Qi gong. Uno strumento prezioso per la salute e il benessere

Non sono un maestro né mai lo sarò. Neppure vorrei esserlo. E i motivi sono innumerevoli. Per cui, parafrasando un grande delle letteratura (lui sì, maestro…) “così è se vi pare…” Essere maestri implica conoscenza, umiltà, costanza, amore per gli altri. In me non credo coesistano tanti valori. Una cosa però è certa: a questo mondo vorrei esprimere il mio umile punto di vista.

 

Ching, Ch’i, Shen, le tre origini della vita

Nel suo testo “T’Ai Chi Ch’Uan” Roberto Fassi, interpretando gli insegnamenti del maestro Chang Dsu Yao definisce le tre espressioni dell’energia, Ching, Ch’I, Shen, “…le vere e proprie radici della vita…”.
Praticando le Arti Marziali cinesi da qualche anno, ho scoperto un percorso in cui, il Qi Gong e il T’Ai Chi Ch’Uan, mi hanno offerto il modo di osservare come queste tre energie siano in qualche modo realmente presenti nell’organismo. Inoltre, la pratica costante, un’alimentazione equilibrata e sana, hanno modificato moltissimo il mio approccio alla vita, al benessere.
Sarebbe semplicistico, perché non è facile, fornire loro una dimensione, una definizione o un concetto come amiamo noi occidentali troppo propensi a definire tutto sul piano dimensionale.
In un impegnativo saggio, una dotta trilogia, di Taitaro Suzuki Daisetz (Saggi sul buddismo Zened. Mediterranee) viene definita la valutazione di questo aspetto, ovvero la differente visione dei valori umani che, da assoluti divengono relativi per poi tornare ad assoluti, ed oggi, non posso che affermare quanto questa legge–regola, sia valida e attuale.
E’ il tempo che con il suo fluire regola la nostra concezione delle cose. Ed è per tale motivo che non possiamo altro fare che osservare, accettare e vivere in armonia.
Ching, Ch’i, Shen dicevo.

Questa immagine rappresenta in modo molto reale le tre energie così come allocate in un corpo, sia femminile che maschie. In particolare, l’energia Ching viene individuata in prossimità dei reni punto che per la scienza medica cinese è il centro della vita…

Queste tre differenti parti dell’energia caratterizzano l’intera nostra esistenza definendo altrettanti aspetti: l’energia che ci offrono, qual dono vitale i nostri genitori (Ching), l’energia che ci alimenta e sostiene nel corso della vita (Ch’i), l‘energia cosmica o spirituale (Shen).
Un trittico speciale che svolge funzioni specifiche e che rappresenta il nostro esistere ed è l’unico vero patrimonio umano.
Una proprietà infinitamente importante, destinata a transitarci verso una sorta di elevazione fisica e spirituale: il motivo primario della vita.
Questo è il motivo per il quale, il benessere si coniuga con la conoscenza, nella tendenza verso quella perfezione che il buddismo sostiene e verso cui svolge il proprio impegno.

Il Tajiquan o Tai Chi è complementare a questo compito: una sintesi tra azione e meditazione che svolge la sua opera lentamente, molto lentamente, transitando ciò che siamo verso uno stato più elevato…
Gli alchimisti potrebbero definire questa nostra disciplina un Athanor, il crogiolo in cui la loro opera mistica muta il mercurio in oro: cioè la pietra filosofale.
Discorso complesso, forse. Di certo molto vicino però.
In quest’azione, il Qi Gong, con un’attenta operazione sulle energie, appunto il Ching, Ch’i, Shen, con esercizi specifici, ripetuti nel tempo, armonizza, amplifica e mantiene queste energie portandole dall’essere astratte e disordinate a uno stato di equilibrio pressoché unico.
Un tempo, il nostro maestro, l’infaticabile allievo di Chang Dsu Yao, ci comunicava questi potenziali risultati e, perseverando ci incitava nel percorrere il cammino del Qi Gong e Tai Chi: “Abbiate fede – diceva – praticate con costanza e i risultati verranno…”
Agli inizi mi sembravano solo le parole di chi deve parlare nelle fredde serate d’inverno…

Oggi, a distanza di anni, i suoi consigli sono entrati nel nostro cuore e, sebbene non possiamo né vogliamo sostenere di essere divenuti dei maestri che tutto conoscono, siamo in grado di affermare senza paura di essere smentiti, che quanto diceva, oggi lo iniziamo a percepire in modo inequivocabile.

La forza bruta, la ricerca della posizione “perfetta”, l’esercizio fatto in modo meccanico si sono addolciti lasciando spazio ad un piacevole “avvertirsi”, una sorta di stato rilassato di pace.

Posso sostenere che in me (ma l’ho notato anche nei miei compagni di percorso) si è sviluppato uno stato di benessere non solo fisico ma di ben più alto profilo, davvero inimmaginabile all’inizio.

