La Regione Marche aderisce ai principi dell’Urban Diabetes Declaration

La Regione Marche aderisce ai principi dell’Urban Diabetes Declaration - Diabete.com

Anche le Marche in prima linea nella lotta al diabete urbano. L’intera Regione, “primo caso in assoluto”, ha aderito ai principi della Dichiarazione internazionale “Urban Diabetes Declaration” istituiti per combattere e prevenire l’insorgenza del diabete e altre malattie croniche nelle città, all’interno dell’ampio progetto internazionale Cities Changing Diabetes i cui partecipanti diventano sempre più numerosi.

Nelle Marche, massima attenzione al diabete

Così Elena Leonardi – consigliera Regione Marche – commenta l’adesione al programma che mira ad accelerare l’azione di prevenzione del diabete di tipo 2 e delle sue complicanze nelle città. Nei mesi scorsi numerosi capoluoghi, come Milano, Roma, Bari, Bologna, Genova e Torino, hanno sottoscritto l’impegno all’Urban Diabetes Declaration.

Nelle Marche, le persone con diabete sono circa 67.000 (4,4% della popolazione), 310 pediatrici. Sono presenti 15 Centri di Diabetologia nell’intero territorio regionale, da tempo collegati in rete attraverso un software avanzato. “I numeri sono importanti e l’attenzione da parte dell’amministrazione regionale – come si evince dall’adesione al progetto internazionale “Urban Diabetes Declaration”, è massima – continua Leonardi. In commissione, puntiamo a salvaguardare e potenziare la rete assistenziale esistente nelle Marche, importante per dimensioni e soluzioni, attraverso azioni che mirino a un progressivo miglioramento della qualità della vita delle persone con diabete“.

La ferma volontà di dare risposte alle innumerevoli domande delle Associazioni del Territorio

Leonardi è ben consapevole del prezioso lavoro svolto dalla Federazione regionale di tutela dei diritti dei diabetici marchigiani che raccoglie in Regione Marche 13 Associazioni territoriali di pazienti con diabete. “Ho ben presente le richieste portate avanti dalla Federazione in termini di prevenzione delle complicanze del diabete, soprattutto a livello di cuore, occhi, reni e del piede diabetico – conclude Leonardi. Così come la richiesta di mettere in atto un Sistema reticolare multicentrico: collegare la medicina territoriale con i Centri di diabetologia per la prevenzione e il trattamento del malato di diabete e delle sue complicanze. Queste richieste troveranno grande attenzione e attuazione nel corso delle prossime commissioni”.

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