Quando il diabete non è ben controllato, i pazienti possono sviluppare problemi ai piedi. Tra le cause principali del piede diabetico abbiamo da un lato la neuropatia diabetica, che si manifesta spesso ma non solo con una cattiva sensibilità prevalentemente agli arti inferiori e dall’altra, l’arteriopatia diabetica (vasculopatia periferica), entrambe complicanze croniche tardive del diabete che possono progredire in modo silente per poi manifestarsi dopo anni di malattia. Per questo è importante la prevenzione e la cura quotidiana dei piedi, soprattutto quando si ha il diabete.
Che cosa significa soffrire di neuropatia diabetica?
Quando una persona con diabete soffre di neuropatia, non è in grado di avvertire gli stimoli nocivi, gli stimoli dannosi al piede quindi se indossa per esempio una calzatura sbagliata non avverte che la calzatura non è idonea; se cammina d’estate sulla sabbia rovente può non accorgersi del calore che emana o sentirlo in modo nettamente ridotto e quindi non si rende conto dei potenziali danni che possono derivarne al piede. La secrezione cutanea di sudore e di altri elementi (a base di lipidi) che mantengono il trofismo cutaneo è compromessa. La ridotta percezione degli stimoli, insieme a questi fattori, può ridurre la sensazione di pressione anomala sulla pelle, così come un’alterazione del caldo e del freddo tanto da provocare delle fissurazioni e lesioni cutanee al piede, fino ad avere vere e proprie ulcerazioni.
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Che cos’è l’arteriopatia diabetica?
L’arteriopatia o vasculopatia diabetica è una cattiva, insufficiente circolazione del sangue agli arti inferiori. Spesso c’è una stenosi, ovvero un’ostruzione che impedisce un buon flusso di sangue ai piedi. Questa carenza di flusso sanguigno – che si traduce in un insufficiente nutrimento per i tessuti irrorati dai vasi danneggiati – provoca insieme alla neuropatia periferica (è più facile che entrambe sussistano nello stesso paziente piuttosto che singolarmente) le malformazioni tipiche del piede diabetico. Malformazioni che, se trascurate, possono essere tali da provocare una vera e propria lesione ulcerativa (ulcera) che diventa veramente una sfida sia per il paziente che per il medico che per il Servizio Sanitario Nazionale.
I meccanismi che regolano la macroangiopatia e la microangiopatia diabetica determinano una difficoltà di guarigione di queste ferite. Inoltre, il paziente può sviluppare infezioni della cute, del tessuto connettivo e degli strati più profondi fino ad evolvere, nelle situazioni più compromesse, in gangrena. A causa dei problemi di cattiva circolazione periferica, la terapia antibiotica difficilmente raggiunge il sito di infezione.
Sebbene il trattamento per i problemi del piede della persona con diabete sia migliorata negli ultimi anni, la prevenzione – in primis un buon controllo metabolico della malattia – resta il modo migliore per prevenire le complicanze diabetiche, e in particolare, il piede diabetico.
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