Quelle tre energie: Ching, Ch’i, Shen appunto, si stanno espandendo, equilibrando, armonizzando, generando cioè uno stato di quiete apparente che mai avrei immaginato. Mai.

Fin qui ho scritto solo parole, parole, parole. Ma anche fatti dei quali è difficile fornire prova o descrizione.

Di certo alcune affermazioni posso però tentare di offrirvele cari lettori: almeno tre…

Che, unite a una migliore e più sana alimentazione hanno prodotto risultati inspiegabili: il primo di tutti, la fisicità: ad oltre 62 anni di età posso dire di possedere un’invidiata e invidiabile elasticità fisica, una mobilità da far appunto invidia a tanti trentenni!

E’ poco?

Il benessere non è un atto che ti viene donato bensì è una scelta

Nel praticare sia il Kung Fu prima che il Tajiquan poi, riesco a svolgere le tecniche (che, sia ben chiaro, non sono né leggere tanto meno facili) in sufficiente agilità.

Per quanto potrebbe essere d’interesse di chi subisce il diabete, (senza voler sostituirmi alla conoscenza medica…), vorrei portare alla vostra attenzione un dettaglio: ultimamente, la mia glicemia a digiuno, grazie all’esercizio fisico e a una dieta appropriata, è passata da 143 mg/dl a 111 mg/dl e, scenderà ulteriormente! Ne sono certo.

Sarà grazie alla dieta alimentare che seguo ma grazie e soprattutto ad uno stile di vita in cui non si fanno compromessi.

Vivere sani ha due potenti medicine a sua disposizione: attività fisica e giusta alimentazione.. il resto?

Credo siano frottole da bar…che fanno “cassa”.

La terza e più sottile azione, è il costante, continuo e specifico lavoro sulle energie, Ching, Ch’i, Shen appunto che, attraverso la pratica del Qi Gong sotto la guida di un buon maestro (Davide Leonardi nel mio caso…) conducono corpo e mente verso quel viaggio misterioso e affascinante in cui siamo parte attiva.

Il benessere non è un atto che ti viene donato bensì è una scelta, una precisa volontà che si consegue con impegno, fatica, volontà: chi si compiange percorre la strada del dolore.

Nel Qi Gong al contrario, ogni semplice gesto, da quello più apparentemente banale, svolge una funzione che interagisce con l’organismo e si manifesta in risultati tangibili e progressivi.

Il T’Ai Chi Ch’Uan, il Qi Gong ti cambiano.

E’ una assoluta verità.

Oggi non posso fare altro che parlarvi con serenità ed equilibrio di come l’insieme sincronizzato di azione, respirazione, lo svolgere certi movimenti in progressione in un preciso percorso hanno prodotto in me molti e significativi cambiamenti positivi.

Uno stato di pace e letizia hanno sostituito la tensione di un tempo con un equilibrio non solo fisico; la capacità di non accontentarsi della prima impressione, ma il voler proseguire oltre nel cercare e cercare ancora.

Praticando con costanza ho potuto osservare che sto scendendo in aspetti che ritenevo marginali, minoritari e apparenti fino a scoprire le origini del malessere che mi assillava e risalire, come risorto ad una vita migliore, più semplice, in cui tutto appare diverso e con maggiori sfumature.

Sfumature che mi hanno portato a comprendere che questo nostro essere è come un arcobaleno, lo sfavillante benessere dai mille colori…

Chi Pen Kun Chia, Baduanjin, PuTui ed altre fasi preparatorie, un misto di azione sul fisico e sulle energie sottili Ching, Ch’i, Shen mi hanno consegnato un piccolo grande dono: il piacere di vivere
Non credo di essere riuscito nel descrivere cosa sia questo lavorio sulla parte energetica che ogni essere cela appena sotto la sua scorza… spero soltanto di avervi sollecitato ad una domanda piccola piccola: “ma cosa ha voluto dire, Nello?”.
Se ciò sarà mai accaduto allora sono sicuro di aver compiuto un miracolo parafrasando il grande maestro Taitaro Suzuki Daisetz, avrò fatto sì che un tempo il monte era monte poi non era più monte poi…tornò ad esserlo
Questo concetto, caro al buddismo Zen è la via.
Vorrei tanto che vi raggiungesse….

“Dovunque ci troviamo, in qualunque momento,
possiamo gioire della luce del sole,
della compagnia degli altri,
della sensazione del nostro respiro.

Non abbiamo bisogno
di andare in Cina per gioire del cielo azzurro,
non dobbiamo viaggiare nel futuro
per gioire del nostro respiro.
Possiamo essere in contatto con tutto ciò qui e ora.”

(Thich Nhat Hanh)

BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA

Collana di Saggi sul Buddismo Zen

Taitaro Suzuki Daisetz
Traduttore: R. Rambelli
Editore: Edizioni Mediterranee
Collana: Orizzonti dello spirito

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