Punture di insetti e non solo. Come difenderci? I consigli degli Esperti SIMA

Punture di insetti e non solo. Come difenderci? I consigli degli Esperti SIMA

Alluvioni e ‘bombe d’acqua’ hanno creato l’ambiente ideale per una vera e propria invasione di zanzare e zecche e altri insetti a cui stiamo assistendo in questo inizio d’estate 2023, favorito anche dal commercio globalizzato. Per questo gli Esperti della SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale hanno elaborato una guida per difendersi da morsi e punture di zecche, zanzare, vespe e calabroni. Di seguito i consigli.

Il repentino innalzamento delle temperature in tutta Italia giunge dopo giorni di intense piogge che hanno fatto crescere e sviluppare a ritmo molto veloce la vegetazione anche nelle aree urbane” – ha spiegato Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale ad ADN Kronos – “ Si sono così create le condizioni ottimali per il proliferare di insetti quali zecche, cavallette e zanzare tigri, che trovano il loro habitat naturale sia nella parte terminale della vegetazione, come le fronde di alberi e piante che scendono verso il basso, sia nell’erba incolta”.

Insetti “attratti dall’anidride carbonica che emettiamo con la respirazione, e che attraverso morsi e punture possono essere vettori di malattie virali o batteriche”, cita Miani.

Zecche. Come proteggersi e che cosa fare in caso di puntura

L’habitat delle zecche “è rappresentato da luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva, dove il clima è fresco e umido. L’anidride carbonica – osservano gli esperti Sima – emessa dal corpo umano attira questi parassiti che possono attaccarsi alla nostra pelle per succhiare il sangue. Le zecche possono essere vettori di malattie trasmissibili all’uomo quali la borreliosi di Lyme, l’ehrlichiosi, le febbri bottonose da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q, la babesiosi, l’encefalite virale ed anche la febbre emorragica Crimea-Congo”.

Come proteggersi dalle zecche? I 5 consigli degli Esperti SIMA

  1. Indossare abiti chiari che rendono più facile l’individuazione delle zecche.
  2. Coprire braccia e gambe, se si va in mezzo ai prati.
  3. Non strusciare l’erba lungo il margine dei sentieri.
  4. Non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta.
  5. Utilizzare prodotti contro le zecche sugli animali domestici.

Che cosa fare in caso di puntura di una zecca?

  1. Non utilizzare mai alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati.
  2. Rimuovere dolcemente la zecca con una pinzetta, prestando la massima attenzione a non schiacciarne il corpo, per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni.
  3. Dopo la rimozione, disinfettare la zona, evitando di toccare a mani nude la zecca.
  4. Rivolgersi subito al proprio medico curante, in caso di comparsa di sintomi di malattia (febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni).

Zanzare tigre. Come proteggersi e che cosa fare in caso di puntura

Zanraza

L’aspetto di questa zanzara è caratteristico: il corpo è nero a bande trasversali bianche, presenti sia sull’addome che sulle zampe, mentre sul dorso è presente una tipica striscia bianca longitudinale (ISS, 2023).

In Italia, le specie di zanzare sono circa 60, a fronte delle oltre 3000 presenti in tutto il mondo. Tra queste la più temibile è la zanzara tigre, che prolifera nei luoghi dove vi sono raccolte d’acqua (secchi, annaffiatoi, sottovasi, caditoie, tombini, etc.).

Tra le malattie trasmesse all’uomo da queste zanzare, ve ne sono alcune molto gravi, come i virus dengue (DENV), chikungunya (CHIKV) e febbre gialla (YFV).

Come proteggersi dalle zanzare tigre? I 5 consigli degli Esperti SIMA

  1. Eliminare il loro habitat, evitando accumuli di acqua in sottovasi, annaffiatoi, bidoni, etc.
  2. Innaffiare giardini e piante direttamente con le pompe.
  3. Trattare ogni 7-10 giorni con prodotti specifici a uso domestico le parti esterne delle case dove si raccoglie l’acqua.
  4. Utilizzare repellenti contro la zanzara tigre a base di principi attivi tra i quali deet e icaridina.
  5. Nei luoghi al chiuso usare vaporizzatori elettrici contro le zanzare, tenendo ben arieggiati i locali.

Che cosa fare in caso di puntura di una zanzara tigre?

  1. Non grattarsi, in modo da evitare di espandere l’urticante presente attorno alla puntura iniettato dalla zanzara.
  2. Utilizzare prodotti specifici che alleviano il prurito, facilmente reperibili in commercio (chiedere al farmacista).
  3. Apporre un cubetto di ghiaccio sulla puntura.
  4. In caso di gonfiori particolarmente importanti, consultare il dermatologo, il medico o il farmacista.

Api, vespe e calabroni. Come proteggersi e che cosa fare in caso di puntura

Le punture di api, vespe e calabroni provocano, nella maggior parte dei casi, una reazione locale dovuta al veleno iniettato dall’imenottero, con una manifestazione cutanea di pochi centimetri di diametro, dolore, rossore e gonfiore. Le più aggressive sono le vespe, il cui habitat naturale è rappresentato da alberi, spazi del tetto, cataste di legna, ristagni d’acqua, cespugli, raccoglitori per i rifiuti. Circa il 10% delle persone punte dalle vespe ha importanti reazioni come orticaria generalizzata, nausea, vomito, dispnea e difficoltà respiratoria, calo di pressione. In alcuni casi, fortunatamente rari, può manifestarsi un vero e proprio shock anafilattico con grave calo pressorio che può portare anche al decesso.

Come proteggersi da vespe, api e calabroni? I 4 consigli degli Esperti SIMA

  1. Installare zanzariere su porte e finestre.
  2. Provvedere a una corretta gestione dei rifiuti e degli alimenti.
  3. Evitare l’abbandono incontrollato di sostanze organiche (in particolare zuccheri, carni, e altre sostanze proteiche) fortemente attrattive per api, vespe e calabroni.
  4. Mantenere la calma e non tentare mai di scacciarle con gesti bruschi della mano, che possono indurre l’insetto a pungere.

Che cosa fare in caso di puntura di imenotteri?

  1. Quando è un’ape a pungere, è necessario togliere subito il pungiglione, aiutandosi con una pinzetta.
  2. Per tutte le punture, applicare del ghiaccio per ridurre l’infiammazione prodotta dal veleno.
  3. Non grattarsi, per evitare di introdurre batteri che possono causare un’infezione.
  4. Se la reazione cutanea è estesa, utilizzare subito un farmaco cortisonico e un antistaminico (chiedere consiglio al medico o al farmacista).
  5. Se la reazione è grave è necessario chiamare tempestivamente il Pronto Soccorso.

References

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