo metabolico.

Diabete e terapia cortisonica

Nello specifico, uno dei cardini della terapia di supporto nel paziente Covid-19 è sempre stato legato all’uso di preparati a base di cortisone in grado di migliorare gli scambi respiratori e di ridurre, in virtù delle spiccate proprietà antiinfiammatorie, gli effetti negativi dell’infezione. Tuttavia, l’uso di questa tipologia di farmaci, specie nella persona con diabete, può comportare un peggioramento del compenso glicemico e un’iperglicemia, riducendo di fatto i benefici attesi dalla terapia.

Lo studio multicentrico frutto del lavoro di squadra bolognese

A fronte di queste prime evidenze scientifiche apprese sul fronte Covid-19, è stata tempestivamente stretta una forte collaborazione tra l’UO di Endocrinologia, diretta da Alessandra Sforza e i professionisti impegnati in area critica coordinati da Nicola Cilloni e facenti capo al Dipartimento di Emergenza della Azienda AUSL di Bologna, diretto da Giovanni Gordini.

Tale cooperazione ha avuto come esito un ampio studio multicentrico di respiro nazionale, coordinato da Giovanni Corona dell’Unità Operativa di Endocrinologia dell’Azienda USL, realizzato in collaborazione con Federico Semeraro (dell’Unità operativa Rianimazione ed Emergenza Territoriale Bologna) i cui risultati sono stati recentemente pubblicati su “Reviews in Endocrine and Metabolic Disorders” una della più importanti riviste endocrinologiche internazionali.

Grazie a questa meta-analisi sono stati esaminati i dati della letteratura scientifica sui principali predittori di mortalità nei pazienti ospedalizzati per Covid-19 e, analizzando una popolazione complessiva di oltre 35.000 pazienti e di circa 5.800 decessi, è emerso chiaramente come la presenza di diabete mellito rappresentasse il principale predittore di una prognosi più critica o infausta, indipendentemente dal sesso e dall’età del paziente.

Sulla base dei dati analizzati è stato quindi avviato uno studio clinico che ha coinvolto i professionisti della Terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore per consentire una revisione dei protocolli di trattamento insulinico intensivo nei pazienti con Covid-19 e diabete, ricoverati in area critica ed ottimizzarne di conseguenza il profilo glicemico. Al momento, a fronte di un’approfondita discussione dei casi clinici, nonché di una formazione trasversale dei diversi professionisti operativi nell’assistenza ai pazienti in Area Critica, l’applicazione dei nuovi Protocolli individuati ed applicati a partire dall’inizio dell’anno 2021 (dunque, in particolare durante la terza ondata Covid-19) suggerisce un significativo miglioramento del compenso glicemico, nonché della prognosi dei pazienti coinvolti.

La capacità di mantenere l’omeostasi del paziente in terapia intensiva è uno degli obiettivi principali dell’approccio rianimatorio – precisa Federico Semeraro, dell’Unità Operativa di Rianimazione dell’AUSL Bologna, partecipando allo studio. Dal momento che il controllo della glicemia riveste un ruolo fondamentale nel trattamento intensivo, l’approccio multidisciplinare nella terapia di pazienti complessi – come quelli diabetici – ha consentito di migliorare la qualità delle cure intensive”.

La vaccinazione anti-Covid-19 è vita nei pazienti con diabete

È opportuno ricordare che, a maggior ragione per un paziente con diabete, vaccinarsi contro il Covid-19 significa difendersi da una patologia particolarmente aggressiva – sottolinea Alessandra Sforza, direttrice dell’Endocrinologia dell’ospedale Maggiore. Tra le misure di prevenzione più importanti – aggiunge – ci sono una sana alimentazione e un’adeguata attività fisica, moderata ma costante, che vanno associate alla piena aderenza della terapia farmacologica e al monitoraggio della glicemia”.

L’esperienza sviluppata all’Ospedale Maggiore di Bologna ha mostrato come, anche dalla collaborazione tra endocrinologi e intensivisti, emerga il valore della multidisciplinarietà quando esso si applica nella pratica clinica quotidiana. Un altro degli insegnamenti che la passione e la dedizione di tanti ci consente di trasferire nella vita di tutti i giorni, che, priva o meno del Covid-19, ha ora più strumenti per affrontare la delicata complessità nel trattamento dei pazienti critici” conclude Giovanni Gordini.

Reference

Diabetes is most important cause for mortality in COVID-19 hospitalized patients: Systematic review and meta-analysis.
Giovanni Corona, Alessandro Pizzocaro, Walter Vena, Giulia Rastrelli, Federico Semeraro, Andrea M Isidori, Rosario Pivonello, Andrea Salonia, Alessandra Sforza, Mario Maggi
Meta-Analysis Rev Endocr Metab Disord 2021 Jun;22(2):275-296

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